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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Il Lecce di Corini sfida il Cittadella: Mancosu recuperato, Pettinari quasi

Dopo 14 giorni in stand-by riparte il campionato. Il tecnico dei giallorossi deve rinunciare solo a Listkowski. Intanto su Salernitana-Monza. altra gara clou, aleggiano le incognite legate a una vicenda surreale

LECCE – Sulla vigilia di Lecce-Cittadella incombe il grande paradosso relativa alla gara tra Salernitana e Monza. Ed è un gran peccato perché il finale di campionato corre il rischio di essere macchiato da situazioni anomale e da strascichi nelle aule di giustizia sportiva, secondo un canovaccio che dura oramai da troppi anni senza interventi risolutivi che restituisca dignità e autorevolezza all'autonomia dell'ordinamento sportivo.

La temeraria incursione di almeno otto giocatori brianzoli al Casinò di Lugano, lunedì pomeriggio, ha scatenato un putiferio una volta che è trapelata la notizia: fino alle scorse ore non era dato sapere se la non meglio precisata quarantena imposta loro dalle aziente territoriali sanitarie Brianza e Milano avrebbe inficiato la partecipazione alla trasferta in Campania e anche alla gara in casa proprio contro il Lecce, martedì. Cinque giorni, oppure dieci lontano dagli impegni agonistici? Secondo la Figc in realtà,, nessuno: per la lettera dei protocolli attuativi anti Covid gli otto, che sono Boateng, Bellusci, Donati, Gytkjaer, Armellino, Barillà, Anastasio e Bettella, potrebbero scendere in campo da subito.

Nel primo pomeriggio, però, il club brianzolo ha fugato i dubbi: i "magnifici 8" non partono per Salerno non perché non potrebbero giocare, ma perché non si sono potuti allenare dal 27 aprile. Disinnescata così la probabile reazione delle autorità sanitarie campane che avrebbero potuto fermare in albergo i giocatori in questione. Ma ora resta da capire la durata dell'isolamento: secondo le stesse disposizioni dell'Ats Brianza, non avendo presentato al rientro tampone o test antigenico negativo, l'isolamento è di dieci giorni, cioè fino al 6 maggio. 

È questa la prima seria complicazione dovuta alla decisione di posticipare di due settimane la conclusione del campionato, accordata per consentire di risolvere la lotta promozione e quella salvezza a parità di partite giocate da tutte le squadre: intanto sono state recuperate tutte le gare rinviate causa epidemia e si può riprendere dalla stessa linea di partenza.

Ma quanto durerà la parità di condizioni e quanto l’intreccio tra autorità politico-sanitarie locali e quelle calcistiche possa reggere ai cortocircuiti in caso di nuovi episodi di Covid è difficile dirlo. Salernitana e Monza sono due club dalle spalle forti perché Lotito e Galliani hanno un peso in tutti gli equilibri "pallonari". Il Lecce rischia di finire come lo scolaretto bravo e ingenuo messo in mezzo dai compagni più maliziosi, ma la sua fortuna, non da poco, è che è arbitro del suo destino avendo un punto di vantaggio sui campani (e il favore negli scontri diretti) e sei sui brianzoli.

Sulla surreale questione, in conferenza stampa mister Corini è riuscito a rimanere abbastanza distaccato: “Io penso che per decidere ci siano gli organi preposti. Se tutti dicono la propria opinione si finisce per fare una confusione pazzesca. È già un momento particolare. Abbiamo giustamente deciso di giocare allo stesso orario i quattro turni finali. Partendo da questi presupposti penso che se non ci sono situazioni che davvero possono influire sulla salute pubblica, è giusto che gli organici delle squadre possano muoversi al completo e affrontare gli avversari”.

Proprio per quanto riguarda la rosa a disposizione, l’allenatore del Lecce dovrà ancora fare a meno di Listkowski, che da domenica riprenderà gli allenamenti a pieno regime e che ha chiesto di andare comunque in ritiro con i compagni, mentre Pettinari ha buone possibilità di giocare, almeno a gara in corso: “Ha accusato l’indolenzimento del soleo prima della sosta. Oggi ha fatto il primo allenamento completo con la squadra. Mi riservo ancora qualche ora per capire se e come impiegarlo. L’ho visto comunque bene”.

Recuperato senza riserve è invece Mancosu, ma le dichiarazioni del tecnico hanno fatto capire che al momento il titolare del ruolo di vertice alto del centrocampo resta Henderson: “Mancosu ha spinto tanto, approfittando della sosta. Lo vedo motivato, gli manca il riscontro della partita anche perché è impossibile organizzare amichevoli in questo periodo però è pienamente disponibile e darà il suo apporto. La sua qualità è importante, valuterò strategicamente se potrà essere utile a partita in corso o se nel percorso di queste quattro partite potrà essere schierato anche dall’inizio”.

L’avversario di turno, il Cittadella, è squadra storicamente ostica per il Lecce, oltre che abituata oramai a campionati di alta classifica: “Abbiamo piena consapevolezza del loro valore” ha detto Corini ipotizzando uno schieramento secondo il modulo 4-3-1-2 ma senza scartare l’ipotesi che Venturato, tecnico dei veneti, possa far ricorso anche a due trequartisti dietro l’unica punta”.

Il Cittadella, sesto in classifica a pari punti con la Spal, difficilmente verrà al Via del Mare per fare le barricate: sesto in classifica a pari punti con la Spal, deve puntare a migliorare il piazzamento ma anche a respingere il ritorno della Reggina ma anche del Brescia e del Pisa che non hanno mollato la presa. “Le quattro che restano – ha chiosato Corini - saranno partite aperte per cui sappiamo bene di dover fare bene anche la fase di non possesso che nel girone di ritorno è migliorata tanto e consentendoci di portare a casa molti risultati positivi”.

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