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Due gol di Coda, uno di Strefezza: il Lecce ritrova vittoria e primo posto

I giallorossi superano per 3 a 0 il Crotone concedendo agli avversari una sola occasione, in apertura. Calabresi in dieci per metà gara: espulso Cuomo per fallo di mano nell'episodio del rigore che ha chiuso la prima frazione

LECCE - Con un 3 a 0 al Crotone che non ammette repliche il Lecce ritrova la vittoria dopo tre pareggi di fila. A segno nel primo tempo Coda con due gol, di cui uno su rigore, e Strefezza, nella ripresa, appena prima di essere sostituito da Di Mariano. 

La squadra di Baroni ha corso un solo pericolo, in apertura, su tiro di Kargbo terminato di poco al lato, e ha impiegato circa un quarto d'ora per prendere le misure ai calabresi, poi ha costruito più volte i presupposti del vantaggio mentre Tuia ha annullato progressivamente Mulattieri che non è l'ultimo degli arrivati. Nel giro di un minuto a partire dal 17' Saro si è dimostrato provvidenziale per ben due volte, su tiro di Helgason e quindi su colpo di testa di Majer. Il tabellino si è sbloccato al 35': Hjulmand nella zona centrale del campo strappa la palla a un avversario e di prima intenzione serve Coda in profondità: l'attaccante con precisione infila l'estremo ospite in uscita. 

Sull'ultimo tentativo del primo tempo da parte del Lecce il direttore di gara, Ghersini di Genova, ha concesso un rigore per fallo di mano di Cuomo e, dopo la revisione al monitor dell'episodio, ha anche espulso il difensore autore del gesto che aveva impedito a Coda di trovarsi a tu per tu con Saro. Dal dischetto l'attaccante campano, capocannoniere del torneo, ha realizzato senza esitazioni. 

Con un uomo in più e avanti di due reti, i padroni di casa hanno controllato il prosieguo della gara trovando anche la terza marcatura al minuto 59 con Strefezza, lesto a ribadire in porta dopo una respinta del portiere in temeraria uscita su cross di Calabresi per Coda. Prima ancora, al 51', l'arbitro aveva concesso un altro rigore al Lecce per fallo di Vulic su Ragusa: richiamato dal Var, Dionisi, il direttore di gara è poi tornato sulla propria decisione concedendo solo il calcio d'angolo. C'è da dire che, nella circostanza, il calciatore del Crotone tocca leggeremente il pallone mentre travolge l'esterno offensivo dei salentini: accordare la massima punizione non sarebbe stato uno scandalo, considerata la dinamica dell'azione.

Incassata la terza rete, il Crotone non ha potuto far altro che resistere per il rotto della cuffia agli ulteriori assalti dei padroni di casa: al 65' Coda si è avvisto annullare il terzo sigillo personale di giornata per fuorigioco, Di Mariano ha avuto due ottime opportunità, all'80 su cross di Listkowski e nel recupero con un'azione personale finalizzata con un tiro respinto quasi sulla linea, Rodriguez ha colpito la traversa, di testa, su cross di Barreca. 

Con la vittoria odierna il Lecce è tornato al comando della classifica, con 46 punti, uno in più di Cremonese e Pisa e con il Brescia a due lunghezze. Il Crotone, invece, si ritrova appaiato al Vicenza in penultima posizione. Si torna in campo mercoledì, ancora in casa, contro il Cittadella.

Le dichiarazioni dei due tecnici

Baroni in sala stampa è apparso molto soddisfatto della prestazione dei suoi: “Il nostro Dna passa attraverso il gioco, non ricordo vittorie in cui abbiamo giocato male. Oggi è arrivata questa vittoria concedendo poco o nulla davanti a un avversario che si giocava la partita della vita. È stata una gara che abbiamo condotto bene sotto tutti i punti di vista. Dal 4 dicembre questa squadra in casa ha pareggiato una sola volta, contro il Benevento (vinte altre quattro con quella di oggi, ndr). Questa è la Serie B, non ci sono squadre che vincono sempre. I dati danno valore al lavoro svolto”.

Poi, invitato a spiegare una sorta di plateale recriminazione dopo la traversa colpita da Rodriguez, l'allenatore del Lecce ha spiegato: “Cerco di ripurirlo da tutto ciò che non serve. Non so se avete visto: sul cross di Barreca la violenza con cui Listkowski ha attaccato la porta e la stessa cosa fa Di Mariano. Noi lavoriamo per fare questo. Ci arriverà: quella palla l'ha presa un pochino troppo sotto, guardandola invece dall'altro verso il basso magari fa gol. Non si possono fare sempre gol bellissimi o saltando due, tre avversari”.

(qui le pagelle dei giallorossi)

Di tutt'altro umore, comprensibilmente, il tecnico del Crotone, Modesto: “Sapevamo che il Lecce è una grande squadra, se non vincerà il campionato da primo se la giocherà comunque fino in fondo: in attacco ha tanta qualità, dietro concede poco. Io speravo di chiudere il primo tempo in parità, ma abbiamo pagato caro le ingenuità che abbiamo commesso. Le nostre partite sono altre, a partire dalla possima contro il Cosenza che è decisiva: se non vinciamo la situazione diventa grave”.

Il tabellino di Lecce-Crotone 3 a 0

LECCE (4-3-3): Gabriel; Calabresi, Lucioni (cap.), Tuia (73’ Simic), Barreca; Majer, Hjulmand, Helgason (60’ Blin); Strefezza (60’ Di Mariano), Coda (78’ Rodriguez), Ragusa (60' Listkowski). A disposizione: Bleve, Plizzari, Vera, Gendrey, Bjorkengren, Gallo, Asencio. Allenatore: Baroni

CRONTE (3-4-2-1): Saro; Nedelcearu (71’ Mondonico), Golemic (cap.), Cuomo; Calapai, Giannotti, Kone (79’ Schirò), Vulic; Marras (70’ Adekanye), Kargbo (63’ Schegg); Mulattieri (79’ Cangiano). A disposizione: Festa, Estevez, Borello, Sala, Mogos, Awua, Maric. Allenatore: Modesto

Marcatori: 35’ e 45’ Coda, 59’ Strefezza

Ammoniti: 70’ Di Mariano

Espulso: 47' Cuomo

Arbitro: Ghersini di Genova; assistenti: Valeriani di Ravenna, Bottegoni di Terni; quarto ufficiale: Feliciano di Teramo.

Var: Dionisi de L’Aquila; assistente Var: Bercigli di Firenze

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