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Giovedì, 28 Marzo 2024
Il bilancio delle operazioni di mercato

Dal caso Rodriguez al tesseramento di Oudin: l’analisi del direttore Corvino

Il responsabile dell'area tecnica del Lecce ha passato in rassegna il lavoro svolto con Stefano Trinchera per rinforzare la prima squadra e la Primavera, chiarendo anche alcune situazioni specifiche

LECCE – Con un intervento di circa un’ora il direttore dell’area tecnica del Lecce ha fatto un bilancio delle operazioni in entrata e in uscita per la prima squadra e per la Primavera 1, per poi rispondere alle domande dei cronisti che hanno partecipato alla conferenza stampa convocata per le 11.30 di oggi. La campagna trasferimenti si è infatti chiusa alle 20 di ieri ed è tempo di tirare una linea in attesa della sessione invernale.

Due le premesse poste alla base del lungo ragionamento di Corvino: la prima ha riguardato i risultati complessivi del lavoro svolto in due anni dopo il suo ritorno nel Salento, cioè la conquista della massima serie per la squadra di Baroni al secondo tentativo, ma anche il salto di qualità della formazione Primavera, promossa il primo anno e salva il secondo, con un terzo iniziato con due vittorie e un pareggio. La seconda è stata un concentrato di numeri, per dare il senso del ritmo tenuto. Sono state 135 le operazioni definite nel biennio: per la prima squadra 49 in entrata e 38 in uscita, per la Primavera 31 in entrata, 17 in uscita.

I casi di Bjorkengren e Rodriguez

Fornite queste coordinate, Corvino è entrato nel vivo del discorso dichiarando lo sforzo sostenuto per allestire l’organico, ma anche la probabilità di aver commesso errori: “Solo chi non lavora – ha precisato – non li fa”.

Il direttore ha quindi affrontato subito alcune vicende specifiche. Su Coda e Lucioni, grandi protagonisti della scorsa stagione, ha chiarito che non erano sulla lista dei partenti, ma che da “persone intelligenti” hanno compreso che in serie A la musica sarebbe stata diversa. Poi è passato ai casi di Bjorkengren e Rodriguez che, invece, comparivano nell’elenco dei partenti: se sono rimasti nel Salento, ha rimarcato Corvino, è perché le opportunità di trasferimento che aveva il primo con contemplavano l’interesse (economico, ndr) del Lecce (in alcuni Paesi rimane comunque aperta la campagna trasferimenti), mentre il secondo avrebbe deciso di giocarsi le sue possibilità nei giallorossi, non avendo il club ricevuto offerte da squadre di A, unica categoria nella quale il giovane attaccante si sarebbe voluto misurare.

Per lo spagnolo le valutazioni sono state in gran parte di ordine tattico, ha spiegato Corvino: non avendo dimostrato abbastanza disponibilità per l’impiego nel ruolo di esterno offensivo, nel quale sin dalla scorsa stagione lo vedono sia il direttore sia il tecnico, a Rodriguez sarebbe stata data la possibilità di andare a misurarsi altrove per proseguire nel suo percorso di crescita. Per il responsabile dell’area tecnica, però, è rilevante anche l’atteggiamento complessivo: “Di ciò che accade fuori dal campo noi possiamo tollerare solo qualcosa. A noi piace l’arte del fare e non quella del parlare”, ha chiosato riferendosi con ogni probabilità alla vivacità comunicativa del ragazzo, soprattutto attraverso i social.

L’analisi reparto per reparto

Quanto alle vere e proprie operazioni di mercato portate a termine, Corvino è partito dalla difesa ricordando il tesseramento di due portieri, uno per il presente (Falcone) e un altro in prospettiva (Brancolini), quello di tre marcatori (Cetin, Umtiti, Pongracic) che si vanno ad aggiungere ai confermati Tuia e Dermaku. Sui terzini ha fatto presente che Pezzella è un calciatore che lo scorso anno ha giocato con l’Atalanta una trentina di gare, tra campionato e competizioni varie e che Baschirotto era stato seguito nello scorso torneo di B, il primo della sua carriera: “Le idee sono queste” ha detto Corvino con riferimento alla necessità di essere creativi avendo a disposizione risorse finanziarie comunque inferiori a quelle degli altri club, aggiungendo che sarà poi il tempo a dire se sono state indovinate o meno.

Quanto al reparto centrale il direttore lo ha definito numericamente completo poiché integrato da otto calciatori di cui due Primavera, Berisha e Samek (che  giocheranno con la formazione di Coppitelli ogni volta che il calendario lo consentirà). Corvino ha fatto capire che nei due mesi e mezzo che mancano alla pausa di campionato per il Mondiale si può andare avanti così: restano da disputare 11 giornate e poi si potranno fare le valutazioni del caso.

Infine, per la linea offensiva, ha ricordato che Ceesay è stato il capocannoniere del campionato svizzero, con una squadra che ha vinto lo scudetto in un Paese la cui nazionale si è qualificata al Mondiale, che Colombo è nell’Under 21 e che Voelkerling Persson, preso dalla Roma, è stato il miglior attaccante del torneo Primavera della scorsa stagione. Sollecitato poi in sede di domande sul valore complessivo delle operazioni concluse, Corvino ha dichiarato un valore approssimantivo di circa 3 milioni sia in entrata sia in uscita e un ammontare lordo del monte ingaggi per la prima squadra stimato in circa 15 milioni di euro. 

Oudin a Lecce: le tappe della storia

In sede di domande dei cronisti sono stati approfonditi alcuni argomenti: dalla possibilità di impiegare al posto di Hjulmand, in caso di necessità, non solo Blin ma anche Bistrovic o Berisha alla mancanza di opportunità migliori di quella rappresentata da Normann, il cui tesseramento è poi sfumato quando già il calciatore era in città.

Poi una finestra sull’arrivo di Oudin Corvino ha ripercorso le tappe di una storia il cui primo atto risale al 2019: già allora lo avrebbe voluto alla Fiorentina, ma la trattativa con lo Stade de Reims saltò per l’intromissione del Bordeaux portatore di un’offerta migliore. Il direttore del Lecce, preso atto della retrocessione dei girondini, si è rifatto vivo a giugno con l’agente del calciatore ma sul piatto il Lecce avrebbe messo circa un terzo dell’ingaggio percepito dal calciatore. Non abbastanza, a quanto pare. Sul finire del calciomercato, però, è stato lo stesso agente di Oudin a chiamare Corvino per manifestare il gradimento del suo assistitito all’ipotesi di un trasferimento nel Salento. E così è stata trovata la soluzione che contempla la partecipazione economica del Bordeaux che rimane proprietario del cartellino e che può solo trarre vantaggio dalla valorizzazione dell’esterno offensivo in Italia.

Infine è stato il direttore sportivo Stefano Trinchera a negare nettamente ogni interessamento del Lecce per Shomurodov, attaccante della Roma: “D’altra parte già alla vigilia della partita di Napoli avevamo dichiarato che per noi il mercato poteva dichiararsi concluso”.

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