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Giovedì, 28 Marzo 2024
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De Canio modella il suo Lecce e aspetta Ignacio Piatti

Ultimi giorni di ritiro con Reginiussen, Grossmuller e, presto, anche con Piatti. De Canio, nelle vesti di tecnico-manager, lavora intensamente al suo progetto. Aspettando gli attaccanti

Con Reginiussen e Grossmuller già a Tarvisio e con Ignacio Piatti in arrivo dall'Independiente, il Lecce di Gigi De Canio sta prendendo forma e consistenza. Il vertice di mercato del 22 luglio tra il tecnico e il presidente Pierandrea Semeraro ha prodotto i suoi frutti, portando a perfezionamento le trattative in corso. Non si è trattato di un incontro rituale: De Canio e Semeraro, a quanto si racconta, si sono confrontati senza peli sulla lingua e il risultato di tanta franchezza è stato perlomeno incoraggiante. Un'accelerata necessaria perché il Lecce possa giocarsi le proprie carte: il mazziere è De Canio, artefice principale della vittoria del campionato di B.

Rispetto ad allora il Lecce appare più squadra non solo dal punto di vista numerico, ma anche della fisionomia: con Gustavo, Reginiussen e Fabiano il tecnico ha a disposizione tre centrali moderni, capaci di attuare con naturalezza il fuorigioco e di uscire palla al piede senza far rischiare l'infarto ai tifosi. Ferrario è invece più ruvido, ma è sicuramente in crescita; la competizione con i compagni di reparto completerà il suo processo di maturazione. Nel reparto difensivo manca ancora un tassello, un difensore di fascia destra, sebbene Gustavo, per sua stessa ammissione, ha già giocato in quel ruolo. A sinistra Brivio, Giuliatto ed eventualmente Mesbah - che tuttavia dovrebbe essere impiegato prevalentemente a centrocampo - danno, almeno in partenza, sufficienti garanzie di tenuta.

L'ultima novità in ordine di tempo riguarda però il centrocampo. Carlos Javier Grossmuller - 27 anni - ha raggiunto ieri sera la sua nuova squadra ed è a disposizione del tecnico. Giocatore tecnico ma non rapidissimo, l'uruguagio di passaporto tedesco ha un delizioso controllo di palla ed è abile sui calci piazzati. Sarà utilizzato come mediano, anche se nella prima parte della sua carriera giocava in posizione più avanzata. Accanto a lui, da esterno, dovrebbe agire Ignacio Piatti per il quale la società giallorossa è disposta a sborsare una cifra vicina ai 2,5 milioni di euro impegnandosi a versare nelle casse dell'Independiente un ulteriore 40 per cento in caso di una futura cessione (la trattativa è stata confermata anche dal procuratore dell'argentino); questa formula originale e reciprocamente vantaggiosa dimostra quanto entrambe le società credano nelle qualità del giovane centrocampista: per il Lecce un risparmio iniziale sul costo del cartellino che rende fattibile l'operazione, per il club di Avellaneda un guadagno minore in cambio di una futura entrata, considerata evidentemente probabile e sostanziosa.

Se poi dovesse arrivare anche Giavazzi dal Vicenza (Schiavi finirebbe in Veneto) i ranghi sarebbero completi ed anzi uno tra Munari e Vives potrebbe cambiare maglia: sul napoletano sono puntate da tempo le attenzioni del Torino, sull'emiliano quelle del Bologna. Del resto la situazione di Munari è particolare: sul punto di tornare al Palermo, dove sembrava che Delio Rossi lo aspettasse a braccia aperte, il giocatore è poi rimasto in giallorosso ma, pare, con un certo disappunto confermato anche dalla mancanza di qualsiasi dichiarazione ufficiale. Munari è stato fondamentale per la conquista dell'ottava promozione nella storia del Lecce; dopo aver superato l'infortunio alla spalla ha preso per mano il reparto centrale e, di conseguenza, tutta la squadra. E' un giocatore completo, capace anche di inserirsi e fare centro: un centrocampista totale, insomma. Ma è ovvio che sul piano delle motivazioni non ci devono essere ambiguità o riserve.

Tutto apparentemente in alto mare per quanto concerne l'attacco: Daniele Corvia per ora sgambetta in beata solitudine ed è probabile che ci voglia ancora un po' di tempo perché qualcuno gli faccia compagnia. La Samp potrebbe liberare Marilungo dopo i preliminari di Champions League e se il Lecce sta aspettando vuol dire che quantomeno un'intesa di massima c'è. Si tratta ancora per Mirko Antenucci che, dopo la strepitosa stagione ad Ascoli, potrebbe garantire al Catania, che detiene il suo cartellino, una bella cifra, destinata comunque a calare con l'approssimarsi della prima giornata di campionato. Anche per Obinna ci sono concrete possibilità di vestire la maglia giallorossa.

A pochi giorni dalla fine del ritiro in Friuli dunque, il Lecce ha un profilo più definito. Tutti i nuovi acquisti dovranno dimostrare di essere all'altezza del massimo campionato italiano ma non era pensabile sperare nell'arrivo di fenomeni o comunque elementi dal rendimento garantito. E' abbastanza chiaro, infatti, che le condizioni di mercato e, soprattutto, le cifre, impongono delle scelte che hanno un margine di rischio. Ma il fatto che di queste scelte ne risponda De Canio è un fatto positivo: il tecnico sta interpretando con grande professionalità anche il ruolo di manager che il patron Semeraro gli ha voluto riconoscere, sostenuto in questo da una tifoseria che ha massima fiducia nell'uomo e nell'allenatore. Il marchio di De Canio si sta imprimendo su un progetto organizzativo e tecnico che potrebbe fare scuola anche in Italia. A condizione che lo si metta in condizione di lavorare bene.

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