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Toma benedice la sosta, ritrova gli attaccanti e smorza le polemiche

In conferenza stampa, oltre al tecnico giallorosso, anche il medico sociale che ha illustrato i risultati dei test: la squadra è in forma, pronta per lo sprint finale. Un pensiero commosso ad un giovane tifoso, Giuseppe De Luca, scomparso in settimana

LECCE – L’animosità della conferenza stampa al Via del Mare, nella quale mister Antonio Toma si è tolto anche qualche sassolino dalla scarpa nei confronti di alcune testate, è stata poca cosa in confronto alla commozione dell’allenatore nel momento in cui l’allenatore ha voluto tributare l’estremo omaggio a Giuseppe De Luca, 29enne ultrà del Lecce deceduto in settimana dopo aver lottato strenuamente contro un male incurabile.

Eppure di argomenti sul tavolo non ne sono mancanti: dalla condizione fisica della squadra a quella mentale, con ovvio riferimento alle tensioni in allenamento che, secondo il tecnico, sarebbero state eccessivamente drammatizzate da alcune interpretazioni giornalistiche. Toma ha precisato che il diverbio tra Pià e De Rose non ha portato alla conclusione anticipata della seduta di giovedì pomeriggio e si è detto dispiaciuto perché tanti tifosi del Lecce sono stati invece portati a pensare che “la squadra del cuore avesse abbandonato il campo”. Dopo aver ricostruito e ridimensionato, uno dopo l’altro, i tre episodi riportati dalla stampa, Toma ha ricordato di aver trovato al suo arrivo “una polveriera” e di aver cercato di riportare l’entusiasmo in un gruppo in cui di tensione ce ne era troppa.

Nella sala stampa il primo a parlare, però, è stato il medico sociale Giuseppe Palaia che ha riferito sullo stato di salute dei giallorossi: “Abbiamo fatto dei test di laboratorio sugli ormoni dello stress e gli enzimi muscolari, notando un netto miglioramento rispetto a dicembre, soprattutto dal punto di vista della forza”. Toma ha poi fatto l’esempio dei 300 metri, precisando come il tempo medio sia passato dal minuto e mezzo ai cinquanta secondi, grazie al lavoro condotto dai preparatori Spadafora e De Luca con carichi di lavoro considerevoli.

Insomma, il Lecce, durante questa lunga pausa forzata dall’attività agonistica, ha spinto sull’acceleratore anche in previsione dei play-off, eventualità oramai verosimile anche se non ancora certa. Per la ripresa del campionato la formazione salentina ritroverà, con ogni probabilità, sia Foti che Chevanton, seppur il primo – sempre sottoposto ad una terapia particolare per contrastare il doloro dovuto alla protrusione discale – non possa essere considerato al top della forma. Giacomazzi, invece, che accusa una tendinopatia sarà recuperato con un lavoro differenziato, nella speranza di averlo a disposizione già per la trasferta di Reggio Emilia. E altri elementi, come Fatic e Martinez, dovrebbero invece aver raggiunto una condizione ottimale per disputare le ultime, decisive, cinque giornate, nonostante entrambi siano giunti nel Salento dopo un prolungato periodo di inattività.

Dal punto di vista tecnico, invece, l’allenatore si è detto tranquillo, consapevole del fatto che il Lecce non ha mai subito gli avversari. “Tranne il Portogruaro” gli è stato obiettato ed allora il tecnico ha reagito sottolineando anche le precarie condizioni del terreno: “Loro non hanno mai giocato, se non con palle lunghe”. Toma ha anche spiegato che la maggiore copertura garantita dall’impiego di Memushaj come esterno sinistro, insieme a Giacomazzi e De Rose, sia un accorgimento alla quale difficilmente rinuncerà.

Per quanto riguarda il big match di lunedì sera, tra Sudtirol e Trapani, l’allenatore del Lecce ha detto che in caso di vittoria degli ospiti il discorso per il primo posto potrebbe essere considerato quasi archiviato e per questo ha auspicato la vittoria degli altoatesini, ai quali i giallorossi faranno visita a due giornate dalla fine.

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