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Il Lecce riparte alla grande: 2 a 1 alla Lazio, Umtiti trascina la squadra

Ospiti in vantaggio con Immobile, giallorossi contratti e quasi intimoriti. Nel secondo tempo la svolta: dentro Di Francesco per Banda. Il difensore francese offre una prestazione di enorme spessore, tecnico e caratteriale. A segno Strefezza e Colombo

LECCE - Riprende come meglio non ci si poteva aspettare il campionato del Lecce che, trascinato da uno strepitoso Umtiti, vince in rimonta sulla Lazio. Ospiti in vantaggio con Immobile al 15', nella ripresa il pareggio di Strefezza al 57' e il gol della vittoria con Colombo al minuto 71.

Per i giallorossi si tratta di una vittoria di prestigio e peraltro molto importante per la classifica in risposta al successo della Sampdoria in casa del Sassuolo. Per la formazione di Baroni è anche la terza vittoria di fila. Da segnalare la sospensione del match nel corso del secondo tempo per richiamare i tifosi laziali a un comportamento civile: ripetuti gli ululati nei confronti di Banda prima e di Umtiti poi.

Primo tempo: Lazio padrona del campo

La Lazio parte forte, mentre il Lecce stenta a trovarsi: al 6’ Falcone è determinante nel deviare un colpo di testa di Casale e all’11 nell’anticipare fuori dall’area Basic protagonista di un inserimento che taglia come burro la difesa dei giallorossi.

Al quarto d’ora la squadra di Sarri va in vantaggio: Immobile detta il lancio a Casale, la retroguardia dei salentini sbaglia scelte e tempi e il capitano della Lazio infila con un diagonale l’estremo salentino. A quel punto, nonostante ci siano ancora 70 minuti di giocare, la gara per i padroni di casa appare come una montagna da scalare col freno a mano tirato: non funziona la pressione, i passaggi sono precipitosi e infelici, i laziali imperversano ovunque e in particolare sulle fasce.

Al 17’ è ancora Immobile ad avere una buona opportunità su cross di Milinkovic-Savic, ma la postura sbilanciata dell’attaccante vanifica l’efficacia della conclusione verso la porta. Il primo e unico tiro del Lecce arriva al 24’, di Gonzalez, sballato. Subito dopo la Lazio va ancora vicina al raddoppio: Lazzari corre come un dannato, palla al piede, da una parte all’altra del terreno di gioco ma Basic, da buona posizione, spara oltre la traversa dopo che Blin si era opposto con una disperata scivolata ad un primo tentativo a rete da parte di Zaccagni.

Secondo tempo: la trasformazione

Dopo l’intervallo il Lecce si ripresenta con Di Francesco per Banda e la musica cambia: i padroni di casa sembrano trasformati e subito, con il nuovo entrato, arriva una prima interessante opportunità, ma Provedel è bravo a respingere con i pugni.

Al minuto 57 i giallorossi, in pressione, approfittano di un errore della Lazio in ripartenza: è di Hjulmand il passaggio filtrante per Di Francesco che da posizione defilata trova coordinazione e potenza. Anche in questo caso il portiere laziale c’è, ma la sua deviazione, dopo aver disegnato una parabola alta, finisce dalle parti di Strefezza che non ci pensa due volte e calcia in porta gonfiando la rete. Sarri si convince definitivamente a intervenire e al 61’ manda in campo Vecino e Felipe Anderson per Milinkovic-Savic (il tecnico in sala stampa ammetterà un errore) e Pedro.

Poi accade quello che nel 2023 non si vorrebbe più raccontare: l’arbitro, richiamato dal personale della Lega, sospende la partita per gli ululati nei confronti di Umtiti, provenienti dal settore ospiti. Si riprende solo quando lo speaker dello stadio, con qualche ritardo che fa agitare entrambe le panchine, legge la comunicazione prevista in casi come questo: per comportamenti del genere la squadra ritenuta oggettivamente responsabile può andare incontro alla sconfitta a tavolino.

Per fortuna del Lecce alla ripresa del gioco le gambe e la testa girano ancora bene e al 71’ i giallorossi si portano in vantaggio: cambio di campo da destra a sinistra di Hjulmand, cross basso e forte, al volo, di Di Francesco, e tocco vincente di Colombo. Il Via del Mare tracima di gioia.

Da quel momento fino al triplice fischio ci sono da annotare essenzialmente le sostituzioni: al 73’ Oudin per Strefezza, al minuto 80 Marcos Antonio per Cataldi e Cancellieri per Zaccagni quindi Ceesay per Colombo all’84 e Romero per Basic subito dopo. Con l’ingresso di Askildsen per Blin e Maleh per Gonzalez si chiude la girandola dei cambi. Non ci sono, però, tiri in porta né da una parte né dall’altra, ma la partita si prolunga di sette minuti: tanto il recupero concesso da Marinelli forse anche per punire le perdite di tempo nella consegna del pallone per rimesse dal fondo e falli laterali.

La fine del match coincide con l’esultanza liberatoria dei 25mila tifosi leccesi: Umtiti si piega su se stesso, duramente provato a livello fisico e forse anche commosso per aver preso defintiva cosapevolezza di essere rinato. In pochi ci avrebbero scommesso, per fortuna Corvino era tra questi. Il Lecce rientra negli spogliatoi sulle ali dell'euforia. Domenica in casa dello Spezia mancherà Hjulmand, per squalifica. 

