rotate-mobile
Dalla sala stampa

Le certezze di Baroni: squadra compatta e aggressiva, stadio pieno

Vigilia di Lecce-Lazio: la ripresa del campionato pone i giallorossi davanti a un avversario quasi proibitivo

LECCE – Terminata la lunga attesa, si rimette in moto la macchina del campionato di serie A. Domani, mercoledì, è in programma la 16esima giornata: al Via del Mare si gioca Lecce-Lazio, con calcio di inizio alle 16.30.

I capitolini ritrovano il capitano Ciro Immobile, al rientro da un infortunio muscolare, mentre Luis Alberto, sempre al centro di voci di mercato e reduce da problemi al ginocchio, dovrebbe sedersi in panchina. I biancocelesti, quarta forza del torneo (a due punti dal Milan, secondo), saranno seguiti nel Salento da oltre 1.200 tifosi che riempiranno il settore riservato agli ospiti.

Nei confronti della squadra di Sarri l’allenatore del Lecce, Baroni, ha avuto in conferenza stampa parole di sincero apprezzamento: “Insieme al Napoli e al Milan fa calcio con una precisa identità e con valori di grandissimo livello, sia tecnici sia fisici. Per noi è una partita proibitiva, che arriva subito dopo la sosta: è meglio così, ci ributtiamo subito nelle difficoltà del campionato. Noi dobbiamo centrare la prestazione perfetta, l’avversario non è di quelli che perdonano gli errori”.

Durante l’ultima settimana la Lazio è stata analizzata in ogni dettaglio: “Dobbiamo fare in modo che pensino poco, l’aggressività è il valore aggiunto che dobbiamo mettere in ogni gara e a maggior ragione domani. Al di là di dove andremo a prenderli, non dobbiamo lasciargli spazio. Compattezza, aggressività, stadio pieno: ci sono le premesse per una prestazione all’altezza. Solo da quella può venire il risultato”.

Per quanto riguarda la formazione non ci sono state anticipazioni, ma i margini di errore sono comunque ristretti: Pongracic figura nella lista dei convocati anche se accusa ancora un leggero fastidio alla caviglia (problema occorso nell’amichevole di Udine del 23 dicembre), mentre Di Francesco sembra aver superato del tutto il dolore alla schiena che ieri lo aveva costretto a un lavoro differenziato.

Oltre a Falcone in porta, ci si attende uno schieramento con Gendrey, Baschirotto, Umtiti e Gallo; Blin, Hjulmand e Gonzalez; Strefezza, Colombo, Di Francesco. “Si gioca in 11 più 5” ha ricordato Baroni con riferimento al ricorso, quasi fisiologico oramai, a tutte le sostituzioni a disposizione. Ecco dunque che le staffette in qualche modo prevedibili sono quelle tra Di Francesco e Banda, Colombo e Ceesay, probabilmente anche tra Strefezza e Oudin (anche perché domenica si gioca a La Spezia). Molto probabili anche quelle sulla linea mediana con Askildsen e l’ultimo arrivato, Maleh, chiamati a dare il proprio contributo a gara in corso.

Sull’ex viola - stamattina ha firmato il contratto che lo lega al Lecce - il tecnico dei salentini ha detto: “Siamo contenti di averlo con noi, ha quello che ci serve: è giovane, è motivato, è umile. Viene anche lui, come noi, dalla gavetta in B, è in condizione, ha lavorato fino all’altro giorno con la Fiorentina. Se non partirà subito, entrerà dopo. Lo abbiamo preso perché è una mezzala, è mancino, dinamico. Mi è sempre piaciuto, ha fatto molto bene a Venezia e anche l’anno scorso a Firenze, mentre quest’anno ha trovato meno spazio anche per via di qualche modifica al sistema di gioco. Gli ho detto che non possiamo dargli tempo perché non ne abbiamo”.

maleh_sticchi

Rispetto alle incognite insite nella ripartenza dopo cinque settimane senza agonismo, Baroni ha spiegato: “Le nostre certezze sono la fatica e il sudore di questo mese. Dobbiamo esser bravi perché abbiamo chiuso con una settimana importante e ora ci aspetta un mese altrettanto difficile. Riparte nuovo campionato, con un mercato in corso: per noi tecnici non è mai facile da gestire, però io conto molto sui ragazzi. Quello che abbiamo fatto fino a oggi io non lo penso neppure, sarebbe un errore pazzesco sentirsi un pelino più bravi o più tranquilli”.

Da segnalare un curioso aneddotto verificatosi nel corso della conferenza: quando un cronista ha ripolverato il gol che proprio Baroni fece alla Lazio l'11 dicembre del 1988 (1 a 0 per il Lecce), il tecnico lo ha corretto pensando ci si riferisse al Napoli. Davanti alla conferma che si trattasse proprio della squadra romana, ha poi ammesso di non ricordare l'episodio. Andò in questo modo: calcio d'angolo di Barbas, stacco del difensore centrale all'altezza del primo palo e palla in rete e non è stata, quella, nemmeno l'unica occasione nella quale Baroni ha fatto male alla Lazio, essendoci riuscito altre due volte.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Le certezze di Baroni: squadra compatta e aggressiva, stadio pieno

LeccePrima è in caricamento