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Vent'anni dopo, la famiglia Iurlano si ripresenta: "Parleremo con Tesoro"

Il figlio del presidente che dal 1976 al 1994 ha retto le sorti dell'Us Lecce, conquistando la prima storica promozione in serie A, si dice pronto a discutere con Savino Tesoro la possibilità di rilevare, insieme ad altri, il pacchetto azionario

LECCE –  “Confermo quanto apparso oggi sulla stampa, in merito ad un mio interessamento rispetto le sorti dell'Unione Sportiva Lecce. Lo scenario desolante che circonda la squadra, il clima avvelenato, ma, soprattutto la mia storia, mi ha imposto una profonda riflessione”. Corrado Iurlano, figlio di Franco, storico presidente dell’Us Lecce, protagonista della prima indimenticabile promozione in serie A della storia del calcio leccese, fa sentire la sua voce.

Quasi vent’anni dopo l’uscita di scena della sua famiglia – il padre è stato presidente dal 1976 al 1994 -, si è detto pronto ad intavolare una discussione preliminare finalizzata all’eventuale acquisizione del pacchetto azionario del club dai Tesoro

“Non trovo giusto che questa città – ha spiegato Iurlano jr - debba subire passivamente situazioni poco edificanti. Sono disposto ad incontrare il presidente Savino Tesoro per comprendere, fattivamente ed operativamente, le reali intenzioni e condizioni economiche nonché lo stato generale dell’Us Lecce. Confermo che attorno alla mia persona si stanno raccogliendo seri imprenditori, professionisti e tante valide adesioni per supportare la squadra del Lecce”. Poche parole, ma chiare. Resta tutta da verificare, ovviamente, la fattibilità dell’operazione.

Savino Tesoro ha più volte ribadito di non aver intenzione di cedere la società, ma anzi di voler riprovare, con un profilo più basso di quello assunto nella passata stagione, a riportare il Lecce in serie B. Ma mai l’attuale patron della squadra ha negato di essere disponibile a valutare proposte serie, tese anche alla compartecipazione ai sacrifici economici che un campionato di Lega Pro comporta. 

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