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Diritti tv per il Lecce in trasferta. Aspra polemica tra imprenditori

L'editore di Telerama, Paolo Pagliaro, chiede il sostegno di altre forze economiche, a partire dagli sponsor della squadra di calcio. Ma Fabrizio Camilli, patron della Svicat risponde a muso duro e difende Savino Tesoro: "Ho fiducia in lui"

LECCE – Paolo Pagliaro chiama, gli imprenditori non rispondono, il sindaco ci pensa. E le possibilità di seguire in tv le trasferte del Lecce si riducono, anche se uno spiraglio resta aperto nonostante i venti di polemica. Anche quest’anno, per l’acquisizione dei diritti televisivi dalla Lega Pro è una corsa contro il tempo: per aggiudicarseli servono circa 90 mila euro, ma l’editore di Telerama non è disposto ad accollarseli tutti. Per questo due suoi redattori, sui social network, hanno sollecitato la disponibilità di altre forze economiche del territorio.

Pagliaro ha poi rilasciato un’intervista al sito di informazione Leccezionale.it nella quale ha spiegato che lui sarebbe disposto ad accollarsi anche una perdita di 20-30mila euro, ma di aver bisogno del sostegno di altri imprenditori. Il proprietario dell’emittente e del gruppo Mixer Media ha aggiunto di aver chiesto la disponibilità agli stessi sponsor dell’Us Lecce, Svicat e Betitaly, ma di non aver avuto riscontri positivi. Stesso discorso, secondo Pagliaro, per il patron Savino Tesoro. L’unica persona disposta ad ascoltare le ragioni dell’editore sarebbe stato il sindaco di Lecce, Paolo Perrone.

Una ricostruzione che non è affatto piaciuta a Fabrizio Camilli, presidente dell’azienda Svicat e patron dell’omonima formazione di rugby che nella scorsa stagione ha ottenuto la promozione in serie B: “Sembra strano – ha detto l’imprenditore - che l’interesse di Paolo Pagliaro verso la Svicat si risolva nel prendere e nel pretendere e poi si dimentichi che noi siamo sia co-sponsor ma anche una squadra di Rugby gemellata con l’Us Lecce. Lo scorso anno abbiamo vinto un campionato di serie C e quest’anno ci affacciamo, unici in Puglia, al campionato di serie B senza che la stessa emittente, per la quale abbiamo elargito sponsorizzazione la scorsa stagione, avesse speso un solo minuto del suo telegiornale in nostro favore”.

“Bisogna capire – ha proseguito Camilli - se a Pagliaro serve un partner per le sue campagne legate alla Regione Salento o alle sue dirette del Lecce, perché in quest’ultimo caso dovrebbe cedere una parte della pubblicità che fa grazie al Lecce allo stesso Lecce. Questo è quello che noi imprenditori, Svicat o Betitaly poiché citate, facciamo. Noi storniamo una parte dei ricavi, non degli utili, della nostra azienda all’Us Lecce e non andiamo a chiedere in giro soldi agli altri affinché mettano risorse nelle casse del club giallorosso perché è giusto che questa cosa la faccia lui con le sue forze”.

Il patron della Svicat ha poi concluso il suo intervento spezzando una lancia a favore di Savino Tesoro: “Io non crederò mai che Savino abbia in dispregio la tifoseria del Lecce, se così fosse non sarebbero arrivati mai Moriero e Miccoli, che rappresentano l’eccellenza e la qualità salentina nel calcio che conta, sono esattamente la fotografia di quanto la famiglia Tesoro tenga in alta considerazione la tifoseria giallorossa. Ho molta fiducia nell’attività di Tesoro e nelle sue capacità. Ritengo che, prima di buttare discredito sugli altri, bisognerebbe guardarsi indietro e vedere cosa nel tempo si è fatto per il nostro Lecce”.

Le prossime ore saranno decisive. La posizione pro astensione comunicata ufficialmente il 26 agosto sembra ormai scemare. E il congelamento della protesta potrebbe comportare qualche disagio. I tempi per addivenire ad una soluzione della questione diritti tv  non si dovrebbero allungare e seguire le sorti del Lecce nella prima di campionato, all’Arechi di Salerno, per molti potrebbe essere un problema.

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