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Da Verona a San Benedetto, domeniche straordinarie da podisti

C'è chi ha scelto la Giulietta e Romeo half marathon per celebrare la propria unione, o la sabbia per sfidare se stessi

LECCE – La corsa ti permette di vivere grandi emozioni e momenti indimenticabili, regalandoti la possibilità di condividerli con le persone più importanti, con chi ti sta accanto e crede in ciò che fai, incoraggiandoti e consolandoti, celebrando vittorie e cancellando sconfitte. Perché senza qualcuno con cui viverla, ogni avventura non potrà mai essere tale. E allora la Giulietta e Romeo half marathon può essere forse l’occasione migliore per esaltare tutto ciò, ventuno chilometri (e 97 metri) tra le strade di una città bellissima, teatro di una delle storie d’amore più celebri della storia.

Nel capoluogo scaligero Mauro Ingrosso e Manuela Tamma, atleti dell’Asd Gpdm Lecce, uniti nella corsa e nella vita, hanno deciso di gareggiare insiePerchia-2me nella mezza maratona, con un obiettivo diverso ma uguale: lui accompagnare la moglie sotto il muro delle due ore, lei raggiungere il proprio personale con un pacer d’eccezione. Al traguardo, nella stupenda cornice dell’Arena di Verona, il cronometro si è fermato sul tempo di un’ora, 59 minuti e 21 secondi. Un’emozione e una gioia difficili da raccontare, due cuori e un personale in una vigilia di San Valentino da ricordare a lungo.

Grande avventura, seppur in solitario, anche per altri tre atleti salentini: Cristian Scalinci dell'Atletica Surbo, che ha terminato la mezza maratona di Verona con il tempo di 1:38:50 (alla media di 4:40 minuti al chilometro). Per l’atleta, nella vita un militare dell’Aeronautica, un ottimo risultato da dedicare sicuramente alla famiglia. A completare la spedizione dal Salento, Marcello Epifani dell’Asd Grecìa Salentina, chmilitare e a distanza di una settimana dalla mezza di Gallipoli, ha fermato il cronometro in 1:55:09, quasi lo stesso tempo ottenuto nella scorsa edizione. Menzione speciale per Sergio Perchia, presidente provinciale della Fidal di Lecce, che dopo un lungo periodo è tornato a cimentarsi nella distanza classica dei 21,097 chilometri. Nonostante una preparazione e una condizione non ancora ottimali, Perchia è riuscito a tagliare il traguardo in 2:08:15: “Grazie a chi mi ha stimolato ad arrivare al traguardo. Sofferta ma soddisfatto e medaglia guadagnata”. Per lui è già tempo di pensare alla prossima sfida tra un mese.

Nutrita la presenza della Saracenatletica, capitanata dal presidente Roberto Perrone, con ben 17 atleti giunti al traguardo che hanno dato lustro e reso onore al Salento. Grandissima prestazione da parte di Antonio Imperiale, che ha chiuso in 1:19:26, 93esimo assoluto e 12esimo di categoria. Bene anche Antonio Maggiulli e Roberto Perrone, 1:35:27; Luigi Sponziello e Tommaso Mele, 1:37:10. Ottima prova nche di Giuseppe Vantaggiato 1:42; Antonio Fersini, Cosimo Marra e Luigi Monsellato 1:45; Domenico Trane e Loretana De Iaco 1:51; Cristina Muci 1:56, Massimo Vitale 2:06; Rosa Sabato 2:07; Cosimo Stifani 2:08; Sandra Rita Sponsiello e Celine De Siena 2:16.

Scendendo più a sud, più precisamente lungo la spiaggia di San Benedetto del Tronto, da registrare l’impresa di Antonio Candido dell’Action Running Monteroni, ottavo assoluto in una gara dal coefficiente di difficoltà elevatissimo: la 50 chilometri sulla sabbia. Un’ultramaratona che mette a dura prova i concorrenti per la lunghezza e la difficoltà del percorso, tutto lungo la spiaggia adriatica. Per l’ultramaratoneta salentino anche un fantastico terzo posto di categoria in una gara chiusa in 4:24:48, a 5 minuti e 17 secondi di media la chilometro. Grande prova anche per il compagno di squadra Gianluca Pagliara, 17essimo assoluto (terzo di categoria) nella maratona sulla sabbia, in 3:57:58.

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