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Otranto, De Cagna dice addio: "Non mi riconosco più in questo mondo"

Nelle ultime ore la decisione del patron dei blu foncè che a fine stagione, dopo due anni, lascerà il progetto in terra idruntina

OTRANTO – Svolta nel calcio locale, con la comunicazione da parte del De Cagna Otranto dell’addio di Giuseppe De Cagna. il patron del club che due anni or sono ha unito le forze con Giovanni Mazzeo per affrontare il campionato di Eccellenza, ha deciso di abbandonare il mondo del calcio per valutazioni personali dopo quanto accaduto nelle ultime stagioni.

Personaggio da sempre protagonista di uscite fuori dal coro nelle riunioni federali, negli anni che hanno visto la pandemia da covid 19 cambiare il mondo del calcio giocato, De Cagna ha spesso espresso il proprio dissenso. Nelle parole riportate nel comunicato ufficiale del club si legge tutto il suo disappunto in merito alle modalità di svolgimento dell’attuale campionato, ma non solo, soprattutto la sofferenza per un addio che, dopo anni di calcio nella propria terra, lascia un vuoto (forse) incolmabile.

“Non mi riconosco più in questo mondo, non sento di appartenerci e sino a quando resteranno al comando le solite persone resterò lontano – esordisce Giuseppe De Cagna. I disastri della Figc regionale iniziano con l’avvento della pandemia. La federazione in persona del suo presidente Tisci, non ha fatto nulla per aiutare le società in modo concreto ma si è 'inventato' la divisione in due gironi per il campionato successivo con la scusa di evitare le trasferte più lunghe verso e dal Gargano. Ripescaggi senza fine dal torneo di Promozione, 28 tasse di iscrizioni incassate. Il risultato è stato abbassare il livello dell’Eccellenza in maniera clamorosa – sottolinea il patron -, avallare una sola promozione nonostante i due gironi da 14. Forse, a volere pensare male, questa 'rivoluzione' è stata più utile alle elezioni della Lnd Puglia del 2021 che al calcio di questa terra”.

Giuseppe De Cagna non lascia nulla al caso, dedicando anche qualche parola al campionato corrente: “Ancora mancanza di comunicazione istituzionale, all’inizio si naviga a vista e si deve aspettare la fine del girone di andata per avere la certezza che è stata confermata un’unica promozione e, anzi, che sono stati eliminati anche i playoff. Le società tirano i remi in barca, il campionato perde ogni residuale interesse con Martina e Barletta che comandano con autorità i rispettivi raggruppamenti. Un torneo amatoriale, senza sostanziali traguardi per oltre il 70 per cento delle compagini di Eccellenza”.

“Si sente dire che al termine della stagione 2022/2023 si tornerà al girone unico con una serie lunghissima di retrocessioni – conclude De Cagna relativamente al futuro dell’Eccellenza pugliese -. Un’assurdità, è tutto allucinante. Sono due anni che protesto e ci metto la faccia di fronte ai vertici del calcio pugliese e del suo presidente, ho preso anche squalifiche perché quando non si hanno considerazioni plausibili da contrapporre, si squalificano e si multano le voci fuori dal coro. Soltanto qualcuno ha condiviso le mie posizioni, ricordo il collega Lacarbonara del Martina, anche lui squalificato. Molti fanno buon viso a cattivo gioco ma nessuno che abbia la forza di esporsi pubblicamente. Per questo dico basta ed esco da questo mondo”.

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