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Vigilia di semifinale, le decisioni di Corini sull'orizzonte dei 180 minuti

Il Lecce è partito per Venezia dove lunedì sera è in programma la gara di andata. Pettinari e Rodriguez non sono stati convocati, ma nel match di ritorno ci saranno

LECCE – Alla vigilia della gara di andata delle semifinali dei play-off, il Lecce è partito alla volta di Venezia senza due dei cinque attaccanti di ruolo: Pettinari e Rodriguez sono infatti rimasti nel Salento dove continueranno ad allenarsi per farsi trovare pronti in occasione della gara di ritorno, giovedì.

Nel corso della conferenza stampa che ha preceduto la partenza, l'allenatore dei giallorossi, Eugenio Corini, ha così spiegato la scelta: “Abbiamo fatto una valutazione complessiva sulla distanza delle due gare con l’intenzione di giocarci le altre due: non forziamo il recupero di Pettinari, che sta facendo un buon percorso, perché c’è ancora il rischio che possa complicarsi la situazione. Rimane qui, continua a lavorare e dovremmo recuperarlo per la partita di giovedì. Rodriguez ha avuto un piccolo risentimento muscolare. L’esame strumentale ha scongiurato problemi peggiori, però il ragazzo avverte un poco di dolore e per questo abbiamo deciso di preservarlo”.

Tra i convocati figura anche Tachtsidis: il greco dopo alcuni giorni a scartamento ridotto, tra terapie e sedute differenziate, è tornato ad allenarsi con i compagni. Alla luce delle indisponibilità, ha spiegato il tecnico Corini, è stato provato anche un modulo con due trequartisti, Mancosu ed Henderson. L’opzione prioritaria resta però il 4-3-1-2 con la possibilità di poter sviluppare anche il 3-5-2. Se il reparto offensivo è corto, non ci sono problemi per difesa e centrocampo: probabilissima la conferma di Lucioni e Meccariello al centro della retroguardia ma la necessità di tornare in campo dopo tre giorni spinge Corini a sviluppare i suoi ragionamenti sull’arco dei 180 minuti.

Lecce e Venezia si conoscono bene e per questo l’allenatore dei giallorossi ha lavorato molto per provare a migliorare l’intensità in difesa a fronte di una squadra che gioca bene ed effettua molti cross: “Riempiono l’area con tanti giocatori. Sappiamo cosa vogliono fare, noi abbiamo lavorato per mantenere una certa tenuta difensiva e nella fase di possesso secondo me abbiamo l’attitudine per uscire dalla loro pressione e trovarci gli spazi che possono determinare le giocate importanti”.

Quando gli è stata ricordata la considerazione fatta da Pantaleo Corvino in relazione alla necessità di trovare maggiore equilibrio in questo spezzone finale di stagione, Corini non si è limitato a incassare: “Un dato oggettivo è che tra i due gironi la squadra è migliorata molto dal punto di vista dell’equilibrio generale. Sicuramente ci sono aspetti su cui si può fare sempre meglio. I dati hanno detto che in casa abbiamo lasciato troppi punti. Abbiamo lavorato sull’equilibrio mentale che aiuta la lettura tattica e cercato delle soluzioni per rendere la squadra più solida perché soprattutto in casa tendiamo a farci prendere dell’emotività: bisogna reggere alle frustrazioni dovute a un errore, reagire a qualcosa che può succedere. Posso dire che spesso nelle ultime partite casalinghe abbiamo preso gol quando eravamo in controllo, alla prima occasione. In quei momenti non bisogna perdere equilibrio. Abbiamo qualità, abbiamo conoscenze e a quelle ci dobbiamo appoggiare perché le partite sono lunghe e quello che ho detto a voi l’ho detto anche ai ragazzi: queste sono partite da 180 minuti. Secondo me un miglioramento c’è stato, in settimana abbiamo lavorato per consolidarlo ancora di più, per capire quali situazioni possono metterci in difficoltà e quali invece ci rendono più solidi e di conseguenza ci danno maggiore qualità”.

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