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Giovedì, 18 Aprile 2024
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Con Lerda una media da promozione. Miccoli, capitano con umiltà

Dopo la gara di Nocera è tempo di un primo bilancio. Nelle 12 partite affidate al tecnico piemontese, il Lecce ha fatto due punti a gara. L'assortimento dell'organico e la compattezza dello spogliatoio fanno ben sperare in un girone di ritorno avvincente

LECCE – Con Franco Lerda in panchina, il Lecce ha ottenuto una media di due punti a partita su dodici disputate, un ritmo decisamente da promozione. La proiezione a fine campionato porterebbe i giallorossi a chiudere con 56 punti.

Per dare il senso plastico di quello che può significare, basti pensare che nella scorsa stagione, con 30 partite disputate (quest’anno ce ne sono due in più), l’Avellino ha vinto il campionato con 60 punti, seguito da Perugia a 58 e da Latina e Nocerina a 53. E’ chiaro che si sconta il negativo scorcio iniziale, fatto di quattro sconfitte consecutive, diventate poi sei con i rovesci di Perugia e Frosinone, ma il trend parla da sé.

I numeri dicono, quindi, che la direzione di marcia è quella giusta e che il Lecce è in condizione di giocarsela alla pari con Perugia e Frosinone, le formazioni che al momento appaiono superiori alle altre. Il bilancio del girone di andata non può dunque che essere positivo e carico di speranze.

Franco Lerda, sulla cui pelle è ancora viva la scottatura dell’esonero arrivato a gennaio scorso a causa – diciamolo pure – dell’ammutinamento di mezzo spogliatoio, vuole riprendersi la sua personale rivincita e ha dalla sua un organico quasi del tutto rinnovato e completo in ogni reparto, sebbene con un paio di rinforzi, un centrale difensivo e un altro attaccante, la squadra diventerebbe un lusso per la categoria. In un contesto di organizzazione societaria ancora approssimativa, si deve dare atto alla proprietà di aver tenuto fede ai propositi di quel rinnovamento indispensabile per ritentare quella scalata che a giugno si è fermata ad un passo dalla vetta.

miccoli_esulta-2Ci sono nuovi interpreti che si sono calati nella parte nonostante trascorsi di tutto rispetto: tra questi una menzione la meritano Nicolas Amodio e Walter Lopez che hanno raggiunto nel Salento il connazionale Bogliacino. Martinez e Diniz, tra i migliori della scorsa stagione, sono stati riconfermati e calciatori come Salvi, Papini, Melara, ma anche Zigoni, Parfait, Doumbia e Beretta hanno dimostrato di poter dare un sostanzioso contributo alla causa. Altri, come Vinetot, Bellazzini e Sacilotto sono sub judice: il primo per una prima parte di stagione deficitaria, tanto da finire in panchina, gli altri due per infortunio.

Un capitolo a parte lo merita Fabrizio Miccoli: travolto dal ciclone dell’indagine di Palermo, ha scelto di tornare a Lecce, in Lega Pro, nella diffidenza generale. Condizionato da una forma fisica quasi mai ottimale, l’attaccante ha comunque realizzato sei reti ma, soprattutto, ha vestito con umiltà i panni del capitano, lasciandosi alle spalle la sua importante carriera per prendersi calci nella palude della Prima divisione. Magari non è più quello di una volta, dal punti di vista atletico, ma quando non c'è la sua assenza pesa, anche psicologicamente, sui compagni di squadra.

Domani le pagelle dei protagonisti di queste prime 16 giornate.

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