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Dalla tana dei lupi alla casa delle "streghe". Il Lecce sogna lo sgambetto

Il Benevento a un passo dalla B. I salentini chiamati all'impresa per rovinare la festa, mister Braglia vuole già una mentalità da play-off

LECCE – Lo slogan che campeggia sulla fiancata del pullman che lentamente inizia a muoversi sul piazzale dello stadio recita “nella tana dei lupi”. Il mezzo si mette in moto poco dopo mezzogiorno: a bordo il Lecce, per l'ultima trasferta della stagione regolare.

E anche se domani, a Benevento, la tana sarà quella dell'avversario, i salentini sono chiamati a immedesimarsi nel ruolo per far paura alle "streghe" di mister Auteri che invece proveranno a ipnotizzare Papini e compagni per conquistare anche solo quel punticino che manca per la matematica promozione.   

Il copione del match in programma al “Vigorito” sembra scritto: sanniti pronti a far festa con i salentini dignitosi spettatori di una cavalcata vincente scandita essenzialmente da una progressione che ha spezzato il fiato di tutte le concorrenti. Ma il calcio non è una scienza esatta e si può sperare ancora in un finale diverso.

A guardarli in faccia, uno a uno, salire sul torpedone che li porta in terra campana, i calciatori del Lecce non hanno voglia di fare le comparse nel catino di un’arena che traboccherà di tifosi che inseguono da sempre il sogno di una categoria che hanno sempre visto, da lontano, con il binocolo.

Mister Piero Braglia, in conferenza stampa, ha voluto però lanciare lo sguardo oltre le suggestioni epiche tipiche del match decisivo: a meno che il Benevento non si fermi improvvisamente nei due incontri che restano da giocare (l’ultimo ad Agrigento), rimettendo quindi in gioco anche la promozione diretta, il Lecce ha davanti a sé un altro pezzo di strada, di cui conosce l’inizio, i quarti di finale in gara secca, ma non la fine. Di certo vorrebbe evitare la squadra più in forma, a suo parere l'Alessandria, al momento quarta classificata del girone A.

“Mi auguro che saremo all’altezza della situazione, dobbiamo fare una gran partita anche per noi stessi per dimostrare che ci siamo, per provare in chiave i play-off”. Ci sarà De Feudis, in goal nell’ultimo turno contro la Paganese. E’ probabile anche la riconferma di Surraco, Caturano e Curiale nel reparto offensivo. Abruzzese, alle prese con guai muscolari e i postumi di un’influenza, è stato convocato ma la sua presenza è in forte dubbio. L’assenza di Cosenza, per squalifica, complica la situazione: Alcibiade, Camisa e Legittimo sono pronti a fare per intero la loro parte. Tra i pali riconfermato Bleve, Perucchini non è stato convocato.

Il tecnico del Lecce, che pure nel corso del torneo è stato protagonista di duelli a distanza con l’ambiente beneventano, oggi ha reso omaggio ai valori tecnici della capolista: “Bisogna riconoscere che sono stati i più bravi in tutti i sensi. Fanno bene pressing in avanti, i movimenti degli attaccanti implicano sacrificio, questa è una caratteristica di Auteri”.

Braglia domani non sarà in panchina: come noto, è stato squalificato per due giornate per offese all’arbitro. Una motivazione che lo ha lasciato di sasso, ha spiegato: la sua era una colorita contestazione verso una decisione del direttore di gara, già chiarita alla fine del primo tempo, negli spogliatoi, in presenza del dirigente accompagnatore Giuseppe Mercadante. Nel referto fornito al giudice sportivo, invece, il carico nei confronti dell’allenatore toscano è diventato molto più pesante. Alla fine dei conti - ed è questa la considerazione paradossale - la sanzione è stata uguale a quella comminata al portiere della Paganese, Marruocco, accusato di aver aggredito un dirigente dei salentini.  

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