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Il Lecce supera l'Ascoli per 3 a 1: chiude i conti un rigore di Coda nel recupero

Rodriguez, partito titolare, va a segno nel primo tempo e nel secondo serve un assist all'attaccante. Ragusa fallisce una clamorosa occasione e i bianconeri tornano in gara con un gol di Ricci. Palo di Caligara al minuto 86

LECCE - Resta in testa alla classifica il Lecce che vince 3 a 1 contro l'Ascoli e si porta a quota 52 punti: in gol Rodriguez e Coda con una doppietta. Il rigore realizzato nel quarto minuto di recupero dal capocannoniere del campionato ha posto fine alle speranze della squadra marchigiana che nei venti minuti finali ha messo alle corde i padroni di casa grazie alla rapida girandola di sostituzioni ordinate da Sottil nel giro di otto minuti.

Bisogna dire che i giallorossi, avanti di due gol, hanno fallito al 60' una clamorosa occasione per il 3 a 0 mentre dieci minuti dopo hanno subito il gol di Ricci che ha riaperto la gara. Stringendo i denti Calabresi, nella circostanza capitano, e i suoi compagni hanno retto alla pressione della squadra ospite fino a trovare in contropiede l'episodio che ha chiuso i giochi: Abisso ha punito con la massima punizione un'entrata di Baschirotto su Bjorkengren.

Primo tempo

Baroni schiera Rodriguez e Ragusa come esterni del tridente offensivo, Calabresi fa il centrale con Tuia. La linea mediana è quella di Monza, formata da Helgason, Hjulmand e Gargiulo.

Le due squadre si studiano a lungo e solo al 21’ si annota la prima occasione di un certo interesse: il colpo di testa dell’ex Paganini è fuori misura. Il Lecce, ben istruito sulla pericolosità degli avversari, caratterizzati da un rendimento esterno notevole, mantiene le distanze tra i reparti, fa le cose semplici e di tanto in tanto cerca di accelerare. Ci prova una, due volte e alla terza fila tutto liscio: Coda detta il passaggio a Calabresi ma sulla traiettoria si trova Ragusa che arpiona bene la sfera e serve subito Rodriguez abile a controllare nello stretto e calciare in diagonale con Leali tocca il pallone ma senza evitare la marcature del giovane spagnolo.

Passata in vantaggio la squadra di casa gestisce il ritmo della partita: Calabresi e Tuia arginano bene il dinamismo di Tsadjout, mentre Maistro e Bidaoui non riescono a offrire al centravanti un supporto costante. Al 33’, su punizione dalla trequarti, il Lecce esegue uno schema che porta Rodriguez al tiro, neutralizzato dal portiere ascolano. I bianconeri si rendono pericolosi solo nel finale di frazione: al minuto 44 Maistro effettua un cross a girare che sembra destinato a finire nello specchio della porta, ma Gabriel allunga in calcio d’angolo. Dalla bandierina calcia lo stesso numero 37, Tsadjout colpisce di testa affossando Tuia, Calabresi respinge corto e Bellusci, appostato appena fuori dall’area di rigore, mette al centro con il piattone per l’incornata di Salvi che il portiere del Lecce riesce a neutralizzare.

Secondo tempo

L’inizio del secondo tempo è tutto di marca giallorossa: al 49’ gran giocata di Coda su Saric, l’attaccante punta l’area di rigore e passa all’accorrente Ragusa che prova la girata in porta trovando però l’opposizione disperata di D’Orazio che si rifugia in corner.

Al minuto 56 il raddoppio del Lecce: Coda difende al posizione e manda a vuoto Bellusci, passaggio immediato per Rodriguez che calcia addosso a Leali che respinge, Coda ci riprova ma il portiere ha ancora la prontezza per opporsti. Non è finita perché la sfera torna dalle parti di Rodriguez, verso il secondo palo, con lo spagnolo che, invece di cercare la porta quasi a tu per tu con l'estremo ospite, serve il compagno che va a segno con un colpo di tacco.

L'inerzia della gara è tutta, a questo punto, dalla parte dei salentini che però al 60’ il Lecce sciupano una clamorosa opportunità per chiudere definitivamente i conti: Ragusa in fase difensiva intercetta il pallone a parte a tutta velocità verso la porta di Leali con il solo Bellusci davanti e con Coda in accompagnamento. Il centrale degli ospiti scivola e allora il numero 7 del Lecce punta dritto la porta optando per un colpo sotto che però rimane quasi in canna: Leali può fermare il pallone e tirare un gran sospiro di sollievo.

In vantaggio comunque di due gol Baroni procede al cambio atteso: al 61’ dentro Listkowski per Rodriguez e Strefezza per Ragusa. Tra il 63’ e il 69’, un pezzo alla volta, il tecnico dell’Ascoli, Sottili, cambia il volto della sua squadra: prima entrano Baschirotto per Salvi, Dionisi per Paganini e Ricci per Bidaoui, poi tocca a Iliev per Tsadjout e infine a Caligara per Maistro.

