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Di Michele la sa lunga: "Ci tireremo fuori dai guai"

L'attaccante è pronto a guidare i giallorossi contro l'Udinese, squadra cui è legato da molti ricordi e dal record personale di gol in A. Domani conferenza del presidente Pierandrea Semeraro

CALIMERA - Ha segnato 5 gol in sedici partite, che sono valse al Lecce altrettanti punti. David Di Michele tornerà domenica in campo dopo lo stop forzato per il secondo infortunio muscolare consecutivo: durante la sua ultima assenza i giallorossi hanno racimolato un punticino in quattro gare, ma, a sentire lui, è solo una coincidenza: "La squadra si è espressa bene, ma ha pagato dazio in termini di esperienza. Sia contro la Roma che contro il Bologna un punto ci poteva stare e questo ci avrebbe permesso di essere quart'ultimi". Sa di essere importante Di Michele, e non solo per l'esperienza: "Forse sono l'unico che attacca in una certa maniera la profondità e questo può rendere il nostro gioco più imprevedibile".

Riprendere il ritmo partita non sarà facile anche perché di fronte ci sarà la squadra del momento, quell'Udinese cui si sente legato, nonostante episodi anche negativi, da momenti speciali: "Guadagnammo le qualificazioni di Champions, segnai 15 gol in serie A (record personale cosi come per le presenze, ben 37, Ndr) e fui convocato per la prima volta in Nazionale", ha ricordato Di Michele con riferimento alla stagione 2004/2005 quando giocava al fianco di Iaquinta e Di Natale: "Ha fatto grandissimi passi in avanti - ha detto dell'attuale capocannoniere del campionato - rispetto a quando giocavano assieme. Allora faceva più assist che gol. Certo, mi sorprende non vederlo in Nazionale, e lo stesso vale per Di Vaio ma Prandelli ha deciso di seguire una certa linea con la quale è coerente".

Dal passato al presente, di quell'Udinese è rimasto anche il progetto della società, fondato su una vasta rete di emissari e sulla sana "presunzione" di azzardare delle scelte non certo comuni nella massima serie italiana, come quella di lanciare con continuità giocatori che arrivano sul palcoscenico italiano da illustri sconosciuti o quasi. Sarà proprio uno di loro, Alimen Abdì, centrocampista svizzero di origini kosovare, a sostituire lo squalificato Pinzi; un'assenza che può essere importante perché secondo Di Michele, il centrocampista italiano "è quello che recupera più palloni di tutti gli altri ma sa anche supportare la manovra in fase offensiva".

In una domenica che non si presenta favorevole al Lecce, calendario alla mano, l'obiettivo proclamato dall'attaccante giallorosso "è quello di non perdere il passo": Cesena e Brescia sono attese da impegni non certo proibitivi - rispettivamente contro Fiorentina e Bologna - mentre dallo scontro tra Chievo e Sampdoria potrebbe venir fuori un pareggio. Alla luce del quadro generale, l'impressione è che anche un punto potrebbe essere ben accetto, fermo restando, ha chiarito Di Michele che "noi andremo in campo per fare bottino pieno, primo perché giochiamo in casa, secondo perché dobbiamo migliorare la nostra posizione il prima possibile". Cosa sulla quale non ha dubbi: "Ci tireremo fuori da questa situazione difficile".

Alla seduta di allenamento di oggi ha partecipato anche Tomovic, rientrato dagli impegni con la nazionale serba, mentre l'Under 21 Donati ha avuto problemi con i collegamenti aerei. Ofere prosegue lentamente nel suo programma di recupero. Domani il Lecce si allenerà al Via del Mare, alle 15. Poco prima parlerà alla stampa il presidente Pierandrea Semeraro, probabilmente per fare chiarezza sulle ultime voci rispetto ad un prossimo disimpegno della famiglia. Ipotesi che, ripresa da alcune testate, ha confuso ulteriormente un ambiente che invece ha bisogno di estrema compattezza.

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