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Braglia prepara un Lecce a due punte: "Non rinuncio a elementi da 15 goal"

Il tecnico, alla vigilia del suo esordio sulla panchina del Lecce nel match contro l’ischia, chiarisce che il suo modulo non può prescindere dalla presenza dei due attaccanti. Surraco e Doumbia come esterni di centrocampo, in porta va Perucchini

MARTIGNANO – Con Curiale e Moscardelli dal primo minuto, il Lecce prova a reagire dopo i primi quattro giorni della cura affidata a Piero Braglia.

Il tecnico grossetano, nella conferenza stampa alla vigilia della gara interna contro l’Ischia, ha spiegato le sua premessa tattica: “Non rinuncio a due attaccanti da 15 reti ciascuno”.

Ora si tratta di capire se il bomber della scorsa stagione è pronto a rientrare come titolare già da domani: da mercoledì si allena regolarmente con i compagni, ma dopo aver superato l’infortunio al polpaccio non è ancora al meglio. Prima di prendere la decisione definitiva Braglia si confronterà con il calciatore. Ma se Moscardelli giocherà, ha precisato l’allenatore, sarà dal primo minuto.

Non c’è alcun dubbio, invece, sull’utilizzo di Surraco e Doumbia come esterni e di Perucchini in porta. Il tecnico, che per la prima volta nella sua carriera è subentrato ad un collega esonerato, ha confermato che non apporterà sostanziali modifiche tattiche – per il 3-4-3 o il 3-5-2 c’è bisogno di più tempo -, ma che si aspetta una reazione collettiva: “L’orgoglio è la base. Per ora andiamo avanti così, se le cose non girano per il verso giusto cambierò tutto”.

Da quando è arrivato nel Salento, Braglia ha avuto modo di vedere le partite già disputate dal Lecce e qualche idea sul perché le prestazioni e i risultati sono stati sostanzialmente mediocri se l’è fatta: “Non vorrei che qualcuno si sentisse come in un’oasi”, ha detto con riferimento ad un certo tipo di atteggiamento mentale. Ha detto di essersi raccomandato in mille modi con i suoi, ai quali ha chiesto fondamentalmente di smetterla di aver paura e di dimostrare di che pasta sono fatti: “Le chiacchiere stanno a zero, l’anno scorso a Pisa siamo partiti come favoriti e s’è preso solo legnate. Gli altri sono molto furbi a mandarci avanti sulla carta, mentre preparano squadre di vertice come il Foggia, il Benevento, il Matera senza dimenticarci che c’è sempre una sorpresa, che in questo momento è la Fidelis Andria”.

Tra i 24 convocati c’è anche Abruzzese. Il difensore centrale, che il tecnico ritiene utile alla causa, andrà in tribuna, ma intanto il segnale è stato mandato: “Ora spetta a lui dimostrare maturità” con riferimento verosimilmente al confronto che ci deve essere con la società, che lo aveva messo sul mercato, per quanto riguarda l’ingaggio. Cosa che Benassi e Carrozza hanno già fatto.

Stefano Salvi, ancora invischiato nel recupero della lesione muscolare che si trascina dietro da tempo, non è stato convocato, così come Gianluca Freddi, appiedato per un turno dal giudice sportivo dopo l’espulsione rimediata a Foggia. Scontato l’esordio di Cosenza accanto a Camisa, qualche novità potrebbe venire per quanto riguarda la scelta dei laterali difensivi, fino ad oggi tra i punti più fragili dello schieramento: non è escluso che Lepore possa essere arretrato.

Quanto all’avversario, che ha 10 punti, due in meno della capolista Fidelis Andria, Braglia ha detto di aspettarsi una squadra chiusa, con le linee molto ravvicinate,  ma di volersi concentrare, al netto del rispetto che si deve ad ogni squadra, sul Lecce e su quello che deve fare per sbloccarsi. 

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