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Il Lecce espugna Cagliari con il talento di Muriel e Bertolacci

Con un gol per tempo i giallorossi conquistano tre punti preziosi. Il colombiano sblocca il risultato sul finale della prima frazione, ad inizio ripresa pareggia Larrivey su un rigore dubbio. Del mancino romano la zampata vincente

CAGLIARI - Quarto risultato utile consecutivo per il Lecce che sbanca il desolante "Sant'Elia" di Cagliari. Con 16 punti in 12 partite (compreso il recupero di San Siro contro l'Inter) Serse Cosmi ha dato un senso compiuto al campionato dei giallorossi, rimettendoli sulla strada della consapevolezza nei propri mezzi, condizione essenziale per tentare di raggiungere una salvezza comunque complicata. In terra sarda la seconda vittoria di fila e il quarto risultato utile consecutivo. Nelle ultime otto giornate la squadra salentina ha perso solo a Udine

Anche contro i rossoblu di mister Ballardini, il Lecce ha dimostrato una notevole compattezza tattica accompagnata da alcuni spunti individuali che hanno fatto, alla fine, la differenza. Belli entrambi i gol: alla fine del primo tempo, Muriel è andato via a Canini, già ammonito, e con un piatto destro a girare ha superato Agazzi. Nella ripresa, poco dopo il quarto d'ora, Bertolacci ha vestito i panni del centravanti opportunista indirizzando verso la porta avversaria un tiro costruito in piena area con molto mestiere. La gara è stata aperta, non spettacolare, comunque molto intensa. Gli ospiti in un paio di circostanze sono stati fortunati a sventare ghiotte opportunità del Cagliari ma ne hanno fallite due clamorose con Di Michele. I padroni di casa, a conti fatti, hanno costruito di più trame di gioco nella metà campo avversaria, ma i giallorossi hanno interpretato bene il disegno che Cosmi aveva in mente: coprirsi, rimanere corti nella propria metà campo e ripartire con micidiali affondi.

Primo tempo: Lecce guardingo ma micidiale in contropiede. Di Michele sciupa, Muriel realizza.

L'avvio del match vede il Cagliari costantemente proiettato nella metà campo avversaria: al 4' Astori, di testa, sfiora il vantaggio. Passano tre minuti e arriva il primo cartellino giallo per Canini che ferma come può il più veloce Muriel. Non succede granchè fino al 23' quando Nainggolan scaglia un bolide da trenta metri ben controllato da Benassi. Alla mezz'ora deliziosa occasione per il Lecce: Cuadrado crossa, l'altro colombiano fa da sponda all'accorrente Di Michele che di controbalzo calcia di poco fuori un rigore in movimento. I rossoblu insistono molto sulla corsia destra dove Ibarbo fa il bello e cattivo tempo mettendo in più circostanze in serio imbarazzo Miglionico.

Due minuti dopo la mezz'ora, a seguito di un calcio d'angolo, Brivio è più lesto di Larrivey ed allontana un pallone che attendeva solo di essere indirizzato a rete. Quando riparte il Lecce è tembile: al 40' Conti viene ammonito a seguito dell'ennesimo fallo. Trascorrono solo 120 secondi e Di Michele accentua in area un leggero contatto con Pisano: Rocchi è inflessibile e ammonisce l'attaccante del Lecce. Sul capovolgimento di fronte Ibarbo inventa una slalom acrobatico e, defilato sulla destra, calcia di sinistro sul secondo palo ma la sfera termina fuori di un metro. Il Lecce passa allo scadere con la classica azione di contropiede. Giacomazzi, dal limite della propria area di rigore, lancia in profondità verso il lato sinistro del campo dove Muriel anticipa Canini e si invola verso Agazzi, prende la mira e batte il portiere sardo. Fortuna sua perchè Di Michele, fiondatosi tutto solo a centro area, non avrebbe altrimenti preso bene la scelta "egoistica" del giovane compagno. 

Secondo tempo: Il Cagliari pareggia subito e sfiora il raddoppio. Bertolacci fa il bomber e regala i tre punti ai suoi.

Nella ripresa c'è Ariaudo al posto dell'infortunato Agostini mentre Cosmi conferma l'undici di partenza con capitan Giacomazzi play basso, ottima la sua prova, e Delvecchio e Bertolacci interni. Il pareggio dei padroni di casa arriva al 4', grazie ad un rigore concesso piuttosto generosamente dal direttore di gara: Miglionico, seppur in corsa, pare ritrarsi sul cross partitogli alcuni metri davanti. L'uruguagio certamente devia il corso naturale del pallone ma il contatto appare del tutto involontario e il gesto, anzi, finalizzato ad evitare l'impatto con la sfera. Tant'è. Larrivey spiazza Benassi. Il Cagliari ritorna in qualche modo baldanzoso e già tre minuti dopo potrebbe passare in vantaggio. Un tiro cross di Thiago Ribeiro si stampa sul palo dopo una leggera deviazione del portiere giallorosso, la palla finisce sul piede di Conti che non ci pensa due volte a ribadire verso la porta, ma per fortuna del Lecce c'è la schiena di Tomovic a salvare il risultato. 

Dopo un giallo per Delvecchio, i giallorossi si affacciano di nuovo nella metà campo avversaria. Bertolacci, al 14', colpisce bene il pallone da una ventina di metri di distanza, dopo che la difesa cagliaritana ci aveva messo una pezza su uno slalom di Cuadrado, autore di una prestazione attenta ed efficace in copertura, soprattutto su Ibarbo nel secondo tempo. Il nuovo vantaggio degli ospiti arriva sugli sviluppi di un fallo laterale: Delvecchio prolunga con la testa la traiettoria della rimessa, Muriel stoppa e appoggia verso il mancino romano che prende posizione sul difensore e in caduta "controllata" gira a rete. Grande esultanza del talento romano che Cosmi aveva preferito a Giandonato e che fino a quel momento si era applicato con grande disciplina in chiave difensiva.

Il Cagliari costruisce una sola vera occasione per pareggiare, al 21', con un colpo di testa, forte ma non sufficientemente angolato di Larrivey che si inserisce bene tra Carrozzieri e Tomovic. E' l'ultima azione per l'attaccante argentino che lascia il posto a Ceppelini. Al minuto 32 il primo cambio per Cosmi: dentro Giandonato per l'autore del secondo gol. Ballardini si gioca anche la carta Ekdal per Pisano, al 35', ma tre minuti dopo i rossoblu restano in dieci per l'espulsione di Canini, ancora una volta costretto al fallo da Muriel. Per il Lecce un sospiro di sollievo, poichè l'errore di Di Michele su un micidiale contropiede, concluso con un tiro fuori da ottima posizione, aveva materializzato gli spettri di un recupero da parte dei padroni di casa. Tristi presagi si addensano sul Sant'Elia quando Miglionico, con un'entrata scomposta, regala una punizione a Conti dal limite dell'area ma il tiro del capitano dei sardi è alto, come il morale di un Lecce che non molla la presa sul Siena e che non perde di vista nemmeno squadre che ora sembrano navigare in acque relativamente tranquille.

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