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Finisce al terzo set il sogno di Portaluri in Australia

Dopo un match tiratissimo, il magliese Portaluri cede le armi davanti al quotato avversario, l'indiano Bhambri. Il sogno del tennista salentino nella prima prova del Grande Slam naufraga nel terzo set

E' finita dopo un match tiratissimo l'avventura di Giorgio Portaluri, il tennista in erba di soli 17 anni, agli Australian Open, prima prova del grande Slam. Il campioncino del circolo tennis Maglie non ha deluso le aspettative: si è arreso solo al terzo set contro la quotata testa di serie numero 6 del tabellone, l'indiano Yuki Bhambri, che occupa il sedicesimo posto del ranking mondiale juniores. Il risultato di 2-6; 6-2; 6-2 è stato raggiunto dopo una prestazione del tutto positiva e confortante, come riferito dai tecnici federali che hanno voluto fortemente la presenza di Giorgio Portaluri all'appuntamento in terra australiana, uno dei tornei più importanti al mondo.

Carlo De Iaco presidente del Circolo magliese non nasconde la sua soddisfazione: "Aver raggiunto questi livelli con un ragazzo formatosi sui nostri campi rappresenta, per la nostra struttura, uno dei massimi traguardi possibili. Attendiamo, continua De Iaco, conferme dai prossimi tornei internazionali ai quali Giorgio sarà chiamato a competere". Per la cronaca anche nel doppio, il campioncino salentino ha ceduto soltanto al tie break. Brevi cenni sulla rapida ascesa di Portaluri nel circuito ennistico. Giorgio inizia a giocare a tennis all'età di 5 anni nel circolo tennis Maglie con i maestri Lazzari e Pasca.

Nel 2002 la prima convocazione in azzurro nella nazionale under 12 e la vittoria nei campionati italiani di doppio in coppia con Crepaldi. Il primo successo arriva agli internazionali under 16 di Montecatini, dove entra beneficiando di una wild card. Nel corso della stagione perde negli ottavi di finale al Torneo dell'Avvenire e in semifinale nell'under 16 internazionale di Crema. Vince il torneo internazionale di Foggia e perde al 3° turno ai Campionati Europei individuali under 16 di Orbetello. Gioca alla grande e vince a Barcellona la "Head Team Elite Cup" under 16 guadagnando il suo primo punto ATP che gli permette di entrare ufficialmente nel Ranking mondiale. E chissà se le premesse non siano quelle di un campioncino per una scuola, quella tennistica, che non riesce da decenni a a produrre giocatori di primissimo livello mondiale.

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