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Capitan Miccoli invoca la bolgia, il pubblico risponde: già venduti 5mila biglietti

In conferenza stampa il bomber del Lecce ha chiesto il sostegno dei tifosi giallorossi. Vincere contro il Frosinone significa cullare ancora il sogno della promozione diretta: "Fiero di quanto abbiamo dentro e fuori dal campo"

LECCE – Miccoli chiama, i tifosi rispondono. Sono già 5mila circa i biglietti venduti per la partita contro il Frosinone. Domenica il “Via del Mare” tornerà a colorarsi di giallorosso e non solo nel settore sempre animato della Curva Nord: il record di pubblico registrato contro il Perugia, il 2 febbraio, è stato già superato dai dati della prevendita.

Per scrivere una pagina forse decisiva per le sorti del campionato, il capitano del Lecce ha chiesto oggi, in conferenza stampa, il sostegno del pubblico salentino. Lui e i suoi compagni vorrebbero giocare in uno stadio ruggente, capace di mettere pressione ad un avversario che arriva con la consapevolezza di giocarsi il primo posto. Anche perché il Perugia, che lo appaia in classifica a quota 59, gioca in casa contro il Pontedera. Un match non facile, certo, ma da qui alla 34esima giornata – quando il Lecce risposerà mentre ciociari e umbri si affronteranno – il destino del campionato dipende anche dagli intrecci dei risultati.

“Sono orgoglioso di quanto abbiamo fatto dentro e fuori del campo”, ha dichiarato Miccoli ai cronisti. Tra i suoi compiti, infatti, c’è quello di tenere unito il gruppo evitando quelle frammentazioni e piccole ribellioni che la scorsa stagione concorsero a compromettere un torneo nel quale il Lecce sembrava non avere rivali. Il bomber di San Donato, nel giorno della sua presentazione, lo aveva promesso ed ha mantenuto la parola:, su esplicita richiesta di un tifoso si impegnò a fare da sentinella dello spogliatoio. Oggi, i risultati di quell’impegno si toccano con mano perché i giallorossi possono ancora conquistare la promozione diretta nonostante le cinque sconfitte iniziali (quattro con Moriero e una con Lerda) e perché, Miccoli lo ha sottolineato, nessuno ha mancato di rispetto nei confronti dei tifosi.

Anche dopo aver tolto il freno a mano il Lecce è incappato in qualche giornata infelice: talvolta pur giocando meglio dell’avversario (Frosinone, all’andata), talaltra pagando errori difensivi (Perugia, al ritorno) e solo in una circostanza – a Viareggio - abdicando a quel piglio battagliero che gli ha consentito di risalire la classifica fino ad arrivare, oggi, a potersi ancora giocare il primo posto. Per raggiungerlo, Miccoli si è scherzosamente detto disponibile a pagare qualsiasi pegno.

Nell’allenamento di oggi Martinez – che comunque deve scontare la squalifica – e Sacilotto hanno lavorato in differenziato. Bellazzini e Bogliacino hanno partecipato al test in famiglia sul manto erboso del “Comunale” di Squinzano ma su una loro convocazione non sono state ancora sciolte le riserve. Anche perché dopo la gara di domenica ci sarà la pausa per Pasqua, il che vuol dire avere una decina di allenamenti in più nelle gambe prima del prossimo impegno ufficiale, a Pisa, nell’ultima trasferta del campionato.

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