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Venerdì, 19 Aprile 2024
Calcio

Terza vittoria di fila dopo una gara complicata: per Helgason primo gol con il Lecce

Nel primo tempo la Spal, organizzata molto bene da Venturato, tiene i salentini quasi sempre lontano dalla porta di Alfonso. Nel secondo Baroni cambia l'assetto del centrocampo, trovando negli interni maggiore efficacia

LECCE - Terzo successo di fila per il Lecce che supera per 1 a 0 la Spal con gol di Helgason al minuto 66. Partita complicata per i giallorossi, irretiti nel primo tempo da una ottima organizzazione degli estensi, ma protagonisti di una ripresa di ben altro tenore: importante l'ingresso in campo di Bjorkengren per Gargiulo, dopo l'intervallo, e di Helgason per Blin, dopo poco più di 15 minuti di gioco della seconda frazione. Il gol è arrivato proprio dall'islandese, molto lucido nel ricevere un delizioso suggerimento di Coda e concludere in porta.

Con la vittoria odierna la squadra di Baroni, complice la sconfitta della Cremonese a Frosinone, si guadagna il primo posto in attesa che il completamento della 34esima giornata definisca il quadro della situazione a quattro turni dal termine della stagione regolare. Da segnalare l'applauso ricevuto da Mancosu prima del fischio da parte dei circa 12mila spettatori presenti al Via del Mare. Oggi capitano della Spal, ieri del Lecce, è andato sotto la Curva Nord scavalcando i tabelloni pubblicitari per salutare i tifosi in un unico virtuale abbraccio.

Primo tempo

Baroni torna all’undici partito contro il Frosinone, fatto salvo il ritorno di Gabriel tra i pali, mentre Venturato, condizionato dalle numerose assenze, mette in campo una formazione che colpisce subito per organizzazione tattica e capacità tecnica nel palleggio.

Non è un caso se la prima occasione è per la Spal: al 4’ Esposito calcia il secondo corner di fila e Vicari, tutto solo, colpisce di testa indirizzando la sfera oltre la traversa. La risposta di Lecce sta in una conclusione al volo di Coda su lancio di Tuia: Alfonso devia in calcio d’angolo.

La squadra ospite riesce quasi sempre a togliere ossigeno alla manovra dei salentini puntando su marcature a tutto campo e anticipi sulla seconda palla. Al 24', in una delle poche occasioni in cui i leccesi ci arrivano prima, si sviluppa un'iniziativa interessante: Hjulmand aggancia la sfera vagante e apre per Strefezza che ribalta il fronte per Di Mariano lanciato verso il secondo palo, con l’esterno siciliano che rimbalza la sfera verso l'area piccola e poi viene falciato sulla linea di fondo da Alfonso, in ritardo: il direttore di gara, Marchetti, lascia correre, mentre Hjulmand non riesce a inquadrare lo specchio della porta su passaggio corto di Coda. Nella circostanza gli estremi per il rigore ci sono tutti: dopo il contatto il gioco prosegue per oltre un minuto e quando Lucioni si fa sentire dall'arbitro, viene invitato a lasciar perdere.

Al minuto 35 break del Lecce dopo un recupero di Hjulmand, Gargiulo vede il taglio di Di Mariano e serve il compagno la cui conclusione viene in qualche modo respinta da Alfonso.

Secondo tempo

Dopo l’intervallo i giallorossi rientrano in campo con Bjorkengren al posto di Gargiulo e si mostrano subito più intraprendenti: doppia occasione per Coda, primo tiro respinto, secondo di poco al lato.

Al minuto 53’ Di Mariano, in fase di uscita, sbaglia un appoggio e la Spal costruisce un’occasione pericolosa: Mancosu serve Colombo il cui tiro viene sporcato da Lucioni quel tanto che basta per lambire il palo e finire sul fondo. Il Lecce ha subito però un’opportunità in contropiede, ma la conclusione di Coda è facile preda di Alfonso. Al minuto 62’ dentro Helgason per Blin e Dermaku per Tuia che accusa un problema fisico dopo un bel recupero difensivo.

Il Lecce trova il vantaggio al 66’: Di Mariano ha un buono spunto a metà campo, avanza e serve Coda che legge benissimo il taglio di Helgason la cui precisa stoccata vanifica l'uscita di Alfonso. Per il centrocampista islandese è il primo gol con la maglia del Lecce.

Venturato fa entrare Mora per Pinato e Latte Lath per Vido con l’obiettivo di rialzare i giri del motore ma sono i salentini a farsi vedere ancora in avanti: su corner Alfonso non esce benissimo e Hjulmand anticipa troppo il salto non riuscendo a imprimere al pallone la direzione voluta. Passano due minuti e Di Mariano ha una clamorosa opportunità per siglare il gol del 2 a 0: Helgason ruba intelligentemente il pallone quasi sulla linea di fondo, poi serve la palla al compagno che, tutto solo all'altezza del dischetto, calcia di prima intenzione fuori misura. L’attaccante si lamenta per un rimbalzo irregolare, che effettivamente c'è, ma avrebbe avuto tutto il tempo di controllare il pallone e poi scegliere la soluzione migliore.

