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Liverani gongola: "Assist di Tachtsidis è di un'altra categoria"

In sala stampa il tecnico del Lecce ha commentato la bella partita della sua squadra. Dopo le sue, le dichiarazioni di Palombi, tornato al gol, e di Lucioni

SALERNO – Soddisfatto, ma sempre misurato, Fabio Liverani si è presentato nella sala stampa dell’Arechi di Salerno per commentare la gara vinta dal Lecce per 2 a 1. Fino a ieri avrebbe dovuto seguire il match in tribuna, dopo l'espulsione durante il recupero della partita contro il Benevento, ma nel pomeriggio della vigilia è stato accolto il ricorso del Lecce è così il tecnico romano ha potuto sostenere e richiamare i suoi ragazzi dalla solita distanza ravvicinata.

“Abbiamo avuto la partita in pugno, ma abbiano anche rischiato di pareggiarla per non averla chiusa. Per qualità di gioco e prestazione, al netto del loro gol che mi dicono fosse anche in fuorigioco, abbiamo meritato di vincere e nel primo tempo potevano essere anche avanti di tre reti. Per piccole disattenzioni, invece, rischiavamo di fare la fine dell'andata (2 a 2 al 90’, ndr)”.

L’allenatore dei salentini ha spiegato la scelta di schierare dall’inizio Palombi e non La Mantia: “L’ho scelto perché, negli spazi aperti che la Salernitana sapevo avrebbe lasciato, poteva essere letale. È un giovane, si applica, poteva essere a quota 10 gol e invece ne ha fatti 7”. Liverani si è poi soffermato anche sulla prestazione di Tacthsidis: "Sta crescendo tanto, la palla che ha dato a Palombi è di categoria superiore. Noi tireremo le prime somme dopo marzo, ma adesso vogliamo dare filo da torcere a chi era predestinato a vincere”.

Gran pomeriggio per Simone Palombi, tornato al gol dopo una lunga astinenza: "Non siamo più una sorpresa, siamo lì e godiamoci la classifica. Sono stato rallentato da un problema fisico, ma ora sto bene. Siamo molto vicini al nostro primo obiettivo, ma vediamo che il Palermo ha perso e siccome la vita di un calciatore è fatta di obiettivi migliorabili, andiamo avanti".

Davanti ai cronisti anche Fabio Lucioni: "Abbiamo accelerato quando c'erano gli spazi e abbiamo gestito. Ci siamo abbassati - è vero - ma non abbiamo rischiato. Andrè Anderson è il giocatore di spessore della Salernitana e abbiamo cercato di fermarlo, con le buone e con le cattive. Ci sta che qualche randellata se la prenda".

Mister Angelo Gregucci, da parte sua, non accampa scuse: "Il Lecce ha meritato di vincere, è un'ottima squadra, può arrivare davanti a tutti: dai playoff in su. Abbiamo preso gol subito, dopo pochi secondi, e la partita è subito cambiata. Paradossalmente potevamo anche pareggiarla ma abbiamo fatto troppo poco per riprenderla" (dichiarazioni raccolte da Pasquale Tallarino).

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