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Giovedì, 25 Aprile 2024
L'anticipo della settima giornata

Certezze in difesa, qualche novità in mediana: il Lecce alla prova dell'Arechi

Per l'anticipo della settima giornata di serie A, giallorossi di scena a Salerno contro una squadra in salute. Baroni medita un paio di novità rispetto all'undici iniziale schierato contro il Monza

LECCE – Con o senza tifosi del Bari a tifare Salernitana, la partita che attende il Lecce all’Arechi contro la squadra di mister Nicola è di quelle che possono segnare il percorso di crescita di una squadra giovane, ma molto unita, come quella giallorossa: finora Hjulmand e compagni si sono sempre spremuti per onorare la maglia e quando hanno perso lo hanno fatto di misura.

Il tema della vigilia non può essere, dunque, quello della rappresentanza biancorossa sugli spalti, come se fosse una gita premio in una categoria in cui marcano visita dal 2011, ma le difficoltà legate all'avversario di turno: “Le difficoltà sono visibili a tutti – ha dichiarato Baroni nella conferenza della vigilia -. Loro sono una squadra in salute che ha compattezza, dinamismo e un’identità costruita nella seconda parte della scorsa stagione e che ora si sta confermando. Sappiamo anche che ci aspetta uno stadio molto caldo, tutte queste componenti alzano l’asticella: noi dobbiamo essere pronti a questa sfida”.

Dopo sei giornate il Lecce ha collezionato tre pareggi e tre ko mentre i granata sono riusciti in una circostanza a fare bottino pieno e hanno perso solto una volta. Quando gli è stato chiesto se la differenza principale, al momento stia nell'incisività del reparto offensivo, il tecnico ha frenato le preoccupazioni: “Noi abbiamo cambiato molto. Il gol non deve diventare un assillo, lo dobbiamo ricercare tutti insieme attraverso il lavoro. Il Monza ha calciato una sola volta in porta, non abbiamo avuto tanti ingressi in area, tante situazioni in cui è mancata la precisione, la rifinitura, un pochino di più di cattiveria. Ognuno dei ragazzi deve lavorare con più ferocia nella finalizzazione ma anche nella precisione dal punto di vista tecnico, nel cross, nell’ultima giocata: è chiaro che in serie A non ti lasciano 10 occasioni da rete”.

Possibili novità a centrocampo

Strefezza ha smaltito l’infortunio e ha fatto un paio di allenamenti completi: di sicuro Baroni non ne forzerà il rientro e l’impiego dell’esterno offensivo sarà comunque parziale. L’allenatore del Lecce ha fatto capire che a centrocampo ci potrebbero essere novità rispetto allo schieramento iniziale contro il Monza: con capitan Hjulmand ci dovrebbero essere Askildsen e Gonzalez.

Per Baschirotto si profila un’altra giornata nelle vesti di marcatore, del resto al centro della difesa sta facendo bene così come di spessore sono le prestazioni di Gendrey nel suo ruolo naturale di terzino. Baroni, almeno per il momento, continuerà sulla strada intrapresa per emergenza a inizio campionato; fare di necessità virtù, mai un detto è stato così azzeccato.

“Gendrey sta facendo benissimo, è sotto osservazione per quando riguarda il dispendio di energie, ma non è il solo – ha spiegato Baroni -. Nelle partite bisogna andare a tutta, si bruciano energie fisiche e mentali e poi c’è il lavoro in allenamento. Tendenzialmente chi fa bene tendo a lasciarlo dove sta”.

La squalifica: in extremis l'esito del ricorso

Sulla questione della squalifica, rimediata per un’espressione blasfema al termine della gara contro il Monza, Baroni ha fatto sapere che il club ha presentato un ricorso e che nella mattinata di domani, giorno del match, se ne conoscerà l’esito. La speranza è che prevalga il buonsenso, considerato anche il clamoroso e oggettivo danno che il Lecce ha subito dalla gestione di alcuni episodi chiave del match da parte dell’arbitro Pairetto e del Var Di Martino. Il tecnico fiorentino ha anche precisato: “Noi sul campo abbiamo un comportamento integerrimo, poi se si va a ricercare la parola detta nello spogliatoio… Io comunque non sono uno che bestemmia”. Infine, da Baroni una considerazione sul regime delle responsabilità: “Noi abbiamo sempre avuto una classe arbitrale molto preparata, ora non vorrei che piano piano si tendesse a svilire gli assistenti di linea che quasi si sentono scavalcati dal mezzo di controllo”.

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