Al 75’ buona iniziativa di Strefezza la cui conclusione non inquadra lo specchio della porta. Per la Spal altre due sostituzioni al minuto 78: dentro Finotto per Colombo e Pabai per Almici, mentre all’85’ Baroni richiama Calabresi e Strefezza dando spazio a Gendrey e Ragusa.

Proprio sulla catena di destra, nel finale, il Lecce concede troppo spazio agli avversari la cui unica conclusione verso la porta, tuttavia, consiste in un colpo di testa fiacco di Finotto dopo una bella ed efficace discesa di Celia che in un sol colpo si era preso gioco di Gendrey e Ragusa. Al quarto e ultimo minuto di recupero ultima opportunità per gli ospiti: Esposito da posizione centrale si incarica di battere un calcio di punizione, ma l'esecuzione non abbastanza precisa e termina sul fondo.

La prima volta di Helgason (foto Chilla)

Il protagonista di giornata

In sala stampa, al termine della partita, Helgason ha spiegato le sue emozioni: “Sono molto contento per il mio primo gol, ma ancora di più per la vittoria che è importante per il nostro campionato. Mi è venuta la pelle d’oca a sentire il mio nome scandito dai tifosi. È stato un bel gol, sono movimenti preparati. Ho visto che Coda andava verso il pallone e mi sono inserito. Dedico questo gol soprattutto a me stesso, perché ho lavorato tanto e finalmente è arrivato. Il presidente era molto felice e mi ha detto di continuare, così come ha fatto il mister”.

(Qui le pagelle dei giallorossi)

Prima che il calciatore si offrisse ai microfoni lo aveva già fatto il tecnico del Lecce: “Quando il presidente ha parlato del Lecce come sorpresa del campionato qualcuno si è meravigliato - ha esordito Baroni -. Oggi avevamo in campo a destra e sinistra un 2001 (Gendrey e Gallo, ndr) e anche Helgason è dello stesso anno, Hjulmand è del 1999, Bjorkengren del 1998. Il nostro progetto va avanti, indipendentemente da cosa accadrà. La squadra è viva. Abbiamo fatto la partita che avevamo preparato: nel primo tempo avevamo un centrocampo con un poco più di tenuta perché sapevamo che la Spal sarebbe venuta a giocarsi la partita perfetta, non avendo nulla da perdere. Devo dire che non hanno avuto grandi occasioni. Su calcio piazzato sono pericolosi perché ci lavorano tanto, ma anche nel primo tempo le migliori opportunità le abbiamo avute noi, poi nel secondo la squadra ha preso campo, aiutata anche dai cambi che chi hanno dato ordine e qualità”.  

Di diverso avviso Venturato, allenatore della Spal: “Abbiamo commesso due errori gravi, uno nel primo tempo e un altro in occasione del gol ma il risultato è bugiardo, forse meritavamo anche di vincere. Nel girone di ritorno stiamo continuando a fare prestazioni importanti. Quello della concretezza è un aspetto che va migliorato. Ora la prossima gara contro il Crotone per noi è pesante, poi affronteremo squadre che lottano per la promozione”.

Il tabellino di Lecce-Spal 1 a 0

LECCE (4-3-3): Gabriel; Calabresi (85’ Gendrey), Lucioni (cap.), Tuia (62’ Dermaku), Gallo; Blin (62’ Helgason), Hjulmand, Gargiulo (46’ Bjorkengren); Strefezza (85’ Ragusa), Coda, Di Mariano. A disposizione: Bleve, Listkowski, Faragò, Barreca, Majer, Asencio, Rodriguez. Allenatore: Baroni

SPAL (4-3-1-2): Alfonso; Almici (78’ Pabai), Vicari, Peda, Celia, Zanellato, Esposito, Pinato (67’ Mora); Mancosu; Vido (68’ Latte Lath), Colombo (78’ Finotto). A disposizione: Pomini, Rigoni, Tripaldelli, Crociata, Zuculini, Da Riva, Nador. Allenatore: Venturaro

Marcatori: 66’ Helgason

Ammoniti: 14’ Almici, 33’ Celia, 50’ Tuia, 55’ Blin, 70’ Mora

Arbitro: Marchetti della sezione di Ostia Lido

Assistenti: Vono della sezione di Soverato, Rossi di La Spezia

Quarto ufficiale: Catanoso della sezione di Reggio Calabria

Var: Piccinini della sezione di Forlì; assistente Var: Bottegoni della sezione di Terni

Spettatori 11.578

La 34esima giornata

I risultati: Como-Cittadella 1 a 2; Alessandria-Pordenone 2 a 0; Lecce-Spal 1 a 0; Frosinone-Cremomese 2 a 1; domenica: Benevento-Vicenza 1 a 0; Crotone-Ternana 1 a 2; Ascoli-Reggina 2 a 0; Cosenza-Monza 0 a 2; Perugia-Pisa 1 a 1; lunedì: Brescia-Parma.

La classifica (aggiornata alle 20.30 di domenica): Lecce 65; Monza e Cremonese 63; Benevento e Pisa 60; Brescia 58; Ascoli 55; Frosinone 54; Perugia 49; Cittadella 48; Ternana 47; Parma 45; Como e Reggina 44; Spal 34; Alessandria 29; Vicenza e Cosenza 25; Crotone 21; Pordenone 17.

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