I marchigiani accorciano le distanze subito dopo, al 70’: al limite dell’area di rigore Dionisi sbaglia la misura del passaggio per Saric che si fionda alla sua sinistra, il centrocampista riesce a fermare in tempo il pallone, si gira e lo indirizza verso il dischetto, dove Ricci è liberissimo di calciare sul primo palo e battere Gabriel. Esulta Sottil che suona la carica, esultano i circa 50 tifosi ospiti. La squadra bianconera mette il Lecce alla corde: al 77’ azione quasi fotocopia, ma stavolta il numero 8 dell’Ascoli non inquadra lo specchio della porta. Il Lecce è sulle gambe, la squadra ospite sembra avere tutt’altra energia fisica.

Baroni manda allora in campo Simic per Tuia, che non ne ha più, e Bjorkengren per Helgason ma la pressione ascolana non viene meno. Al minuto 84 un cross sbilenco di Ricci finisce quasi nel sette, Gabriel fa in tempo a deviare in calcio d’angolo. Batte lo stesso Ricci e Iliev con un colpo di testa da ottima posizione, ma forse eseguito un poco fuori tempo, spedisce fuori. All’86’, sugli sviluppi di un corner e dopo un contrasto tra Buchel e Barreca (che avrebbe meritato un approfondimento in caso di gol) Caligara prova la stoccata dalla distanza_ per fortuna del Lecce la sfera rimbalza sulla parte interna del palo e termina sul fondo, dall’altra parte, correndo quasi in parallelo con la linea di porta.

Baroni, anche in previsione di un lungo recupero, decide di tornare sulle sue scelte e di buttare nella mischia Blin per Listkowski, la cui partita dura appena mezzora. Il francese di fatto va a fare il centrale aggiunto anche perché quello dell’Ascoli è un assalto all’arma bianca. Il 5-3-2 del Lecce si dimostra di un'altra solidità e così i tentativi degli ospiti rimbalzano sul muro giallorosso. Al minuto 93, su un contropiede lanciato da Coda che approfitta di un errore in controllo di un esausto Buchel, la squadra di casa conquista un calcio di rigore, concesso da Abisso e confermato dal Var, Piccinini: in scivolata Baschirotto non tocca il pallone e, anzi, con la parte superiore del corpo finisce in pieno sulla gamba destra di Bjorkengren. Dal dischetto Coda non sbaglia, siglando il suo sedicesimo gol stagionale. Scampato il pericolo il Lecce, orfano di capitan Lucioni, può festeggiare. Domenica si torna in campo, in trasferta a Perugia.

Lecce-Ascoli 3 a 1, la galleria fotografica (foto Chilla).

Il tabellino di Lecce-Ascoli 3 a 1

LECCE (4-3-3): Gabriel; Gendrey, Calabresi (cap.), Tuia (81’ Simic), Barreca; Helgason (81’ Bjorkengren), Hjulmand, Gargiulo; Ragusa (61’ Listkowski) (90’ Blin), Coda, Rodriguez (61’ Strefezza). A disposizione: Bleve, Vera, Gallo, Majer, Asencio. Allenatore: Baroni

ASCOLI (4-3-1-2): Leali (cap.); Salvi (63’ Bascherotto), Botteghin, Bellusci, D’Orazio; Paganini (63’ Dionisi), Buchel, Saric; Maistro (69’ Caligara); Bidaoui (63’ Ricci), Tsadjout (67’ Iliev). A disposizione: Guarna, Tavcar, Quaranta, Collocolo, Eramo, De Paoli, Falasco. Allenatore: Sottil

Marcatori: 24’ Rodriguez, 56’ e 90+5 Coda, 70’ Ricci

Ammoniti: 25’ Helgason, 33’ Bellusci, 39’ Salvi, 78’ Tuia

Arbitro: Abisso di Palermo; assistenti: Fiore di Barletta, Mokhtar di Lecco; quarto ufficiale: Arena di Torre del Greco

Var: Piccinini di Forlì; assistente Var: Margani di Latina.

La 27esima giornata

Risultati: Benevento-Cremonese 1 a 1; Brescia-Perugia 2 a 1; Ternana-Pordenone 1 a 0; Alessandria-Como 1 a 1; Reggina-Vicenza 3 a 1; Lecce-Ascoli 3 a 1; Spal-Cittadella 0 a 0; Frosinone-Cosenza 1 a 0; Monza-Parma 1 a 1; Pisa-Crotone 3 a 2.

Classifica: Lecce 52; Brescia 51; Cremonese 50; Pisa 49; Benevento 47; Monza 45; Frosinone 44; Cittadella e Ascoli 42; Perugia 41; Reggina 38; Como 36; Ternana 34;  Parma 33; Spal 28; Alessandria 24; Cosenza 23; Vicenza 18; Crotone 15; Pordenone 12.

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