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Martedì, 23 Aprile 2024
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Lecce, autogestione o rifornimento di capitali esteri?

Secondo le ultime indiscrezioni, il colosso Tamoil sarebbe interessato a rilevare il pacchetto azionario della famiglia Semeraro. Già nel 2005 il gruppo siglò un contratto da 130 milioni con la Juve

LECCE - E adesso anche la pista estera, che porta direttamente ad una delle compagnie petrolifere più grandi e potenti del mondo, la Tamoil. La voce irrompe nel tardo pomeriggio ed il tam tam della rete brucia i tempi dei media. Tamoil, marchio della società olandese Oilinvest B.V. Group, con sede legale nei Paesi Bassi e siti in di estrazione in Libia, sarebbe interessata a rilevare il pacchetto azionario della famiglia Semeraro.

Già nel 2005 la compagnia ha manifestato il suo interesse per il calcio sottoscrivendo nel 2005 un contratto con la Juve da 130 milioni di euro per tre anni, rescisso poi per lo scandalo di "Calciopoli". Certamente, a parte la rete di distribuzione carburante, l'attività in Italia non è certo di primo piano come in altri paesi: l'unica raffineria, quella di Cremona, è in fase di riconversione a deposito. Ma si parla comunque di cifre da capogiro, quelle che muove il colosso olandese: il fatturato della Tamoil Italia S.p.a. si attesterebbe intorno ai 7 miliardi di euro.

Le voci sono accreditate come provenienti da ambienti dell'Unicredit, cui l'U.s. Lecce ha affidato un ruolo di primo piano nel reperire eventuali investitori anche su mercati esteri. Sul sito della consociata italiana si legge che "l'attenzione che Tamoil riserva alle persone e al contesto sociale in cui opera si riflette anche nelle attività collaterali che la compagnia petrolifera da sempre promuove, sia nel mondo dello sport che a sostegno di iniziative di solidarietà".

Quello che, al momento, pare abbastanza certo è che il telefono di Mario Moroni non è rimasto in silenzio: la trattativa con Veneto Banca, o per lo meno un contatto non superficiale (peraltro mai direttamente smentito, al contrario di Benetton e Geox), sarebbe tutt'altro che campata in aria tanto che, negli ultimi giorni, gli stessi vertici societari hanno confermato delle manifestazioni di interesse da parte di gruppi settentrionali.

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