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Venerdì, 29 Marzo 2024
Calcio

Il Bologna vince allo scadere, ma è una sconfitta indolore: il Lecce fa festa al Via del Mare

I giallorossi passano in vantaggio con Banda. Nella ripresa i gol di Arnautovic e Zirzkee ribaltano il risultato fino al pari di Oudin. Nell'ultima azione del recupero i felsinei a segno con Ferguson, poco prima Blin aveva fallito una clamorosa occasione

LECCE - Il campionato del Lecce termina con una sconfitta per 3 a 2 a opera del Bologna, ma quello maturato al Via del Mare è un risultato ininfluente ai fini della classifica della squadra giallorossa. L'obiettivo della permanenza in serie A, infatti, è stato raggiunto domenica scorsa a Monza con la vittoria per 1 a 0: 36 punti sono stati più che sufficienti, mentre Spezia e Verona, che hanno chiuso a 31, si affronteranno nello spareggio che sancirà la terza retrocessione dopo quelle di Sampdoria e Cremonese.

La partita è stata giocata a visto aperto da entrambe le squadre che hanno fatto tutto il possibile per portare a casa l'intera posta in palio. Era stato Banda ad aprire le danze al 17' con una conclusione di prima intenzione su cross teso di Strefezza e il Lecce aveva chiuso in vantaggio la prima frazione. Nel secondo tempo Arnautovic aveva ristabilito l'equilibrio con un colpo di testa, al 58': nell'occasione i giallorossi erano rimasti in dieci perché Umtiti, soccorso dopo essere stato colpito al volto dal pallone, aveva dovuto lasciare il terreno di gioco per riguadagnarlo quando era troppo tardi.

Sul risultato di 1 a 1 il Lecce è rimasto un poco sulle gambe: in tanti, tra i ragazzi di Baroni, avevano oramai dato tutto quello che avevano. Al minuto 81 Zirzkee, che aveva preso il posto di Arnautovic, ha siglato la rete del primo sorpasso concludendo con un tiro preciso un'azione avviata da Pyyhtia (entrato a sua volta per Medel), molto bravo a proteggere il pallone dal pressing di Ceesay (che dopo l'intervallo era rientrato in campo al posto di Colombo) e poi ad avanzare velocemente fino a servire il compagno.

I padroni di casa, facendo ricorso a tutto l'orgoglio che avevano e alla voglia di finire la stagione con un risultato positivo, non si sono dati certo per vinti e con Oudin hanno trovarto il pari: all 88' il francese, nel cuore dell'area di rigore, ha raccolto di prima intenzione un cross di Maleh calciando con potenza e al volo nella porta di Skorupski. Il portiere degli ospiti è stato però determinante all'inizio dei sei minuti di recupero concessi dal direttore di gara, respingendo la conclusione ravvicinata di Blin che gli si era presentato davanti, dopo aver riconquistato il pallone in pressing su Bonifazi, facendo pregustare ai tifosi giallorossi il terzo boato di giornata.

I ribaltamenti di fronte si sono quindi succeduti, confusamente, uno dopo l'altro, fino all'ultimo, al termine del minuto 96, che ha portato Ferguson a mettere il sigillo sulla partita con un tiro che è terminato in rete dopo aver colpito la parte interna del palo (lo scozzese era stato cercato con insistenza, ma invano, dal direttore dell'area tecnica, Corvino, la scorsa estate).  ìAl triplice fischio di Piccinini i felsinei hanno festeggiato sotto il settore ospiti dove erano assiepati circa 150 tifosi rossoblu, mentre Hjulmand ha protestato con vigore nei confronti dell'arbitro: il danese, probabilmente, non ha apprezzato la gestione del recupero da parte del direttore di gara. 

Digerita in pochi minuti l'amarezza per la sconfitta interna, i calciatori del Lecce hanno raccolto l'applauso di tutto lo stadio facendo un giro di campo e poi sono stati esplosi i fuochi d'artificio intanto sistemati sul manto erboso. E, del resto, quella della squadra di Baroni è stata una stagione col botto nella quale è stato centrato un obiettivo per nulla scontato, qualcosa di molto simile al miracolo sportivo considerata la giovane età della squadra, la sua inesperienza e le risorse ridotte con le quali era stata allestita, nel rispetto di una politica del club finalizzata a una gestione sostenibile.

Da sottolineare, tra i tanti dettagli della serata, la fragorosa standing ovation che gli oltre 25mila spettatori presenti hanno tributato a Samuel Umtiti al momento della sostituzione con Romagnoli: era il 90' quando Baroni ha concesso questo onore a un campione che si è ritrovato in una città della provincia italiana, piccola ma piena di passione per la propria squadra di calcio e capace di mettere l'uomo e l'atleta nelle condizioni migliori per ottenere quel riscatto che in molti credevano impossibile.

L'ultimo atto di una stagione lunga e intensa (foto Chilla)

Il tabellino di Lecce-Bologna 2 a 3

LECCE (4-3-3): Falcone; Gendrey, Baschirotto, Umtiti (90’ Romagnoli) , Gallo (69’ Pezzella); Blin, Hjulmand (cap.), Oudin; Strefezza (90’ Voelkerling), Colombo (46’ Ceesay), Banda (55’ Maleh). A disposizione: Bleve, Brancolini, Pongracic, Askildsen, Tuia, Helgason, Gonzalez, Ceccaroni, Voelkerling, Cassandro. Allenatore: Baroni

BOLOGNA (4-2-3-1): Skorupski; Posch (74’ De Silvestri), Bonifazi, Lucumì Cambiaso; Medel (cap.) (60’ Pyyhtia), Moro; Orsolini (60’ Sansone), Aebischer, Barrow (60’ Ferguson); Arnautovic (74’ Zirzkee). A disposizione: Bardi, Ravaglia, Sosa, Lykogiannis

MARCATORI: 17’ Banda, 58’ Arnautovic, 81’ Zirkzee, 88’ Oudin, 90+6 Ferguson

AMMONITI: 30’ Posch, 68’ Gallo, 84’ Aebischer

Arbitro: Piccinini; assistenti: Capaldo e Yoshikawa; quarto ufficiale: Paterna

Var: Di Martino; assistenti Var: Ghersini

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