L'oro di Pantaleo Corvino: la scalata della Primavera fino al primo posto
Vincendo 3 a 2 contro il Frosinone nella prima giornata di ritorno, il Lecce ha raggiunto la vetta. La strategia del direttore dell'area tecnica procede a tappe forzate. L'obiettivo è quello di consolidare il settore giovanile come leva di sviluppo del club
LECCE – Dopo 19 giornate la formazione Primavera 1 del Lecce ha conquistato la testa della classifica con 36 punti, come il Torino, ma con una migliore differenza reti. Al termine della stagione regolare mancano 17 turni e le sei meglio piazzate disputeranno i play off: prima e seconda accedono direttamente alle semifinali.
I ragazzi allenati da Federico Coppitelli hanno giocato ieri contro il Frosinone nella prima gara del girone di ritorno. Al Via del Mare è terminata per 3 a 2, al cospetto di una squadra che aveva gli stessi punti del Lecce e che, pur soccombendo ieri, resta insieme all’Empoli la meno battuta (4 sconfitte). Le reti sono state siglate alla mezzora da Corfitzen, che ha finalizzato con una girata al volo una manovra corale, ma al 37’ gli ospiti hanno pareggiato con un gran tiro di Canganiello dalla distanza, che tuttavia, non aveva interamente oltrepassato la linea di porta dopo aver impattato sulla parte inferiore della traversa. L'arbitro e l'assistente di linea, nella circostanza, sono stati ingannati dall'effetto ottico.
Nella ripresa il Lecce è comunque riuscito a riportarsi avanti con un rigore realizzato da Burnete e poi ha trovato la terza marcatura dopo un errore evidente del portiere frusinate che, nel tentativo di bloccare a terra un tiro da fuori area, si è lasciato passare la palla tra le gambe: Daka, fiondandosi sulla sfera diretta verso il secondo palo, ha messo il suo sigillo. Nell’ultimo dei quattro minuti di recupero gli ospiti hanno siglato il gol del 3 a 2 con Bracaglia, in mischia. Al triplice fischio del direttore di gara, grande esultanza in casa giallorossa. A quel punto anche Ernesto Chevanton, collaboratore tenico di Coppitelli, ha finalmente potuto liberare la sua gioia dopo aver seguito il match dalla Tribuna Est a causa della giornata di squalifica che gli era stata comminata.
Sette vittorie e un pari
L’ultimo ko del Lecce risale all’undicesima giornata, quando il Torino si impose per 3 a 2 con un gol al 91’. Da allora capitan Hasic e compagni hanno collezionato sette vittorie e un pareggio, scalando la classifica e mettendosi alle spalle il periodo nero di quattro ko e un pari che aveva relegato la squadra giallorossa sulla soglia della lotta per la permanenza nella categoria. Va detto che, a ogni modo, era quello l’obiettivo dichiarato da Pantaleo Corvino che ha ricordato sempre quanto difficile sarebbe stato consolidarsi nel massimo campionato giovanile. Nel mentre il direttore dell’area tecnica non ha mai smesso di lavorare per migliorare il livello della rosa con l’obiettivo, ben chiaro nella sua testa, di riportare la Primavera ai fasti della sua prima esperienza leccese.
Per Corvino è una vera e propria missione, per due ragioni: la prima è personale, ha a che fare con la sua lunga storia di reclutatore di talenti, di intuizioni, una storia che vuole suggellare con un’altra impresa. La seconda riguarda il club nel suo complesso e i mezzi che ha a disposizione per competere con società economicamente di un altro pianeta: lo strumento principale per affrontare questa lotta impari è la capacità di creare patrimonio tesserando giovani che andranno a innervare la prima squadra per poi, più avanti, magari essere ceduti a fronte di incassi importanti (le cosiddette plusvalenze, ma quelle buone).
Il direttore, sin dal suo ritorno nel Salento, ha dedicato tempo e risorse alla Primavera nella stessa misura in cui lo ha fatto per la prima squadra. Basti pensare che nella sola parentesi invernale del mercato cinque sono stati gli arrivi (Bruhn, Bruns, Hegland, Kljun, Mc Jannet), tre le cessioni (Macrì, Carrozzo e Milli, tutti a titolo temporaneo). È di ieri, inoltre, la notizia di due ulteriori partenze: quella di Mommo (in prestito nella serie A islandese) e quella di Nizet, a titolo definitivo nella serie B del Belgio.
L'Under 18 e le altre formazioni
I tifosi del Lecce possono dunque godersi – e alcuni lo stanno facendo, come ha dimostrato il pubblico che ieri era presente allo stadio – anche l’avventura della formazione di Coppitelli nella consapevolezza che non si tratta di una casualità.Va anche detto che non c'è solo la Primavera ad autorizzare previsioni incoraggianti: l'Under 18 di mister Simone Schipa è al secondo posto del suo campionato, dietro la Roma. Per completare l'organico a disposizione del tecnico leccese a gennaio sono arrivati due scandinavi, Sammi e Nikko e il rumeno Vescan-Kodor.
Il settore giovanile, tuttavia, è molto di più: ci sono altre tre formazioni che partecipano a campionati nazionali, l'Under 17, l'Under 16, l'Under 15. La prima si trova a metà classifica, la seconda è quart'ultima, la terza è ultima. Il lavoro di radicamento, che è molto faticoso, va fatto qui e anche prima, come lo stesso Corvino ha detto in una recente conferenza stampa parlando della difficoltà di reperire talenti sul territorio di casa e della necessità di partire con una formazione appropriata già dagli 8, 9 anni di età. La realizzazione di un centro sportivo di proprietà è un passo necessario e inderogabile per attrezzare di ali robuste le ambizioni giallorosse di lunga durata.