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Calcio

Il Lecce stecca il match point: il Verona vince e si porta a ridosso dei salentini

Decide il match il gol di Ngonge al 71', pochi minuti dopo il suo ingresso il campo. Meglio i veneti nel primo tempo che si apre con la traversa di Djuric. Nella ripresa i giallorossi guadagnano metri, ma mancano negli ultimi 16 e fanno un solo tiro pericoloso nello specchio

LECCE - Era di fatto un match point, ma il Lecce lo ha fallito. Vince il Verona per 1 a 0 al termine di una partita nella quale Falcone è stato decisamente più impegnato del collega Montipò che, comunque, si conferma uno specialista nella perdita di tempo (e l'arbitro Massa lo ammonisce, come da copione, solo nel finale).

La formazione scaligera, al primo successo esterno stagionale, si è imposta con merito perché ha fatto bene le cose essenziali che sa fare e già al secondo minuto si sarebbe potuta portare in vantaggio se la Djuric non avesse spedito sulla traversa un colpo di testa molto ravvicinato su cross di Lazovic che si era bevuto Gendrey sulla corsia di sinistra. Una seconda opportunità, sempre aerea, l'attaccante l'ha avuta al 10', trovando però la deviazione in corner di Falcone. Sugli sviluppi del calcio da fermo Magnani ha poi mancato di poco la porta con un tiro potente da fuori area.

L'approccio alla gara dei giallorossi è stato contratto, mentre i gialloblu hanno eseguito molto bene il progetto che Zaffaroni e Bocchetti avevano in mente: bloccare le fonti di gioco dei salentini, insistere nella ricerca di Djuric e sviluppare attorno al centravanti le proprie ripartenze. I salentini hanno tenuto bene a bada l'estro di Verde, ma nel complesso hanno perso quasi tutti i duelli, pagando lo scotto di una minore fisicità, ma anche di un atteggiamento mentale con qualche crepa che si palesa anche nel linguaggio del corpo.

Il gol decisivo è però arrivato al 71', quando il Verona sembrava aver esaurito la propria capacità offensiva: rimessa dal fondo di Falcone, respinta dei veneti nella propria trequarti, fraseggio di testa tra Ngonge e Djuric e tiro da fuori area del numero 26 che era entrato pochi minuti prima in campo (terzo centro stagionale per l'attaccante belga preso nella sessione invernale del mercato). La sua conclusione è stata deviata da Baschirotto quel tanto che è bastato a vanificare il tuffo di Falcone che sembrava potersi opporre alla non irresistibile traiettoria iniziale. Nell'azione, va detto, pesa l'atteggiamento di Gallo che non ostacola Ngonge nel momento della ricezione della sponda di Djuric e anche quello di Hjulmand che, gravato del cartellino giallo, non spende un secondo fallo che gli sarebbe potuto costare il rosso.

Dopo lo svantaggio - arrivato quando erano state già decise ma non effettuate le sostituzioni di Di Francesco con Banda e di Gonzalez per Blin - i giallorossi si sono catapultati in avanti e sono saltati tutti gli schemi, ma resta il fatto che il primo vero tiro in porta è stato quello di Banda al minuto 88 con l'estremo veronese bravo a deviare in corner (facile, invece la parata su conclusione di Hjulmand). Fino a quel momento solo Blin non era andato lontano dall'inquadrare la porta, ma il suo colpo di testa, al 50' su corner di Oudin, era terminato alto.

Il dato è abbastanza significativo di come la squadra leccese sia strutturalmente incapace di sfondare le linee quando gli avversari si chiudono, circostanza che dipende tanto dalle risorse a disposizione, che sono limitate (non solo dal punto di vista della finalizzazione, ma anche dell'attitudine offensiva del centrocampo), quanto da un'organizzazione di gioco che resta prevedibile quando non si può sviluppare in lunghezza e velocità. 

La vittoria ottenuta al Via del Mare porta il Verona a un solo punto di distanza dai salentini, mentre lo Spezia resta terzultimo con quattro lunghezze di ritardo sul Lecce. Non è una magra consolazione, ma è chiaro che il risultato maturato al Via del Mare cambia un po' di carte sul tavolo: la corsa salvezza è ora sui liguri, anche perché tra due turni ci sarà lo scontro diretto davanti al pubblico giallorosso.

Per il Lecce un ko pesante (foto Chilla)

Il tabellino di Lecce-Verona 0 a 1

LECCE (4-3-3): Falcone; Gendrey, Baschirotto, Umtiti, Gallo; Blin (71’ Gonzalez), Hjulmand (cap.), Oudin (83’ Colombo); Strefezza, Ceesay, Di Francesco (72’ Banda). A disposizione: Bleve, Brancolini, Romagnoli, Pongracic, Askildsen, Tuia, Helgason Ceccaroni, Persson, Maleh, Cassandro, Pezzella. Allenatore: Baroni

VERONA (4-2-3-1): Montipò; Faraoni (cap.) (70’ Depaoli); Magnani, Hien, Dawidowicz; Tameze, Abildgaard; Duda (70' Sulemana), Verdi (64’ Ngonge), Lazovic (89’ Terracciano); Duric. A disposizione: Berardi, Perilli, Zeefuik, Doig, Ceccherini, Braaf, Kallon, Cabal, Gaich, Coppola. Allenatore: Zaffaroni

Marcatori: 71’ Ngonge

Ammoniti: 19’ Faraoni, 22’ Hjulmand, 34’ Abildgaard, 52’ Magnani, 79’ Oudin, 82’ Montipò, 86’ Ngonge

Arbitro: Massa; assistenti: Lombardo, Pagliardini; quarto ufficiale: Marcenaro.

Var: Nasca; assistente Var: Chiffi

Spettatori: 24.768 di cui 4.820 paganti e 19.948 abbonati

La 34esima giornata

Risultati: Milan-Lazio 2 a 0; Roma-Inter 0 a 2; Cremonese-Spezia 2 a 0; Atalanta-Juventus 0 a 2; Torino-Monza 1 a 1; Napoli-Fiorentina 1 a 0; Lecce-Verona 0 a 1. Lunedì: Udinese-Sampdoria, Empoli-Salernitana, Sassuolo-Bologna.

Classifica: Napoli 83; Juventus 66; Lazio 64; Inter 63; Milan 61; Atalanta 58; Fiorentina, Monza e Torino 46; Bologna 45; Sassuolo 43; Salernitana ed Empoli 35; Lecce 31; Verona 30; Spezia 37; Cremonese 24; Sampdoria 17.

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