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Sabato, 20 Aprile 2024
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Lecce, l’incognita di un “altro campionato” nella calza di Cremona

Nel giorno dell'Epifania i giallorossi saranno impegnati in Lombardia nella prima partita del girone di ritorno. Rientrano Foti, Giacomazzi e Pià dalla squalifica mentre per il difensore Gilberto Martinez si attende l'ufficialità

LECCE – Riparte da Cremona il cammino del Lecce, secondo in classifica per la differenza reti che premia il Carpi. All’andata fu un rocambolesco 3 a 2 per i padroni di casa, andati in fuga nel primo tempo (3 a 0) e poi ritrovatisi a dipendere dall’intuito di Max Benassi che neutralizzò il calcio di rigore di Lenoci che sarebbe valso un clamoroso pareggio.

I grigiorossi potranno contare sul nuovo acquisto Gaetano Caridi, trequartista di 32 anni prelevato dalla Pro Vercelli e con lunghi trascorsi in serie B. Sul piede di partenza, invece, il difensore Francesco Cangi che potrebbe finire al Perugia. Con venti punti in classifica, gli uomini di Giuseppe Scienza – subentrato a Oscar Brevi già dalla quinta giornata - stanno provando a risalire la china di un torneo che, alla vigilia, li collocava come sicuri protagonisti ma che si è rivelato più ostico del previsto.

Novità anche sul fronte giallorosso: in attesa di ufficializzare l’arruolamento di Gilberto Martinez che, dopo una spasmodica attesa estiva che sembrava naufragata nella palude della burocrazia del Costarica, si è finalmente materializzato nel Salento dove si sta allenando con i compagni agli ordini di mister Franco Lerda.

Domenica il tecnico giallorosso potrà fare affidamento su Salvatore Foti che ha smaltito la contusione alla caviglia rimediata nell’allenamento del primo giorno dell’anno e che dunque dopo la squalifica di tre giornate, poi ridotta a due, potrà riprendere in mano le redini dell’attacco giallorosso, piuttosto atrofizzato nello scorcio di campionato prima della sosta: zero gol nelle ultime quattro gare.

Per rivedere in campo Mariano Bogliacino, invece,  giallorossi dovranno attendere ancora: gli allenamenti a regime differenziato sostenuti in questa settimana lasciano pensare che il centrocampista originario dell’Uruguay non abbia ancora recuperato del tutto dall’infortunio alla spalla destra nel match contro la Reggiana del 25 novembre scorso. A parte Stefano Ferrario, ancora alle prese con i postumi dello strappo rimediato nell’ultima giornata del girone di andata, quando finalmente era ritornato al centro della difesa dopo i prolungati acciacchi alla caviglia, Lerda può contare su tutta la rosa avendo smaltito anche le squalifiche di Inacio Pià e Guillermo Giacomazzi.

Quella di Cremona sarà la prima partita di un altro campionato rispetto al torneo disputato fino ad ora. Dopo una lunga passerella inaugurale fatta di vittorie in sequenza e complimenti da ogni dove, i tappeti rossi hanno lasciato spazio alle sabbie mobili dei “campetti” di provincia dove, si spera, il Lecce ha imparato la lezione. Non c’è più tempo, dunque, per gli alibi, gli esperimenti, l’ambientamento.

A Lerda, che non è più protetto da una botte di ferro, il compito di trovare la quadratura che non ha ancora trovato. Dal punto di vista tattico, è necessario individuare una valida alternativa al 4-2-3-1, il modulo preferito. Non sembra un caso, infatti, che il tracollo del Lecce sia avvenuto in concomitanza con l’assenza di Bogliacino e con il conseguente cambio di schieramento. Ma una partita ancora più decisiva, il tecnico piemontese la giocherà all’interno dello spogliatoio dove malumori e insofferenze hanno minato gli equilibri interni anche se la gara contro l’Albinoleffe, che poteva essere l’ultimo atto di un improvviso naufragio, ha dimostrato che la situazione non è degenerata alle estreme conseguenze. 

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