Tempo scaduto, il Bari nel baratro: per il Lecce serie B senza il derby di Puglia
Salta la trattativa per la ricapitalizzazione con passaggio del club ad una nuova proprietà. Molti i tifosi giallorossi che esultano sul web
LECCE - Sui social i tifosi del Lecce, in larghissima parte, festeggiano, ma c'è anche chi, in fondo, si rammarica perché un derby contro il Bari ha un sapore particolare e mancava da troppo tempo. La squadra biancorossa, tuttavia, ai nastri di partenza della serie B non ci sarà perché alle 18 di oggi è scaduto il termine per la ricapitalizzazione della società, passaggio indispensabile per la presentazione del ricorso alla Commissione di vigilanza che aveva bocciato la documentazione per l'iscrizione alla prossima stagione .
Quando sembrava che la trattativa intavolata in extremis tra il presidente Cosmo Giancaspro e la cordata capeggiata da Andrea Radrizzani, azionista di maggioranza del Leeds United e da Ferdinando Napoli, fosse a un passo dalla conclusione, l'intesa, che era stata caldeggiata dal sindaco Antonio Decaro, è invece saltata perché dopo le prime verifiche condotte sulla situazione economica del club è emerso un profilo di alto rischio che avrebbe richiesto ulteriori approfondimenti. Le lancette dell'orologio, però, hanno fatto il loro corso. E dire che, secondo fonti bene informate, il gruppo interessato avrebbe manifestato la propria disponibilità già da alcune settimane, senza mai ricevere risposta.
Tant'è. Da dove i galletti saranno costretti a ripartire è presto per dirlo. L'ipotesi più logica porta il Bari tra i dilettanti, ma non è escluso che con una nuova proprietà - considerando il permanere dell'interesse della cordata di Radrizzani - si possa approfittare, col beneplacito della Figc, dei grossi problemi che affliggono molte squadre di serie C. Ma c'è di più. La cadetteria farà a meno anche del Cesena: il consiglio di amministrazione del club romagnolo ha deliberato l'adesione all'istanza di fallimento. I bianconeri si iscriveranno alla serie D.
Visto dalla sponda leccese, la "tragedia sportiva" che sta colpendo in queste "la Bari" e i suoi tifosi, non pare tuttavia muovere a compassione che una minoranza di sostenitori. Del resto, le vicissitudini che portarono il Lecce dalla A direttamente alla Prima Divisione (così ci chiamava allora la serie C) ebbero origine proprio in quel dannato derby al San Nicola, nel maggio del 2011: i salentini vinsero 2 a 0 e centrarono l'obiettivo della permanenza nella massima serie. Quel match fu viziato da una combine, disse la giustizia sportiva poco più di un anno dopo, quando intanto i giallorossi allenati da Serse Cosmi avevano mancato di un soffio un'altra salvezza. E per il Lecce si aprirono le porte dell'inferno con la retrocessione d'ufficio nella terza serie. Ci sono voluti sei campionati per ritrovare la serie B e dopo tutto quello che i giallorossi hanno sofferto in questi anni non sembra esserci molta voglia di una sportiva comprensione delle disgrazie altrui.