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Sabato, 20 Aprile 2024
Per la 15esima giornata

Il Lecce in casa della Sampdoria: testa e gambe per aggirare le insidie

I blucerchiati sono indietro in classifica e aspettano con ansia una svolta sul piano societario. Per loro si tratta quasi di uno spareggio. I salentini, dopo la bella prestazione con l'Atalanta, non devono abbassare la guardia

LECCE – Privo di Pezzella, fermato dalla gastroenterite, ma con un bagaglio di consapevolezza in più dopo la bella vittoria contro l’Atalanta, il Lecce vola alla volta di Genova per sostenere l’ultimo impegno ufficiale del 2022. Uno scontro diretto, a dirla tutta, una di quelle partite che valgono per forza di cose il doppio.

L’obiettivo è quello di chiudere con un risultato positivo in casa di una Sampdoria impantanata in una lunga transizione societaria (dalla gestione Ferrero a quella di non si sa ancora bene chi) e gravata da una classifica deficitaria che la colloca a quattro punti dallo Spezia, quartultimo. Il rischio è invece quello di un approccio condizionato sia dalla fatica fisia sia dagli effetti collaterali che una vittoria di prestigio, come quella maturata mercoledì contro l'Atalanta, può dare

Nella conferenza stampa della vigilia, il tecnico del Lecce, Marco Baroni ha detto di voler sfruttare tutto il tempo possibile per comprendere chi ha davvero recuperato dal punto di vista fisico e mentale dopo il grande sforzo di mercoledì. Tra l’altro alcune situazioni richiedono un supplemento di attenzione, come quella di Gendrey che è uscito da campo al minuto 83 per un acciacco che pare comunque aver smaltito.

“L’avversario lo guardiamo sempre con umiltà e attenzione – ha dichiarato Baroni -, ma molto passa da noi. Io ho fiducia nel gruppo, so che queste vittorie in qualche modo possono generare rilassamento, ma noi dobbiamo andare forte, non c’è altra strada. Domani si chiude un miniciclo iniziato col pareggio a Udine e proseguito con la vittoria con l’Atalanta. Al di là dei risultati, sono state prestazioni importanti e quindi andremo a giocare questa partita che, come tutte le altre in serie A, è difficile sotto tutti gli aspetti. Noi ci dobbiamo andare con la nostra compattezza, con determinazione, con la voglia di fare una prestazione in uno stadio bello come Marassi. Ci sono tutti gli ingredienti per cui un giocatore debba dare tutto. Alla fine conta la prestazione lucida, di energia mentale e fisica”.

Alla domanda se Di Francesco possa ripartire dall’inizio, il tecnico ha risposto: “Io lo considero un titolare. Aveva bisogno di ritrovare la condizione, ora sta molto bene, le gambe gli girano, basta vedere come si è mosso. Ha sparato tutto, io gli chiedo sempre di buttare in campo tutto quello che ha e lo ha fatto con qualità, con ritmo e questo è il Di Francesco che noi vogliamo e che io so che ci darà un grande contrinuto”.

Domani ai liguri mancherà nei 90 minuti anche la vicinanza del tecnico Stankovic, squalificato per un turno, al suo posto Sakic che vestì la maglia giallorossa nel 1997/98 prima di una lunga permanenza a Genova, sponda blucerchiata. Fermato dal giudice sportivo anche Colley.

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