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Il Lecce riparte, ma il mercato tiene banco. Liverani: "Ci mancano sette elementi"

Alla vigilia del ritiro, per il tecnico è la difesa il reparto più carente. E sul portiere: "Perucchini? Ha fatto molto bene, è una delle opzioni"

LECCE – Stavolta Fabio Liverani può iniziare il suo lavoro dal ritiro. Circostanza abbastanza normale per un allenatore, ma non per lui che nelle ultime due stagioni è subentrato a campionato in corso, prima a Terni, conquistando la permanenza in B, e poi a Lecce raggiungendo una promozione che i tifosi aspettavano da sei anni. Solo con il Genoa, nell’estate del 2013 aveva potuto guidare la squadra nella fase di preparazione, ma quell’esperienza in A si concluse già alla fine di settembre con un esonero.

Di voglia di ripartire, dunque, ne ha da vendere anche se in conferenza stampa si presenta con la sua consueta pacatezza: “È sicuramente un vantaggio, questo periodo serve per cercare di trasformare il gruppo che si va formando in questi giorni in una squadra. È pur vero che l’anno scorso ho comunque avuto quasi tutta la stagione per dare un’impronta e fare una programmazione a lungo termine”.

L’allenatore romano è stato quindi sollecitato ad esprimersi sulla campagna acquisti e cessioni affidata al direttore sportivo, Mauro Meluso: “Il mercato si giudica alla fine, ma credo siano arrivati calciatori di buona qualità. Quello che ho detto alla fine del campionato è che oltre a giocatori con certe doti tecniche avremmo cercato uomini con determinate caratteristiche sul piano morale. Mancano sei o sette elementi, altrettanti li considero in uscita”. La difesa, ha aggiunto Liverani, è il reparto che necessita di più inserimenti, mentre a centrocampo e attacco manca ancora qualcosa. Per quanto riguarda il portiere, confermando la stima per Perucchini, ha parlato di diverse soluzioni possibili aggiungendo che, comunque, la questione sarà chiusa a breve.

Intanto, per il ritiro che inizia domenica in provincia di Rieti, sono stati convocati i portieri Chironi, Bleve, Milli, i difensori Lepore, Cosenza, Marino, Legittimo, Di Matteo, Dumancic, i centrocampisti, Arrigoni, Mancosu, Armellino, Tsonev, Tabanelli, Haye, Maimone e gli attaccanti Falco, Saraniti, Caturano, Chiricó, Pettinari, Torromino, Dubickas, Palombi, Turchetta. Davide Riccardi proseguirà per alcuni giorni la riabilitazione del ginocchio operato a febbraio e poi dovrebbe raggiungere i compagni a ritiro in corso. Il team manager Claudio Vino ha spiegato che coloro che non compaiono nella lista si alleneranno già da lunedì in sede, presso il centro Kick off agli ordini di Primo Maragliulo e del preparatore atletico Paolo Redavid.

Insomma, al momento il Lecce è un cantiere aperto ed è anche normale che sia così: inserire valore aggiunto con le risorse disponibili e senza alterare gli equilibri di un gruppo in buona parte riconfermato non è cosa semplice. La serie B, del resto, è un campionato di spessore, molto competitivo, e Liverani lo sa bene: “La differenza – ha commentato – la fanno i giocatori tecnici, in grado di saltare l’uomo, di creare superiorità, di struttura fisica e mentalità vincente. E poi è importante avere, visto che si gioca sulle 42 partite, calciatori con qualità simili sempre reattivi pronti a dare un aiuto. Insomma, meglio non dover andare a letto il giorno prima della partita augurandosi che non venga la febbre a qualche giocatore perché non siamo in grado di sostituirlo”.  

Inevitabile il passaggio su Cosimo Chiricò, il cui ritorno a Lecce non è stato affatto digerito dalla tifoseria più calda che lo ha sempre beccato e criticato quando, da avversario, ha sfidato i giallorossi. Alla base dei dissapori una foto postata sui social da una piscina all’indomani delle traumatica sconfitta con il Carpi nella finale dei play off al termine del primo campionato in Lega Pro.  “Valuteremo la situazione – ha risposto Liverani a chi gli chiedeva quanto fosse importante l’intervento dei cosiddetti senatori -. Per quanto mi riguarda, a prescindere dalla piazza, la tutela deve conquistarsela sul campo”. Di attualità, ovviamente, anche il colpo della Juve che si è assicurata Cristiano Ronaldo: “Si tratta di un regalo per tutto il movimento. Era dai tempi di Ibrahimovic che mancava nel nostro torneo un campione di questo livello”.

Pochi secondi prima che iniziasse l’incontro con i cronisti, che si è tenuto all’Hotel Tiziano, un turista si è avvicinato al tecnico dicendogli: “Sono di Bari mister, ma ci tenevo a farle i complimenti”. E dei cugini baresi l’allenatore ha anche parlato quando è stato fatto accenno al momento critico del club biancorosso, che rischia di non potersi iscrivere e alla penalizzazione pesante inflitta al Foggia: “Un tasto dolente, specialmente in B e in C. A prescindere dal fatto che ora siano coinvolte due squadre pugliesi, credo che si debbano prevenire certe situazioni: delle volte passiamo per buonisti, chi non rispetta le regole deve essere punito a prescindere dal nome che ha. Non si può arrivare ogni anno a ridosso del campionato tra ricorsi e ripescaggi. Ci sono tante società che fanno sacrifici importanti e altri invece che trovano sempre una scappatoia per rientrare”.

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