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Schiaffo del giudice a Lerda: fuori per 7 mesi. Multa per il Frosinone

I referti di arbitro e ispettori non lasciano scampo al tecnico che presenterà ricorso: avrebbe colpito tre diversi soggetti. Al club di casa due invasioni costano 15 mila euro mentre non si fa menzione dell'aggressione al fotografo del Lecce

LECCE – Al peggio non c’è mai fine, dice il detto: di sicuro vale per il Lecce perché la mano pesante del giudice sportivo si è abbattuta a meno di due giorni dalla cocente delusione per la sconfitta con il Frosinone nella finale che valeva la serie B. La squalifica di Lerda per 7 mesi, a causa di condotta violenta, è una sanzione pesante da digerire.

Di certo può tirare un sospiro di sollievo il presidente Stirpe che se la cava con 15mila euro di multa – sai che sacrificio – per due invasioni di campo (la prima della quale, non certo individuale, ha portato ad una sospensione di 6 minuti), per il lancio di bottiglie, di petardi e fumogeni. Ignorata (resta da capire se per una questione di giurisdizione) l’aggressione al fotografo ufficiale del club salentino, Marco Lezzi, che nel parapiglia finale è stato raggiunto da un calcio sulla nuca da un soggetto non meglio identificato.

Sulla sponda giallorossa la batosta è invece notevole e, a dirla tutta, appare sproporzionata soprattutto in confronto alla clemenza dimostrata verso la società di casa: l’allenatore Franco Lerda - che di recente era stato appiedato per espressioni balsfeme, dovendo saltare il ritorno della semifinale contro il Benevento - è stato squalificato fino al 31 dicembre per aver colpito con un pugno una persona non tesserata ma riconducibile al club gialloblu, per aver strattonato e colpito con una manata un giocatore avversario e per aver reagito con un calcio e due pugni nei confronti di un giovane tifoso che, a fine partita, lo aveva insultato.

Il combinato disposto del referto arbitrale e delle osservazioni degli ispettori federali è stato impietoso e il tecnico piemontese si difenderà nelle sedi opportune assistito da Saverio Sticchi Damiani. Per il club di piazza Mazzini multa da 2mila euro per lo scoppio di due petardi, per il danneggiamento da parte dei tifosi di strutture del settore ospiti e per quello della porta dello spogliatoio e di un paio di sanitari (per i quali il Frosinone può chiedere ora il risarcimento).

Resta poi il corollario quasi ordinario delle sanzioni disciplinari per quanto avvenuto a gioco in corso: squalifica per due giornate a Diniz per una testata rifilata quando oramai mancavano pochi secondi al termine del match e per una giornata a Bogliacino (e Matteo Ciofani) per aver cercato di colpire un avversario al triplice fischio di Ros di Pordenone. Un turno di stop anche per Beretta (espulso per doppia ammonizione) e per Caglioni, Abruzzese, Lopez e Martinez che erano in diffida. 

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