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Lecce impreciso e quasi rassegnato: l'Inter vince senza complicazioni

Nerazzurri aggressivi e decisi a far valere la superiorità sul piano tecnico, giallorossi lenti sulle seconde palle. Il gol di Mkhitaryan al 29' ha sbloccato il tabellino, nella ripresa a segno Martinez. Intorno alla sufficienza Gendrey, Tuia e Umtiti

LECCE - Se la premessa minima per sperare di uscire indenni da San Siro consisteva in un atteggiamento mentale pienamente centrato, bisogna dire che il Lecce l'ha sostanzialmente mancata e la vittoria per 2 a 0 dell'Inter è una conseguenza abbastanza logica della prestazione di Hjulmand e compagni. In gol sono andati Mkhitaryan nel primo tempo e Martinez nella ripresa, entrambi al termine di trame ben costruite.

La squadra di Baroni è stata imprecisa in fase di possesso, quasi intimorita dall'aggressività degli avversari che hanno creato le condizioni per una costante superiorità numerica. Per il Lecce, a parte una conclusione dalla distanza con Ceesay al 17' non ci sono state altri tiri nello specchio della porta, anche a causa di numerosi errori tecnici (anche al Meazza diversi cross completamente sbagliati) in fase di impostazione. L'Inter è stata, invece, efficace nella costruzione delle sue opportunità e cinica nella finalizzazione: senza mai schiacciare il Lecce in area di rigore, ha occupato bene ogni spazio del campo e quando ha potuto, ha colpito senza troppi giri di parole. Prima del vantaggio nerazzurro una ghiotta opportunità era capitata a Dzeko che, di testa, su angolo calciato da Ҫhalanoglu, aveva indirizzato la sfera poco al lato della porta difesa da Falcone.

E se l'estremo dei salentini non ha dovuto fare gli straordinari tra i pali, il merito è soprattuto di Umtiti e Tuia che hanno retto abbastanza bene il confronto, sopperendo fisicamente all'assenza di Baschirotto, ma è sulle fasce e in mezzo al campo che l'identità del Lecce ha scricchiolato troppo. Sul versante di sinistra Pezzella e Maleh sono andati sempre in apnea, dall'altra parte è andata un poco meglio soprattutto grazie a Gendrey più che a Gonzalez. Decisamente involuto è apparso Strefezza, incalzato da una marcatura asfissiante di Bastoni spesso e volentieri supportato in raddoppio, ma anche Di Francesco, pur facendo qualcosina in più, non ha saputo graffiare. In tali condizione Ceesay non è stato certo facilitato nel suo ruolo di terminale offensivo, ma ha lottato e provato a dare fastidio alla retroguardia di Inzaghi.

Nel secondo tempo il gol di Lautaro ha chiuso virtualmente la gara già al 53', anche se con l'ingresso di Blin per Maleh e Oudin per Strefezza il Lecce ha potuto guadagnare qualche metro. Al 65' Romagnoli ha fatto il suo esordio con il Lecce prendendo il posto di Tuia, ammaccato. La gara è proseguita su un binario morto perché i salentini non sono riusciti a mettere a fuoco la porta di Onana e i nerazzurri hanno potuto gestire la fase finale della partita senza affaticarsi più di tanto: al 70' Brozovic e Lukaku hanno fatto il loro ingresso per Mkhitaryan e Martinez, al 78' è stata la volta di D'Ambrosio per Dumfries e di Gagliardini per Ҫhalanoglu.

Baroni giusto per concedere qualche minuto in più di riposo a Di Francesco e Gonzalez, li ha richiamati in panchina al minuto 82, inserendo Banda ed Helgason che non giocava da un bel po'. L'esterno offensivo, con un paio di spunti, si è fatto notare ma per far male all'Inter ci sarebbe voluto un gran Lecce, quello ammirato più volte nel corso del campionato, ma oggi rimasto relegato al ruolo di ordinario comprimario di un copione già scritto. 

In una giornata benevola sul piano della classifica - il Verona, terzultimo ha recuperato un punto e ora è a meno 9 -, il Lecce segna dunque il passo, incassa il ko e rientra nel Salento senza recriminazioni. Ha ragione, probabilmente, Baroni nel dire che da questo tipo di partite si imparano molte cose in un percorso di crescita, ma domenica prossima al Via del Mare ci sarà il Torino e sarà una partita di duelli, prima di tutto fisici, contro una formazione rognosa, appiccicosa ma anche tecnicamente attrezzata.

Le foto dallo stadio di San Siro (A.Scuro)

Il tabellino di Inter-Lecce 2 a 0

INTER (3-5-2): Onana; Darmian, Acerbi, Bastoni; Dumfries (78' D'Ambrosio), Barella, Ҫhalanoglu (78' Gagliardini), Mkhitaryan (70' Brozovic), Gosens (90' Zanotti); Dzeko, Martinez (70' Lukaku). A disposizione: Handanovic, Cordaz, De Vrij, Bellanova, Asllani, Carboni. Allenatore: Inzaghi

LECCE (4-3-3): Falcone; Gendrey, Tuia (65' Romagnoli), Umtiti, Pezzella; Gonzalez (82' Helgason), Hjulmand, Maleh (57' Blin); Strefezza (57' Oudin), Ceesay, Di Francesco (82' Banda). A disposizione: Bleve, Brancolini, Askildsen, Colobo, Ceccaroni, Gallo, Lemmens, Cassandro. Allenatore: Baroni

Marcatori: 29' Mkhitaryan, 53' Martinez

Arbitro: Manganiello di Pinerolo; assistenti: Scatragli e Garzelli; quarto ufficiale: Meraviglia.

Var: Nasca; assistenta Var: Volpi

La 25esima giornata

Risultati: Napoli-Lazio 0 a 1; Monza-Empoli 2 a 1; Atalanta-Udinese 0 a 0; Fiorentina-Milan 2 a 1; Spezia-Verona 0 a 0; Sampdoria-Salernitana 0 a 0; Inter-Lecce 2 a 0; Roma-Juventus 1 a 0; Sassuolo-Cremonese (lunedì alle 18.30); Torino-Bologna (lunedì alle 20.45).

Classifica: Napoli 65; Inter 50; Lazio 48; Milan e Roma 47; Atalanta 42; Bologna 35; Juventus 35; Udinese e Monza 32; Torino e Fiorentina 31; Empoli 28; Sassuolo e Lecce 27; Salernitana 25; Spezia 21; Verona 18; Cremonese e Sampdoria 12.

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