rotate-mobile
Martedì, 23 Aprile 2024
Sport

Cambiano i volti e anche gli schemi? Il Lecce che verrà

Entro venerdì sera si dovranno risolvere le contese legate alle comproprietà di Munari, Cacia, Esposito. Tanti sono i nomi che circolano. Spesso soltanto voci. Qualche ipotesi sulla nuova formazione

Il Lecce è nel pieno delle operazioni di mercato per ridefinire l'organico che affronterà il prossimo torneo di serie A. Proprio nelle ultime ore è stato esercitato il diritto di riscatto per la compartecipazione di Mazzotta con il Palermo. Entro venerdì sera si dovranno risolvere le contese legate alle comproprietà di Munari, Cacia, Esposito. De Canio si terrebbe stretto il centrocampista emiliano, autore di un campionato fatto di sostanza ma anche di gol dopo il rientro dall'infortunio, ma le probabilità di una permanenza di Munari in giallorosso sono ridotte al lumicino. Sul fronte acquisti, dopo Rubén Olivera, sembra ben instradata la trattativa per il cileno Josè Luìs Silva (19 anni), centrocampista con buona tecnica e spiccato dinamismo. Dall'Inter dovrebbero poi arrivare due o tre elementi molto interessanti: per l'esterno destro Donati (20) e l'attaccante Destro (19) dovrebbe mancare solo l'annuncio; per lo sloveno Khrin invece c'è da battere un'agguerrita concorrenza e la strada è in salita.

Un altro vivaio assai interessante cui attingere è quello della Roma: anche dalla società capitolina potrebbero essere in arrivo uno o due elementi sui quali De Canio ha puntato gli occhi già da tempo (Faty e Pettinari oltre al rinnovo del prestito di Bertolacci?). Oltre a giovani di qualità e desiderosi di consacrarsi, sul mercato italiano si cercano giocatori in grado di portare quel contributo di determinazione ed entusiasmo necessari, più dei nomi, per raggiungere l'obiettivo salvezza; degli ultimi giorni le voci di un interessamento per Zapater (25) del Genoa e Firmani (32) della Lazio.

Ma come giocherà il Lecce il prossimo campionato? Una domanda prematura forse, ma stimolante perché permette di interpretare il senso dei movimenti di mercato. Alla luce di quelli registrati o solo accennati fino ad ora è probabile che si vada verso un cambiamento piuttosto deciso. Non è una questione di modulo, piuttosto di impostazione e di caratteristiche dei singoli. Del resto l'adattabilità degli schemi, anche a seconda dell'avversario, è uno dei dogmi del calcio moderno. Mourinho docet.

L'impressione è che il Lecce sia alla ricerca di elementi dotati di velocità ma anche di tecnica in grado di rinvigorire le fasce, puntando l'avversario per arrivare sul fondo. Angelo - è dato per scontato - non ci sarà più; Giuliatto deve essere verificato dopo l'interminabile infortunio. Di fatto, nel lungo campionato di serie B, di cross dal fondo se ne sono visti pochini. E, in serie A, i traversoni servono come il pane a tavola: non se ne dovrebbe fare a meno.

Con Vives e Zapater - perché no? - la squadra disporrebbe a centrocampo di una diga efficace capace anche di avviare veloci ripartenze - con la collaborazione di Olivera - rispetto all'impostazione piuttosto macchinosa, seppur alla fine efficace e produttiva, affidata a Giacomazzi e Edinho fino a dicembre e poi al capitano e a Vives dopo la partenza del brasiliano. Dall'acquisto o meno di un trequartista si capirà poi quali sono le inclinazioni di De Canio per quanto riguarda l'assetto tattico: con Di Michele zavorrato da un ingaggio troppo oneroso per il Lecce, potrebbe arrivare Sgrigna dal Vicenza ma la trattativa sembra in fase di stallo. Una rinuncia non facile quella all'ex granata che ha agito da perfetto guastatore svariando tra la linea del centrocampo e quella dell'attacco dove, al momento, c'è solo Corviain attesa di compagni; Marilungo infatti se lo terrà stretto la Samp (come dare torto ai doriani?), mentre Cacia e Tulli non rientrano nei piani della società di via Templari. Sul taccuino del tecnico materano c'è da tempo, evidenziato in rosso, il nome di Mirko Antenucci, ma il Catania si è detto intenzionato a trattenere la punta dopo l'ottima stagione nell'Ascoli (24 reti in 40 partite).

Queste sono solo supposizioni e diversamente non potrebbe essere: di questi tempi le voci sono tante e qualche volta infondate. Quando un giocatore interessa davvero, come nel caso di Olivera, ci si muove con discrezione e rapidità. In linea generale, tuttavia, si può dire che il profilo del Lecce cambierà e non poco, sia dal punto di vista dei volti nuovi che da quello del gioco che la squadra andrà a proporre sui campi della serie A.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Cambiano i volti e anche gli schemi? Il Lecce che verrà

LeccePrima è in caricamento