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Sabato, 20 Aprile 2024
Sport

Capienza al 35 percento nei palasport e impianti indoor: monta la protesta

Si tratta di un limite economicamente insostenibile, spiegano dalla Asd Casarano Volley. E anche l'Aurispa Libellula Lecce si unisce alla mobilitazione

CASARANO - La decisione del governo di limitare al 35 percento la capienza degli impianti sportivi al coperto ha generato un'ondata di proteste tra le compagini sportive che nei palazzetti si allenano e, soprattutto, disputano la loro stagione agonistica, basket e volley in primis.

Sono numerose le prese di posizione e la mobilitazione ha lo scopo di modificare gli orientamenti attuali per consentire una maggiore apertura al pubblico. L'Asd Casarano Volley, che si appresta a disputare per la prima volta la serie A3 ha diramato una nota con la quale esprime "totale disaccordo e contrarietà di fronte alla prospettata riapertura degli impianti limitata al 35 percento della capienza".

"Come club, sin dalle prime avvisaglie della pandemia, abbiamo messo al primo posto la tutela della salute. Dei nostri atleti. Del nostro staff. Del nostro pubblico, talmente ben educato e corretto da farlo sembrare un pubblico teatrale. Oggi, con il procedere della campagna vaccinale e con l’introduzione del green pass, non si comprende perché non si possa tornare ad una partecipazione 'normale', in assoluta sicurezza, all’interno dei palazzetti. Se il vaccino protegge in misura inferiore al 100 percento si aggiunga l’obbligo di indossare la mascherina per aumentare ulteriormente la sicurezza".

Il timore, dichiarato, è che l'obbligato calo degli introiti possa pregiudicare l'esistenza stessa dei sodalizi sportivi, almeno a certi livelli: "È bene si sappia che un taglio degli incassi (tra biglietteria ed abbonamenti) pari al 65 percento implica, di fatto, la fine della pallavolo a Casarano e altrove, così come l’abbiamo conosciuta. Le ricadute, economiche e sociali, di un simile epilogo non possono sfuggire a chi ha l’onore e l’onere di governare la cosa pubblica". 

Accorato l'appello finale alle autorità: "L'A.s.d. Casarano Volley non ha scopo di lucro, ci consideriamo da sempre al servizio della passione dei nostri tifosi, della gente. Chiediamo solo ci sia consentito di tornare a farlo. Chiediamo solo che non si perdano migliaia di posti di lavoro nello sport. Chiediamo solo che non si depauperi l’enorme ricchezza umana e sociale dello sport di base. Chiediamo solo che, mentre le Olimpiadi ci hanno offerto continuamente testimonianze dell’immenso valore dello sport, di tutti gli sport, si diano segnali incontrovertibili di pari dignità. Il calcio muove il pil, il volley e gli altri sport forse no, ma siamo certi che desertificare queste discipline sia la strada giusta per l’agognata ripartenza?".

Anche l'Aurispa Libellula Lecce, altra compagine di serie A3 di volley maschile, si è unita alla protesta pubblicando un posto sui propri canali social.

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