rotate-mobile
Conferenza della vigilia

Contro la Juventus la ripartenza più difficile, Lecce senza paura

Una prestazione determinata e attenta, dopo il ko di Bologna, è l'obiettivo dei giallorossi al cospetto dei bianconeri e di un Via del Mare da tutto esaurito

LECCE – Dopo cinque giorni di lavoro con l’intera rosa a disposizione, Marco Baroni lima le ultime riflessioni in vista della partita di domani contro la Juventus (alle 18). Al Via del Mare, come prevedibile, ci sarà il pubblico delle grandi occasioni: gli unici posti a disposizione sono quelli che abbonati e acquirenti dei biglietti rivendono sulle piattaforme social, a costi generalmente esorbitanti.

Il tecnico del Lecce in conferenza stampa ha lasciato intendere che potrebbe esserci qualche novità nell’undici iniziale, in considerazione di quanto visto a Bologna nel secondo tempo dove Di Francesco, Oudin, Blin ma anche Rodriguez hanno dimostrato di poter dare un cambio di passo (favorito anche dall’adozione del sistema 4-2-3-1). Non saranno tutti in campo dal primo minuto, ma forse Di Francesco e Blin hanno delle possibilità in più degli altri. Resta anche da vedere se Umtiti sarà riportato al centro della difesa al fianco di Pongracic, con Baschirotto nuovamente dirottato nel ruolo di terzino. Difficile azzeccare le mosse, anche perché nelle ultime settimane Baroni è molto più prudente sulle dichiarazioni relative alla formazione di partenza.

Potrebbe quindi partire dalla panchina Banda: in terra emiliana l'esterno offensivo non è mai entrato in partita tanto da rimanere negli spogliatoi alla fine del primo tempo. L’allenatore toscano, tuttavia, non gliene ha fatto una colpa: “È stata la prima gara in cui è mancato il suo contributo, ci può stare. Aveva lavorato bene in settimana. Per me questi non sono nemmeno incidenti di percorso, ma fanno parte della crescita di un ragazzo per il quale è cambiato tutto arrivando qui in Italia”.

Rispetto all’ultima uscita, poi, Baroni ha dato una lettura diversa dall’impressione generale di una squadra scesa in campo con uno spirito meno battagliero del solito: “Per la seconda trasferta di fila abbiamo pagato un episodio che metterebbe in difficoltà chiunque, noi siamo una squadra giovane – ha detto il tecnico riferendosi al rigore molto generosamente accordato da Sozza ai felsinei -. Questi sono episodi abbastanza clamorosi, come a Roma con l’espulsione di Hjulmand e un rigore che probabilmente non c’era. Lo sappiamo, la nostra strada è questa: noi, tutti insieme, dobbiamo andare contro qualsiasi cosa”.

Rispondendo a un'altra domanda, l’allenatore ha però poi aggiunto: “Vorrei rigiocare due partite, proprio quelle di Roma e Bologna. Quello che ci deve far crescere è che davanti a un episodio sfortunato come un rigore contro, un nostro errore, un autogol, non deve mai venire a mancare la convinzione, quello che poi abbiamo visto nel secondo tempo. La partita non è mai andata fino alla fine e comunque noi dobbiamo sempre costruire perché se non vinco, imparo. Non bisogna mai staccare”.

Il tecnico non è sembrato nemmeno condividere l'opinione per la quale il Lecce subisce troppo su calcio da fermo.:“Abbiamo subito 68 calci d’angolo e su 48 abbiamo liberato noi. Alcune volte è sbagliata la posizione, altre volte si è trattato di una seconda palla. Noi cerchiamo la soluzione che arriva con il lavoro, ma non dobbiamo pensare che ci sia una fragilità. Giocheremo contro una squadra che ha tanta fisicità, con giocatori bravi a saltar di testa ma lo saremo anche noi per cui senza paura andiamo a difendere queste palle”.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Contro la Juventus la ripartenza più difficile, Lecce senza paura

LeccePrima è in caricamento