Coppa Italia Ju Jitsu, la Hiwashita è ancora campione
Vittoria a Montenero di Bisaccia. Per il secondo anno consecutivo, e per il 17essimo nella sua storia, gli atleti del sodalizio gallipolino dei maestri Roccadoro portano a casa il prestigioso trofeo
Si è svolta nei giorni scorsi a Montenero di Bisaccia, in provincia di Campobasso, la fase finale di "Coppa Italia" di Ju Jitsu per la specialità Duo System maschile, femminile e mista (che mira alla difesa personale, calci, pugni, coltello, bastone, strangolamenti, prese e avvolgimenti), e per la specialità Fighting System (calci, pugni e contatto diretto) maschile femminile dai 13 ai 35 anni. E nel contempo il Trofeo Giovanissimi di Judo per le categorie dai 6 anni ai 12 anni. Manifestazione che ha fatto registrare il solito entusiasmo e che ha decretato ancora una volta campioni gli atleti della palestra Hiwashita di Gallipoli che ha partecipato alla competizione con 20 atleti in totale, 12 bambini e 8 adulti, ed ha conquistato complessivamente nelle tre specialità 28 medaglie d'oro, 5 medaglie d'argento, e 1 di bronzo, e nella classifica finale di società si è dunque piazzata al primo posto e conquistato la Coppa Italia 2009 di difesa personale per il secondo anno consecutivo. In termini numerici si è trattata della 17°esima vittoria del prestigioso trofeo nazionale nella storia sportiva dell'Hiwashita dei maestri Roccadoro. Anche nel Trofeo Nazionale Giovanissimi la compagine gallipolina si è piazzata al primo posto nella sezione maschile, e al secondo posto quello per la sezione femminile, mentre nel Fighting System la società si è piazzata al quarto posto.
"Approfittiamo dell'occasione per ringraziare i genitori che ci hanno seguiti in trasferta e sostenuti con il loro tifo" commentano all'unisono i tecnici della squadra Hiwashita, "e da ringraziare anche, e sottolineare, la presenza dell'istruttore e pluri-campione nazionale che tutti noi conosciamo Christian Carletta che dopo lunghi anni di assenza e con una sola settimana di allenamenti si è piazzato al primo posto conquistando la medaglia d'oro. Il nostro plauso è rivolto anche ad un altro piccolo grande campione di soli 13 anni per aver conquistato 3 medaglie d'oro in tre specialità diverse, eguagliando il primato senza precedenti di un altro nostro atleta, Simone Lessone. Una nota và anche al più piccolo dei nostri atleti e anche della gara, Alessandro Lo Basso, che alla sua prima esperienza ha conquistato l'oro e divertito il pubblico presente in gara".
"Diciamo grazie a tutti i ragazzi" aggiungono i componenti del Consiglio direttivo del sodalizio sportivo, "grazie a questi nostri campioni che continuano a mietere successi in campo nazionale tenendo alto il buon nome dell' Hiwashita, dando lustro continuo da quasi 30 anni alla città di Gallipoli sportiva con un unico rammarico: peccato però che questi ragazzi che fanno continui sacrifici fisici oltre che finanziari, godono di scarsa considerazione da parte delle istituzioni territoriali competenti".
"Approfittiamo dell'occasione per ringraziare i genitori che ci hanno seguiti in trasferta e sostenuti con il loro tifo" commentano all'unisono i tecnici della squadra Hiwashita, "e da ringraziare anche, e sottolineare, la presenza dell'istruttore e pluri-campione nazionale che tutti noi conosciamo Christian Carletta che dopo lunghi anni di assenza e con una sola settimana di allenamenti si è piazzato al primo posto conquistando la medaglia d'oro. Il nostro plauso è rivolto anche ad un altro piccolo grande campione di soli 13 anni per aver conquistato 3 medaglie d'oro in tre specialità diverse, eguagliando il primato senza precedenti di un altro nostro atleta, Simone Lessone. Una nota và anche al più piccolo dei nostri atleti e anche della gara, Alessandro Lo Basso, che alla sua prima esperienza ha conquistato l'oro e divertito il pubblico presente in gara".
"Diciamo grazie a tutti i ragazzi" aggiungono i componenti del Consiglio direttivo del sodalizio sportivo, "grazie a questi nostri campioni che continuano a mietere successi in campo nazionale tenendo alto il buon nome dell' Hiwashita, dando lustro continuo da quasi 30 anni alla città di Gallipoli sportiva con un unico rammarico: peccato però che questi ragazzi che fanno continui sacrifici fisici oltre che finanziari, godono di scarsa considerazione da parte delle istituzioni territoriali competenti".