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Turno infrasettimanale

Il Lecce come il Leicester? D'Aversa: “Il gap tra i ricavi non consente paragoni”

Il tecnico si smarca da confronti audaci e cerca di tenere alta la concentrazione degli addetti ai lavori. Alla vigilia del turno infrasettimanale in casa della Juventus ha dichiarato di aspettarsi una partenza arrembante dei padroni di casa

LECCE - Il canovaccio della partita tra Juve e Lecce, in programma domani sera a Torino, sembra già scritto: bianconeri avanti a testa bassa, giallorossi in attesa di trovare un varco per infilarci le loro veloci ripartenze. 

È su questa ipotesi che mister D'Aversa ha lavorato negli ultimi giorni, cercando di prevedere gli scenari che potranno verificarsi dopo il fischio d'inizio. “Dobbiamo essere bravi a capire - ha detto l'allenatore nella conferenza stampa della vigilia -  che la Juventus partirà forte, anche per il risultato negativo contro il Sassuolo. Per me lotterà fino alla fine per lo scudetto. Sotto l’aspetto mentale e fisico dobbiamo essere pronti e rispondere colpo su colpo”.

La classifica dice che si tratterà di uno scontro diretto, dal momento che il Lecce è terzo con 11 punti, mentre la Juve segue a una lunghezza, e la prospettiva eccezionale di avvicinarsi al match da una posizione migliore stuzzica la fantasia della tifoseria:  “È bello e giusto che ci sia entusiasmo - ha commentato il tecnico dei salentini -, ma l’entusiasmo non deve trasformarsi in euforia altrimenti poi perdiamo di vista il nostro obiettivo. È chiaro che il tifoso è libero di sognare, l’importante è che noi addetti ai lavori non finiamo per essere meno concentrati”.

Logico, dunque, che D'Aversa non voglia assecondare certi paragoni, come quello con il Leicester (che con Ranieri in panchina ha vinto il campionato), incardinato su due fattori: da una parte il ruolino di marcia (tre vittorie, due pareggi, + 4 differenza reti) dall'altra anche su una certa assonanza dei nomi: “Tra la Premier League e la Serie A gli introiti sono molto diversi, non si possono fare paragoni: credo che le formazioni inglesi ultime per ricavi ricevano quasi 120 milioni di euro (circa 100 milioni di sterline, ndr)”. In un secondo passaggio ha quindi aggiunto: “Noi dobbiamo ricordarci che alcuni episodi hanno girato dalla nostra parte. La squadra merita la classifica che ha, ma essere imbattuti non significa non aver commesso degli errori. Il percorso che ci ha portato qui nasce dal primo giorno di ritiro: il punto in cui siamo è il frutto del lavoro fatto in campo dai ragazzi e fuori dalla società”.

Testa al calcio giocato dunque. D'Aversa non ha fatto trapelare né certezze né ipotesi di formazione e, probabilmente, questa volta non è solo una questione di pretattica o d'abitudine, dal momento che è solito comunicare l'undici titolare nella riunione tecnica prima del match. Di tempo per allenarsi, dopo la vittoria di venerdì contro il Genoa, ce n'è stato davvero poco e dunque ogni ora è utile per recuperare energie fisiche e lucidità.

Alla domanda se possa esserci spazio per un impiego di Baschirotto nel ruolo di terzino destro per contrastare meglio l'abilità della Juve sui calci piazzati, D'Aversa ha fatto capire di vederla in un altro modo: “Loro sono pericolosi per struttura e per qualità, noi sulla destra abbiamo Gendrey e Venuti che danno garanzie al di là delle caratteristiche degli avversari. Venuti si è allenato benissimo sin dal primo giorno, ha solo avuto la sfortuna di farsi male alla spalla contro il Cittadella in amichevole, però adesso sta bene e faremo tutte le valutazioni”.

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