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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Le voci nel dopo gara. Mister Liverani difende le sue scelte

In sala stampa il rammarico del tecnico del Catanzaro e la determinazione di quello del Lecce: "Di Piazza è uno come gli altri, stessi diritti e stessi doveri"

LECCE – In sala stampa, al termine di Lecce-Catanzaro, il primo ad arrivare è l’allenatore degli ospiti, Davide Dionigi. Il tecnico dei calabresi ha dichiarato di essersi complimentato con i suoi ragazzi e di essere rammaricato perché il primo tempo si sarebbe potuto concludere con uno o più gol di scarto per la sua squadra che però ha peccato di cattiveria.

Liverani difende le sue scelte

Il collega Fabio Liverani, al 19esimo risultato utile consecutivo su altrettante gare da quando allena il Lecce, ha dato una lettura psicologica dell’andamento del primo tempo, dopo il vantaggio di Saraniti: “Forse abbiamo pensato che la partita sarebbe stata più facile, c’è stato un calo di tensione e quando abbiamo subito il gol siamo andati in difficoltà, intendo dal punto di vista mentale. Detto questo non ricordo grandi parate di Perucchini, alla fine abbiamo vinto 3 a 1, certo non facilmente”.

Il tecnico romano ha ripercorso l’azione che ha portato al pareggio del Catanzaro: “Intanto consideriamo la qualità degli avversari: Letizia è molto bravo a non dare riferimenti, a infilarsi negli spazi. C’è stata poca comunicazione tra Di Matteo e Marino che al momento della rotazione ha perso di vista la palla, ma anche Luca poteva chiudere di più la diagonale e dare una mano al compagno”.

Liverani è stato dunque sollecitato sulla prestazione di Saraniti e Tabanelli, schierati dall’inizio dopo essere arrivati a Lecce da pochi giorni: “Hanno dimostrato quello che ci aspettavamo prendendoli. Saraniti è forte ed è diverso da tutti gli altri attaccanti che abbiamo, Tabanelli ha fatto una partita discreta: sapevamo che aveva un certo minutaggio e abbiamo preferito mandarlo in campo subito”.

Una menzione particolare il tecnico l’ha riservata ad Arrigoni che a Rende ha rimediato una frattura al naso e che oggi ha giocato con una maschera protettiva: “Mentre io tornavo a casa, lui era in ospedale: quando la sera ci siamo sentiti mi ha detto che ci saremmo visti al primo allenamento e che avrebbe ripreso senza contrasti per poi lavorare come tutti gli altri dal giovedì. Questo la dice lunga sul tipo di calciatore che è. Per me è fondamentale, dentro e fuori dal campo, dal lunedì alla domenica e se posso non ci rinuncio”.

Infine un accenno a Di Piazza, cui ha preferito il giovane lituano Dubickas: l’attaccante è entrato nella ripresa, acclamato dal pubblico, ma questo pare non aver scomposto il tecnico del Lecce: “Lui è come tutti gli altri 24 calciatori. Deve allenarsi, allinearsi con gli altri e dare l’esempio, ha gli stessi diritti e doveri dei compagni. Io rispetto tutti i tifosi e tutte le opinioni ma le scelte tecniche le faccio in base a quello che vedo in settimana”.

I protagonisti: Saraniti e Mancosu

Protagonista del giorno senza dubbio è stato Andrea Saraniti: “Era importante conquistare i tre punti – ha commentato l’attaccante -. Lepore ha fatto un gran cross, sono felice perché non ci poteva essere esordio migliore. Merito dei compagni che mi hanno messo subito a mio agio e del mister che ha puntato su di me. Ho trovato un gruppo affiatato, una società che mette a disposizione tutto per la squadra e per la città. Essere in questa piazza mi riempie di orgoglio”

In gol è andato anche Mancosu: “Una vittoria importante, quelle dietro non mollano. Forse siamo stati sorpresi dal fatto che loro se la sono giocata a viso aperto, si muovevano bene e non siamo riusciti a esprimerci. Poi nella ripresa è andata molto meglio, abbiamo trovato le distanze giuste e fatto la nostra partita”.

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