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Inizio complicato, ma crescita indiscutibile: primo bilancio per il Lecce

La formazione di Baroni ha una media di due punti a gara ed è a cinque lunghezze dalla capolista Pisa. Dietro la svolta del match con l'Alessandria, i buoni segnali emersi già a Benevento. L'ambiente, al momento, si è rasserenato

LECCE - Sette giornate di campionato sembrano un tempo congruo per tracciare un primo bilancio, tanto più perché la pausa per gli impegni di qualificazione ai Mondiali in Qatar rappresenta una cesura quasi fisica tra quel chè stato finora fatto e quel che sarà da quando, a metà ottobre, si tornerà in campo. A proposito, tre sono i calciatori del Lecce convocati dai commissari tecnici delle rappresentative nazionali: Dermaku con l'Albania, Bjarnason ed Helgason con l'Islanda.

La classifica dice che il Lecce condivide la terza piazza con il Brescia a 14 punti, dietro la Cremonese che ne ha 15 e la capolista Pisa, che vanta sei vittorie e un solo pareggio. I giallorossi hanno una media di due punti a gara, hanno segnato 12 reti e ne hanno subite 7 (di cui le prime tre nel pessimo esordio a Cremona). La prima vittoria per la squadra salentina è arrivata alla quarta giornata, al termine di una rocambolesca partita nella quale l'Alessandria è stata raggiunta al minuto 88 e superata allo scadere del sesto minuto di recupero. Dopo aver rotto il ghiaccio il Lecce ha centrato il bottino pieno nelle successive tre partite, di cui due consecutive in trasferta: nell'ordine si sono arrese il Crotone, il Cittadella e, da ultimo, il Monza.

Non si può negare che il match contro l'Alessandria abbia rappresentato un punto di svolta, alleggerendo la posizione dell'allenatore già bersagliato dall'artiglieria pesante della critica leccese, ma già nella precedente partita, a Benevento, il Lecce aveva lanciato segnali importanti, giocando più che alla pari contro un avversario, il Benevento, considerato tra le pretendenti alla promozione diretta in A. Dopo aver sfatato il tabù della vittoria è sembrato che il percorso di crescita dei giallorossi abbia subito un'accelerazione: vincere aiuta a vincere, del resto. 

Che fosse necessario del tempo per favorire l'assimilazione del credo tattico di Baroni - impostato su un 4-3-3 non ortodosso ma nemmeno di facciata - e calibrare alcuni equilibri, ne sono convinti la proprietà e la direzione tecnica: Sticchi Damiani e Corvino hanno fatto scudo all'allenatore finito sul banco degli imputati già dopo la prima partita, persa malamente a Cremona, mentre sullo sfondo dell'avvio di torneo già aleggiava una certa ostilità nei confronti di Corvino, atteggiamento che trova le sue radici nelle contestazioni relative alla conclusione della sua prima esperienza come direttore sportivo del Lecce. Vecchie ferite che non saranno mai sanate.

Il filotto di quattro vittorie è certamente servito a creare attorno alla squadra un clima di maggiore fiducia e serenità. Chi conosce l'ambiente leccese sa bene che un eventuale nuovo passo falso potrebbe di nuovo mettere in discussione il credito che Lucioni e compagni si sono guadagnati con fatica, ma è la stessa classifica a dire che la fisionomia del campionato è ancora in incubazione e che, comunque, delle compagini favorite (sulla carta) alla vigilia, il Lecce è tra le poche ad aver avuto finora un rendimento degno delle aspettative. Il Parma e il Monza hanno nove punti, il Crotone addirittura quattro, tanto per fare alcuni esempi.

Non va dimenticato che l'organico dei giallorossi è stato ampiamente rimaneggiato: degli undici titolari scesi in campo contro il Monza, cinque sono volti nuovi: Barreca, Gargiulo, Di Mariano, Gendrey, Strefezza, età media 24 anni, mentre i sei della vecchia guardia, Gabriel, Lucioni, Meccariello, Hjulmand, Majer e Coda hanno un'età media di 29 anni. Insomma, l'operazione ringiovanimento è nei fatti ed è una cosa da tenere in conto quando si sale sul banco del giudice.

I risultati della settima giornata

Lecce-Monza 3 a 0; Alessandria-Cosenza 1 a 0; Frosinone-Cittadella 0 a 1; Crotone-Ascoli 2 a 2; Cremonese-Ternana 2 a 0; Pisa-Reggina 2 a 0; Spal-Parma 2 a 2; Brescia-Como 2 a 4; Pordenone-Vicenza 2 a 4; Benevento-Perugia 0 a 0.

Classifica

Pisa 19; Cremonese 15; Brescia e Lecce 14; Ascoli 13; Benevento e Cittadella 12; Frosinone, Perugia, Reggina e Cosenza 10;  Parma, Monza 9; Spal 8; Ternana 7; Como 6; Crotone e Alessandria 4; Vicenza 3; Pordenone 1.

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