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La speranza dal campo, la forza dagli spalti: verso il 2017 con grande fiducia

Il Lecce ha dimostrato di essere una squadra di vertice, forte anche della innata passione di una tifoseria che non si è piegata dopo quattro anni di Lega Pro

LECCE – Il 2016 per il calcio leccese si chiude all’insegna della ragionevole speranza. I numeri parlano chiaro: prima posizione in classifica in condivisione con Matera (virtualmente primo per differenza reti) e Juve Stabia (seconda). Un esito parziale, certo, ma assolutamente non scontato considerato che nella rosa a disposizione di Pasquale Padalino sono davvero pochi i superstiti della scorsa stagione.

I 43 punti conquistati sono frutto di un passo spedito in trasferta (sette vittorie, tre pareggi e una sconfitta) e di un bottino meno ricco davanti al proprio pubblico con cinque vittorie quattro pareggi e una sconfitta, netta, col Matera (il 4 dicembre). Il tutto si spiega in maniera piuttosto semplice: i giallorossi hanno difficoltà a prevalere contro squadre che giocano con l’obiettivo primario di non prenderle, mentre con più spazi a disposizione la filosofia di gioco voluta dall’allenatore si esprime con maggiore efficacia.

Terzo miglior attacco, sesta difesa, il capocannoniere del girone, Caturano con 14 reti: così il Lecce arriva alla pausa di tre settimane prima del prossimo impegno di campionato, il 21 gennaio contro il Melfi. In questa fase qualcosa sarà fatto in sede di calciomercato: da un attaccante centrale, di rincalzo ed eventualmente di sostegno, non si può prescindere, non almeno se si punta alla promozione diretta. Il Lecce insomma è in piena corsa e bisogna dare atto al gruppo dirigente di aver intrapreso da tutti i punti di vista, da quello tecnico a quello organizzativo, la strada giusta.

Il primo tangibile risultato, che è anche la più ricca eredità del 2016 e il miglior viatico per l’anno nuovo, risiede nell’altissimo numero di abbonamenti sottoscritti, 9mila 243, ancor più dell'anno precedente quando l'esordio in cabina di comando del nuovo gruppo dirigente portò una ventata di ottimismo. Una cifra che non si spiega solo con la convenienza economica dovuta a prezzi popolari, ma soprattutto con una insopprimibile passione che quattro anni di Lega Pro, e tre play –off a mani vuote, hanno messo a dura prova ma non cancellato. Il cuore giallorosso si è alimentato dalle sue ceneri, come l’araba fenice, e continuerà a battere nonostante tutto. Buon 2017 dunque a tutti i tifosi giallorossi. Bisogna aver fiducia.

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