Il Lecce dei giovani contro l'Inter dei giganti: un esordio da mozzare il fiato in uno stadio gremito
Con un'età media inferiore ai 25 anni, i giallorossi incontrano una squadra forte, completa, esperta, costruita per vincere sempre. Inizia così con un battesimo di fuoco l'avventura dei salentini nella massima serie in attesa dei necessari rinforzi per completare l'organico
LECCE – Dopo più di tre mesi senza calcio giocato, riprende il rituale laico del campionato. La scia di entusiasmo dopo la promozione in Seria A ha generato un’adesione da record alla campagna abbonamenti, nonostante l’aumento medio dei prezzi.
Ha detto bene il direttore dell’area tecnica, Pantaleo Corvino, quando ha parlato di “fiducia data a scatola chiusa”: il Lecce è, infatti, ancora evidentemente incompleto con un bel buco dietro – mancano ancora un paio di marcatori - e probabilmente con qualcosa da aggiungere a centrocampo e in attacco (uno per reparto).
Il tempo, però, stringe: il debutto contro la corazzata Inter, in programma questa sera, proietta subito la squadra e l’ambiente nella dimensione frenetica e travolgente della massima categoria. Il pronostico non lascia scampo e probabilmente non sarebbe cambiato granché nemmeno con un organico al completo: siderale la differenza con l’Inter, da tutti i punti di vista.
Resta l’imponderabile fantasia del dio Pallone ad alimentare le speranze di un esordio fortunato (e con ogni probabilità anche bagnato dalla pioggia), ma è cosa nota che il tentativo del Lecce di conquistare la permanenza passerà necessariamente da altre tappe, contro avversari più abbordabili, più umani.
In fondo, in partite come quella di oggi, quel che conta è esserci, con orgoglio, personalità e con quel pizzico di sfrontatezza che è utile per bilanciare il timore reverenziale che avversari come i nerazzurri possono suscitare nella compagina leccese, una banda di ragazzi chiamati a reggere l'urto di una corazzata.
Vale la pena ricordare l’età di coloro che oggi, con ogni probabilità, scenderanno in campo: Falcone 27 anni; Gallo 22; Blin 25; Baschirotto 25; Gendrey 22; Bistrovic 24; Hjulmand 23; Helgason 21; Strefezza 25; Ceesay 28; Di Francesco 28. L’età media sarà quindi di 24,5 ma se giocasse davanti Colombo, che di anni ne ha 20, il valore si abbasserebbe a 23,8. Ecco perché questi ragazzi, quasi tutti digiuni di serie A, meritano di essere sostenuti protetti dallo scudo umano del Via del Mare, qualunque piega prenda la partita: contro dei giganti sono chiamati a essere uomini. A chi non tremerebbero le gambe?
