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Giovedì, 18 Aprile 2024
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Calcioscommesse, arresti e indagati eccellenti: nuovo tornado anche sul Lecce

Nel tritacarne del nuovo filone d'inchiesta della Procura di Cremona, che coinvolge oltre 80 gare di serie A, B e Lega Pro, sono finite anche tre partite dei giallorossi relative al campionato scorso. E si riaccendono i fari sulla stagione 2010-2011

CREMONA – Un nuovo sciame sismico colpisce alle fondamenta il mondo del calcio e il Lecce finisce ancora una volta nel tritacarne del calcioscommesse: sotto la lente di ingrandimento della Procura di Cremona - tra oltre 80 partite del 2011 e del 2013 disputate in serie A, in B e nella Lega Pro – sono finite anche tre gare riferite alla scorsa stagione in Prima divisione: Reggiana-Lecce del 14 aprile, vinta dai giallorossi per 0 a 2; Lecce-Feralpi Salò, 3 a 0 e Sudtirol-Lecce, 1 a 2. D'altra parte, nelle 212 pagine dell'ordinanza riprende quota l'ipotesi di alterazione, o per lo meno di tentata alterazione di incontri già esaminati da precedenti inchieste: Inter-Lecce 1 a 0, Brescia-Lecce 2 a 2 e Lecce-Lazio 1 a 2.

Questa mattinata, nella città lombarda, è stata infatti illustrata l'operazione, coordinata dalla Direzione centrale anticrimine della polizia - al cui interno operano strutture contro le infiltrazioni criminale nei giochi e nelle scommesse -, che ha portato all’esecuzione di quattro ordinanze di custodia cautelare firmate del gip Guido Salvini (sotto, nello scatto di @TM News/Infophoto) e all’iscrizione di oltre venti persone sul registro degli indagati con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata alla truffa e frode sportiva.

I fatti di oggi rappresentano la prosecuzione delle inchieste “Last bet 1” e “Last bet 2” che hanno portato a 54 arresti. Alle 11, nella città lombarda, è iniziata una conferenza “fiume” degli inquirenti che ipotizzano l’esistenza di un’organizzazione strutturata per tentare l’alterazione di decine di gare di serie A, B e Lega Pro.

(Leggi l’elenco completo)

L’agenzia Ansa ha diffuso i nomi degli atleti coinvolti: si tratta di Rino Gattuso, Cristian Brocchi, Claudio Bellucci (ex giocatore di Modena, Napoli, Bologna e Sampdoria); Davide Bombardini, ex di Roma, Bologna, Atalanta e Albinoleffe; Leonardo Colucci, ex di Modena e Bologna; Lorenzo D'Anna, ex del Chievo; Nicola Mingazzini, ex di Bologna e Albinoleffe, attualmente al Pisa; Claudio Terzi, giocatore del Siena; Samuele Olivi, ex di Salernitana, Piacenza e Pescara oggi al Grosseto; Fabrizio Grillo, giocatore del Siena.

salvini-2Quali esiti avrà questo ennesimo tornado, è tutto da vedere. Fa rabbrividire la sola idea che i colori giallorossi siano stati di nuovo trascinati nella palude del calcio “sporco” e proprio con riferimento al campionato, quello di Prima divisione, al quale il club era stato condannato per le vicende della presunta combine del derby contro il Bari del maggio 2011.

L’Us Lecce è stata oggetto di attenzione anche nel cosiddetto filone di inchiesta Cremona quater - con riferimento alle gare Inter-Lecce, Brescia-Lecce e Lecce-Lazio, ultimo match di quella maledetta stagione 2010-2011, disputato solo una settimana dopo il derby. Con riguardo alla partita contro i biancocelesti, il proscioglimento del sodalizio è stato totale, così come quello di due dei tre tesserati all’epoca dei fatti contestati, Massimiliano Benassi e Antonio Rosati. Stefano, invece, ha avuto uno sconto di pena, da 6 a 4 mesi di inibizione dalle attività federali. Ma le ipotesi investigative, che si basano sull'analisi del flusso di scommesse e sui contatti tra i soggetti indagati, avrebbero rafforzato nel pool della Procura di Cremona che si occupa di calcioscommesse la convinzione che su quelle partite ci sia ancora qualcosa da dire.

Dalle dichiarazioni rese, tra gli altri, dal difensore milanese è emerso il ruolo strategico di colui che gli inquirenti hanno definito “mister X” e che dovrebbe essere uno tra Bazzani e Salvatore Spadaro, due delle persone finite in manette questa mattina insieme a Cosimo Ricci e Fabio Quadri. Avrebbero fatto da intermediari tra l’organizzazione clandestina di scommesse sportive e i tesserati – dirigenti e giocatori – delle società. Il costo di un tentativo di manipolazione sarebbe stato compreso, almeno in alcuni casi, tra 600 e 700mila euro.

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