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Mercoledì, 24 Aprile 2024
In conferenza stampa

Hjulmand, calma e gesso: “Fase difficile ci può stare, non sono preoccupato”

Il capitano del Lecce, appena convocato per la prima volta dal commissario tecnico della Danimarca, è convinto che la squadra sia sulla strada giusta: “Abbiamo perso tre partite, ma non abbiamo fatto male”

LECCE - Da Hjulmand Kasper a Hjulmand Morten, uno commissario tecnico, l’altro calciatore. Stesso cognome, due ruoli diversi, un obiettivo comune: quello di far ben figurare la Nazionale di calcio danese. E per il capitano del Lecce è arrivata la prima convocazione nella rappresentativa maggiore, impegnata nelle qualificazioni ai prossimi campionati europei (il 23 c’è Danimarca-Finlandia, il 26 Kazakistan-Danimarca).

“Ieri mi ha chiamato l’allenatore per comunicarmi la convocazione in Nazionale. Sono molto contento, ho fatto tanti sacrifici per arrivare a questo punto”. Con queste parole, asciutte, essenziali, il mediano del Lecce ha commentato in conferenza stampa il raggiungimento di un obiettivo tra i più importanti per chi gioca al calcio.

A parte questo passaggio, doveroso, l’incontro con i cronisti si è incentrato sull’attuale fase di difficoltà della squadra salentina, reduce da tre sconfitte consecutive e atteso da due trasferte consecutive, quelle di Firenze ed Empoli (nel mezzo ci sarà la pausa per gli impegni delle squadre nazionali): “Secondo me in una stagione di serie A ci sono sempre periodi difficili, ma non sono preoccupato. Abbiamo perso tre partite, ma non abbiamo fatto male. La prestazione c’è stata anche domenica scorsa, può succedere”.

“In un periodo come questo dobbiamo rimanere sereni, positivi. Conosciamo la nostra strada, è quella giusta. Ne abbiamo parlato con il mister in riunione, secondo me ci siamo. Ci sta in serie A di perdere tre partite, dobbiamo continuare a lavorare, a fare quello che abbiamo sempre fatto. La prestazione c’è stata, l’atteggiamento pure, ovviamente non possiamo prendere gol così. Vediamo i video, analizziamo la partita”.

Hjulmand ha quindi risposto a una domanda sulla sicurezza che gli dà il fatto di sapere di essere supportato da Blin: “Mi dà una grande mano in campo, è un giocatore bravissimo, ma anche un uomo fantastico. È sempre pronto ad aiutare la squadra, è importante per me e per tutti”.

Uscito anzitempo nella gara di domenica contro il Torino per una botta nella zona occipitale che gli ha procurato un abbassamento della vista, il capitano del Lecce ha rassicurato sulle sue condizioni: “Mi sento un po’ meglio, mi ha visitato un oculista: c’era un trauma, nei giorni scorsi non ho lavorato tanto, mi sono riposato”.

Sul peso della fascia al braccio, alla sua età peraltro, Hjulmand ha risposto con molta sincerità: “Non è facile essere capitano, è una grande responsabilità e un onore perché Lecce è diventata una casa per me. Sono molto orgoglioso”.

Il suo ruolo richiede capacità diplomatiche ma anche una presenza costante in prima linea, come accaduto nel parapiglia successivo al fallo di Ilic su Strefezza davanti alla panchina giallorossa: “In campo devo parlare con l’arbitro e rimanere tranquillo. Quel che è successo con gli avversari mi ha fatto arrabbiare, ma non posso perdere la testa. Possono capitare queste cose”.

Infine, una riflessione sul doppio impegno lontano dal Via del Mare: “Fuori casa abbiamo fatto bene. Adesso pensiamo solo alla Fiorentina. Ho visto diverse partite, per capire come giocano. Noi ci stiamo preparando per andare forte”.

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