Il commento di Baroni e Sarri

In sala stampa mister Baroni ha spiegato così la svolta registrata tra primo e secondo tempo: “Io ho chiesto ai ragazzi un atteggiamento diverso, siamo andati ad aggredirli, li abbiamo tenuti lontano dalla nostra area perché se ci arrivano fanno gol. La squadra ha avuto energia per recuperare il pallone e muoverlo, ci siamo spostati bene da una parte all’altra. Era il tipo di partita che volevamo, con l’atteggiamento che cercavamo dopo la lunga sosta”. L'allenatore ha poi aggiunto che la scelta di schierare Banda all'inizio era dipesa dal problema alla schiena che Di Francesco aveva accusato due giorni addietro.

Di contro l'allenatore della Lazio, Sarri, ha dato la sua interpretazione del black out accusato dai suoi: “Ce lo chiediamo da un anno e mezzo cosa succede in certi minuti. Abbiamo avuto un buon approccio e giocato 30 minuti senza concedere nulla, anche se qualche avvisaglia si era avuta nel finale di frazione quando ci siamo abbassati troppo. Nel secondo tempo abbiamo perso palloni importanti. Avevamo la sensazione di aver ridotto i problemi di passività, ma oggi sono tornati fuori”. Il tecnico laziale ha poi negato problemi di condizione atletica dei suoi calciatori: “Il calo fisico è un fatto progressivo, noi ci siamo spenti all’improvviso. Sarebbe un alibi, per lo staff e per i calciatori. Il Lecce è venuto fuori quando gli abbiamo consegnato completamente l'inerzia della partita”. Sarri ha anche ammesso di non aver  fatto in tempo a fermare l'uscita dal campo di Milinkovic Savic, deciso prima del pareggio del Lecce, ma concretizzatosi dopo: in quel frangente la comunicazione con il suo staff non ha funzionato come avrebbe dovuto. 

Il primo a presentarsi in sala stampa era stato Di Francesco. Sollecitato anche a dare un'opinione sulla prestazione di Umtiti, l'esterno offensivo ha dichairato: “Lui è un giocatore di un altro livello e lo sta dimostrando ora che ha ripreso ritmo, siamo davvero contenti. Avere un calciatore come lui per noi è un privilegio e un grande orgoglio”.

Ululati dal settore ospiti

Nel corso delle conferenze stampa, i due tecnici sono stati naturalmente chiamati anche a commentare il comportamento di quei tifosi laziali che hanno accompagnato più volte con ululati le giocate di Banda, soprattutto, e di Umtiti quando il compagno di squadra era stato sostituito: “È una vergogna, a volte per colpa di pochi pagano in tanti - ha detto Baroni -. È ora di finirla, sono cose da censurare. Noi siamo fieri di avere Lameck, Samuele e Assan. Mi è piaciuto l’atteggiamento del nostro pubblico che li ha voluti incoraggiare a fine partita”.

Sarri, invece, dopo aver premesso di non voler sottovalutare la questione, ha detto di non aver sentito dalla posizione in cui era nulla di particolare che giustificasse l'interruzione e che lo stesso disorientamento rispetto alla decisione dell'arbitro lo ha notato anche sulla panchina del Lecce. Poi ha chiosato: “Non vorrei si pagasse un'etichetta. I tifosi della Lazio sono rappresentati dalla maggioranza, non da una minoranza”.

Prima partita del 2023: Lecce-Lazio 2 a 1 (foto Chilla)

Il tabellino di Lecce-Lazio 2 a 1

LECCE (4-3-3): Falcone; Gendrey, Baschirotto, Umtiti, Gallo; Blin (89’ Askildsen), Hjulmand (cap.), Gonzalez (89’ Maleh); Strefezza (73’ Oudin), Colombo (84’ Ceesay), Banda (46’ Di Francesco). A disposizione: Bleve, Brancolini, Pongracic, Tuia, Voelkerling, Lemmens, Pezzella, Rodriguez. Allenatore: Baroni

LAZIO (4-3-3): Provedel; Lazzari, Casale, Romagnoli, Marusic; Milinkovic-Savic (61’ Vecino), Cataldi (80'’ Marcos Antonio), Basic (85’ Romero); Pedro (61’ Felipe Anderson), Immobile (cap.), Zaccagni (80’ Cancellieri). A disposizione: Maximiano, Adamonis, Patric, Hysaj, Radu, Floriani M., Bertini. Allenatore: Sarri

Marcatori: 15’ Immobile, 57’ Strefezza, 71’ Colombo

Ammoniti: 5’ Banda, 15’ Casale, 48’ Gallo, 78’ Hjulmand, 90+3 Cancellieri

Arbitro: Marinelli; assistenti: Perrotti e Garzelli; quarto ufficiale: Baroni

Var: Di Paolo; assistente: Di Martino

Spettatori: 26.084 di cui 19.948 abbonati e 6.136 paganti

La 16esima giornata

Risultati: Salernitana-Milan 1 a 2; Sassuolo-Sampdoria 1 a 2; Torino-Verona 1 a 1; Spezia-Atalanta 2 a 2; Roma-Bologna 1 a 0; Lecce-Lazio 2 a 1; Fiorentina-Monza 1 a 1; Cremonese-Juventus 0 a 1; Udinese-Empoli 1 a 1; Inter-Napoli 1 a 0.

Classifica: Napoli 41; Milan 36; Juventus 34; Inter 33; Lazio e Roma 30; Atalanta 28; Udinese 25; Torino 22; Fiorentina 20; Bologna 19; Lecce ed Empoli 18; Salernitana e Monza 17; Sassuolo 16; Spezia 14; Sampdoria 9; Cremonese 7; Verona 6.

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