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Martedì, 23 Aprile 2024
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Coni: sfiduciato fra le polemiche il presidente Locato

La seduta straordinaria nel pomeriggio. Avrebbe concluso il mandato nell'ottobre del 2008. Ora la parola al Coni nazionale per la convalida. Polemico Locato: "Hanno votato anche presidenti-fantasma"

Ferdinando Locato è stato sfiduciato dalla presidenza del Coni di Lecce. La seduta straordinaria del Consiglio provinciale che con all'ordine del giorno presentava proprio la mozione di sfiducia nei confronti del numero uno del Comitato provinciale s'è svolta nel pomeriggio ed è terminata in serata. All'assemblea erano presenti 47 aventi diritto al voto (compreso il presidente); quattro gli assenti. Con 28 voti favorevoli alla mozione, 14 contrari ed una scheda bianca, il Consiglio ha dunque sfiduciato Locato, che avrebbe terminato il suo quarto mandato nell'ottobre del 2008.

La sfiducia passa ora al vaglio del Coni nazionale, che dovrà verificare se tutte le operazione di voto si sono svolte in maniera regolare e se tutti i votanti avevano il diritto effettivo di esprimersi. Solo successivamente si provvederà a scegliere un commissario che traghetterà il Comitato fino alla data delle prossime elezioni. "Mi sembra assurdo che il Coni nazionale debba verificare la regolarità degli aventi diritto al voto solo dopo l'esito di una votazione, e non prima - ha dichiarato Locato -. Resta in me un profondo dispiacere perché, oltre che dagli abituali frequentatori del Comitato, sono stato sfiduciato anche da alcuni "presidenti-fantasma", ovvero presidenti che non hanno mai partecipato alla vita del Comitato, né alle riunioni del Consiglio".

"C'è di più: mi risulta che tra coloro che mi hanno sfiduciato c'è qualche Federazione che, pur non avendo un rappresentante, ha comunque rilasciato la sua delega per il voto. Comunque, in questi anni da presidente ho mantenuto il Coni e lo sport al di sopra delle parti di politica-partitica, ho sempre fatto quello in cui fortemente credevo e, democraticamente, ho relazionato sia nel corso delle riunioni di Giunta che di Consiglio, su tutto ciò che avveniva nella nostra provincia, battendomi affinché lo sport fosse considerato in maniera dignitosa dai politici. Tornando indietro, rifarei esattamente quello che ho fatto e spero che chi mi succederà mantenga il Coni provinciale equidistante dalla politica e vicino alle società sportive e al territorio, così come ho sempre fatto io".

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