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Giovedì, 25 Aprile 2024
Ha 143 presenze in A

Di Francesco non fa calcoli: “Non guardo la classifica, una gara alla volta”

Scontata la squalifica, l'esterno offensivo del Lecce ritorna tra i disponibili in vista della partita con l'Inter. Sul divieto di trasferta ha detto: “Non è giusto, il sostegno dei nostri tifosi è importante”

LECCE – Dopo aver visto la partita tra Lecce e Sassuolo dalla tribuna, Federico Di Francesco è pronto a ripartire da San Siro, dove domenica i giallorossi affronteranno l’Inter.

“Ho sofferto perché era la prima volta per squalifica – ha detto questa mattina l’estero offensivo in conferenza stampa -. Dalla tribuna si vive con più ansia perché non puoi intervenire. Ma in questa squadra siamo tutti importanti, nessuno indispensabile. È stata una sconfitta dolorosa perché secondo me meritavamo il pareggio. Nonostante il risultato, noi ci siamo sempre e sappiamo che domenica sarà difficile, ma giocandola con le nostre caratteristiche potremo dar fastidio all’Inter che è una squadra fenomenale. Dovremo giocare al 110 percento per fare risultato”.

“Trasferta chiusa? Non è giusto”

Al “Giuseppe Meazza” la squadra di Baroni la squadra avrà al seguito alcuni tifosi, ma non tutti coloro che si erano già organizzati per esserci perché lunedì, come noto, il prefetto di Milano per ragioni di ordine pubblico ha disposto il divieto di vendita dei biglietti ai residenti in provincia di Lecce. Sulla vicenda l’esterno offensivo ha voluto dire la sua, interpretando ovviamente il sentimento della squadra: “Mi dispiace che la trasferta sia stata chiusa. Non è giusto, per noi è importante il sostegno dei nostri tifosi. Tante famiglie si erano organizzate per seguirci, speriamo che questa decisione possa essere modificata”.

Tornando al calcio giocato, Di Francesco è stato sollecitato a esprimersi su un’eventuale analogia tra il rendimento del Lecce e quello dell’Empoli della scorsa stagione, così come su quella che immagina essere la quota salvezza. L’esperto giocatore non ha ceduto alla tentazione del pronostico, premettendo che quest’anno il girone di ritorno è un campionato a parte: “Il Verona dopo la sosta per il Mondiale ha fatto bene e la stessa Cremonese che era ultima ieri ha vinto con la Roma. Noi, a parte la prima del girone di ritorno con la Salernitana abbiamo fatto 7 punti in 4 partite, quindi siamo in linea. La salvezza è il nostro scudetto, mancano tre mesi e la nave deve arrivare in porto. Sappiamo di avere un tifo che ci spinge verso l’obiettivo. La posizione ora è buona, ma dobbiamo mantenerla senza fare calcoli, partita dopo partita. Con l’Empoli abbiamo fatto 27 punti nel girone di andata, al ritorno non vincemmo per 15 giornate”.

“In questa squadra viene prima il noi dell'io”

Di Francesco ha collezionato finora 23 presenze per un totale di 1.198 minuti, poco più della metà di quelli giocati da Baschirotto che non ha saltato nemmeno un secondo (ma è stato appena squalificato per un turno dopo l’ammonizione rimediata contro il Sassuolo): “Arrivando qui sapevo di essere il più esperto di serie A, ma solo perché gli altri non avevano mai avuto la possibilità di giocarci. Ero consapevole sin dall’inizio che avrei dovuto lottare per conquistarmi un posto: ho fatto un poco di fatica anche per una preparazione fatta con la Spal da separato in casa. Poi ho iniziato a assimilare bene i carichi di lavoro e quando il mister mi ha dato la possibilità ho colto l’occasione, sono stato bravo e anche fortunato perché contro l’Atalanta è arrivata anche la nostra prima vittoria in casa. Ma la nostra è una squadra dove si pensa più all’io che al noi, il traguardo della salvezza di tutti è la base anche per gli obiettivi personali, che sono una conseguenza”.

Infine, quando gli è stato chiesto quali tra i compagni lo abbiano colpito per il percorso di crescita: “Conosco Strefezza dai tempi Ferrara, dove mi aveva già fatto una buona impressione quanto a mentalità, a umiltà, e devo dire che qui l’ho trovato ancora più consapevole, guardando i numeri è quello che sposta di più gli equilibri. Poi c’è Blin che è uno che dà sempre tutto in campo. Dei giovani mi ha, Gonzalez  per il suo atteggiamento verso il lavoro, è molto maturo per l’età che ha, è un ragazzo educato, mi auguro che abbia una bella carriera”.

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