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Lecce sconfitto: due “regali” alla Salernitana, la rimonta resta a metà strada

Dopo 20' ospiti in vantaggio con gol di Dia e Vilenha, poi Strefezza accorcia le distanza. Nel secondo tempo i giallorossi premono ma senza la giusta lucidità, anche perché i campani perdono tempo in ogni modo

LECCE - Seconda sconfitta consecutiva per il Lecce che, nella prima giornata del girone di ritorno, paga a carissimo prezzo due errori in fase difensiva, che spianano la strada alla vittoria degli ospiti che davvero poco o nulla hanno fatto per meritarla, concentrandosi più che altro sulle ripartenze in contropiede e, con maggiore organizzazione, sui vari modi per perdere tempo.

Baroni schiera dal primo minuto Maleh per Gonzalez e Oudin (alla prima da titolare) per Di Francesco, alle prese in settimana con un fastidio al flessore. Strefezza parte sulla corsia di sinistra. Il primo gol, di Dia, arriva già al 5' con una conclusione dal limite favorita da una respinta di testa centrale da parte di Pezzella su un lancio senza grandi pretese di Coulibaly, mentre il raddoppio di Vilenha, al 20', scaturisce da una riconquista del pallone sulla trequarti dove, Oudin, finito a terra, aveva provato a servire un compagno trovando, invece, Dia: nella circostanza è evidente il posizionamento approssimativo della linea difensiva che si lascia infilare dal centrocampista della squadra di Nicola, bravo a battere a rete.

I giallorossi, sotto di due reti, accorciano le distanze al 23' con Strefezza, che gira in porta in due tempi un assist di Pezzella al termine di una buona manovra corale. Sospinti dal pubblico i padroni di casa si fermano a passo dal pareggio quando, al 33', na conclusione ravvicinata di Colombo, su passaggio di Hjulmand, viene respinta da Sambia con Ochoa fuori causa.

Nel secondo tempo l'ingresso di Di Francesco per Oudine sembra la chiave di inessco dell'operazione rimonta: l'esterno offensivo partecipa a quasi tutte le azioni ridando una certa fluidità alla catena di sinistra e rendendosi protagonista di alcune buone opportunità, ma alla fine dei conti Ochoa non deve comunque ricorrere a interventi provvidenziali. Nicola con l'inserimento di un ottimo Nicolussi Caviglia per uno spaesato Bohinen riesce a dare maggiore solidità alla linea di centrocampo. Al 53'  Maleh commette un fallo su Coulibaly che gli costa l'ammonizione ma soprattutto l'uscita dal campo perché nella caduta il giocatore del Lecce si fa male alla caviglia. Al 57' ghiotta opportunità per Umtiti, rimasto nel cuore dell'area di rigore sugli sviluppi di un calcio da fermo, ma al momento di saltare Bronn, che gli si era fatto incontro, il centrale difensivo fa soffiare il pallone. 

Col passare dei minuti l'inerzia della gara si mette sempre più dalla parte della Salernitana che si avvicina pure al terzo gol, con una conclusione velenosa di Candreva al minuto 55, poi con Piatek al 60', deviato in corner il suo diagonale, e, infine, con una punizione di Dia dalla distanza al 63'. Per i padroni di casa nella parte finale del match - con Ceesay per Colombo (70'), Banda per Strefezza (77') e Askildsen per Blin (78') - diventa ancora più difficile trovare il bandolo della matassa: da una parte la sempre minore lucidità dei salentini, dall'altra una formazione compatta nella propria metà campo e le tante, troppe interruzioni del gioco (per due volte, dalla panchina, fanno rotolare in campo un pallone quando già il gioco stava riprendendo con un fallo laterale). Poco calcio, insomma, e molto mestiere, se così si vuol chiamare un certo tipo di atteggiamento.

Terza sconfitta stagionale in casa (foto Chilla)

Il Lecce - sei gol subiti nelle ultime tre uscite e due scontri diretti persi - resta quindi a 20 punti, con lo Spezia a 18 (sconfitto a Bologna), il Sassuolo a 17 (domani gioca in casa del Milan) e il Verona, che lunedì sarò di scena a Udine, a quota 12. In programma anche Atalanta-Sampdoria e Cremonese-Inter (domani). I liguri sono a 9 punti, i lombardi a 8.

Ai salentini non resta che mettersi alle spalle questo brutto ko e rimboccarsi le maniche perché non saranno le lodi, meritatamente conquistate nel girone di andata, ad allungare la classifica fino al traguardo della permanenza nella massima serie. Baroni in settimana aveva predicato concentrazione massima, ma anche oggi gli errori in situazioni di non immediato pericolo sono stati determinanti: più in generale la sua squadra sembra essersi un poco adagiata, mentalmente più che fisicamente, mentre l'insistenza sul modulo con una punta non concede spazio a varianti che, magari, sarebbero pure utili per dare maggior peso quando bisogna cercare di recuperare il risultato a tutti i costi.

La ripresa della preparazione in vista della partita di sabato prossimo a Cremona è stata fissata per lunedì, quando si capirà qualcosa di più sull'entità dell'infortunio di Maleh che ha subito un trauma distorsivo alla caviglia sinistra.

Il tabellino di Lecce-Salernitana 1 a 2

LECCE (4-3-3): Falcone; Gendrey, Baschirotto, Umtiti, Pezzella; Blin (78’ Askildsen), Hjulmand (cap,), Maleh (55’ Gonzalez); Oudin (46’ Di Francesco), Colombo (70’ Ceesay), Strefezza (77’ Banda). A disposizione: Bleve, Brancolini, Tuia, Helgason, Gallo, Voelkerling, Lemmens, Cassandro. Allenatore: Baroni

SALERNITANA (4-5-1): Ochoa; Sambia (82’ Lovato), Bronn, Ekong, Bradaric; Candreva (cap.), Coulibaly (61’ Crnigoj), Bohinen (46' Nicolussi Caviglia), Vilenha (85’ Kastanos), Dia; Piatek. A disposizione: Fiorillo, Sepe, Daniluc, Bonazzoli, Botheim, Radovanovic, Pirola. Allenatore: Nicola

Marcatori: 5’ Dia, 20’ Vilenha, 23’ Strefezza

Ammoniti: 18’ Coulibaly, 43’ Bradaric, 53’ Maleh, 63’ Baschirotto, 80’ Sambia, 90’ Nicolussi Caviglia

Arbitro: Massa; assistenti: Imperiale e Lombardo; quarto ufficiale: Rutella

Var: Maresca; assistente Var: Ghersini

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