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Lecce e Trapani pareggiano in casa, i giallorossi falliscono il sorpasso

Al Via del Mare il Carpi si porta sul 2 a 0 dopo pochi minuti. Una doppietta di Chevanton riporta il risultato in parità ma i giallorossi non riescono a trovare il gol che sarebbe valso il primo posto in solitaria. La Reggiana blocca la capolista

LECCE – Il regalo che il dio del pallone riserva al Lecce nella penultima giornata del campionato di Prima divisione è di quelli che valgono la promozione diretta in serie B, ma i giallorossi non vanno oltre il pareggio per 2 a 2 contro il Carpi. E meno male che mister Antonio Toma, alla vigilia, aveva raccomandato ai suoi ragazzi di non essere frenetici nella ricerca del vantaggi.

E mentre i giallorossi provano faticosamente a risalire la china trascinati da Chevanton, capitano per l’occasione in versione Libro Cuore, a Trapani va in scena l’imprevisto: la Reggiana, terz'ultima, si batte con fierezza riuscendo a strappare un risultato (anche qui un 2 a 2) in uno stadio che ribolle di entusiasmo per una promozione lungamente attesa. Il pareggio della squadra di Boscaglia è un risultato che porterebbe comunque ad un cambio della guardia in vetta alla classifica a favore dei salentini, peccato che il Lecce non sia proprio capace di fare il terzo goal al Carpi. Fallisce così quello che verosimilmente si può considerare l’ultimo match point della stagione regolare.

Primo tempo: per il Lecce inizio da incubo. Il Carpi ne fa due in 8 minuti.

All'ottavo minuto gli ospiti sono già avanti di due lunghezze, grazie alla doppietta di Arma, che prima, all’altezza del dischetto, raccoglie un traversone alto di Melara e con un tiro al volo fa secco Benassi, e poi, con un tap-in, ribadisce in rete dopo che la sfera era rimbalzata sulla traversa sugli sviluppi di un corner. I giallorossi sono paralizzati e anche le giocate più elementari diventano cervellotiche: gli ospiti, d’altro canto, sono schierati alla perfezione da mister Brini e i padroni di casa si ritrovano costretti a ricorrere ai lanci lunghi dalla difesa. Chevanton, inserito dall’inizio, è frenetico ma anche nervoso e rimedia un cartellino giallo per un calcio ad un avversario.

Le cose migliori le fa Chiricò, autore di due conclusioni insidiose, ma nel complesso la manovra del Lecce appare zavorrata dalla paura e dall’obbligo di fare risultato. Negli ultimi dieci minuti della prima frazione i salentini si rendono pericolosi due volte, prima con Chevanton e poi con Bogliacino che, di testa, colpisce la parte alta della traversa. Il goal della speranza arriva sull’ultima azione: Chiricò, spostato dal lato destro a quello opposto, brucia due avversari in velocità prima di essere spinto irregolarmente da Papini, ammonito dall’arbitro Cifelli. Perfetta l’esecuzione dal dischetto di Chevanton per la rete della speranza. A Trapani, intanto, la Reggiana pareggia il goal iniziale dei siciliani.

Secondo tempo: il Lecce attacca, ma trova una sola rete, ancora con Chevanton.

Nella ripresa c’è Jeda al posto di Fatic, autore di una prestazione scialba. Memushaj arretra in mediana con De Rose, Zappacosta si adatta a fare il terzino, Bogliacino si porta sulla destra della linea offensiva. E il Lecce riparte con convinzione in una lotta contro il tempo e contro un avversario per niente disposto a farsi da parte. Nonostante un predominio territoriale netto, i giallorossi non riescono a costruire occasioni nitide ma puntellano il loro assedio sui calci di punizione: in una occasione Sportiello è determinante su Chevanton. L’uruguagio va in rete, di testa, al minuto 70 ma quando la palla rotola in porta la bandierina del guardalinee è già alzata per segnalare una posizione di off-side. Dal 65’ c’è in campo anche Falco, per Chiricò. Il pareggio, quello valido, arriva al 77’ con il capitano leccese che riceva in piena area di rigore da Jeda ed infila il portiere ospite con tiro potente e angolato. Per Chevanton il terzo goal in due partite.

A Trapani intanto la situazione si è di nuovo equilibrata: Iraci aveva portato momentaneamente in vantaggio gli ospiti, ma è Abate a fissare quasi subito il punteggio sul 2 a 2 che poi sarà il risultato finale.

Sospinto dall’entusiasmo del pubblico, il Lecce prova il doppio sorpasso, sul Carpi e sul Trapani, ma la generosità non basta a fronte della stanchezza e di un avversario sempre pronto a ripartire e a spezzare il gioco anche con qualche perdita tempo. Toma, senza Foti e Pià, non ha altre soluzioni offensive da schierare e negli ultimi 18 minuti della partita – compresi i cinque di recupero – non c’è una sola chiara occasione da rete.

Il match finisce comunque tra gli applausi: esiste ancora la possibilità che i giallorossi chiudano in testa, ma per farlo, devono vincere con l’Albinoleffe e sperare che il Trapani non faccia altrettanto a Cremona: i grigiorossi hanno qualche vaga possibilità di rientrare in corsa per i play off ma l’avversario del Sudtirol, oggi quinto, si chiama Tritium, è penultimo in classifica e non sembra proprio in grado di espugnare Bolzano.

Altalena di emozioni fino al triplice fischio

Il tabellino di Lecce-Carpi.

LECCE (4-2-4): Benassi; Diniz, Martinez, Di Maio (74' Ferrario), Fatic (46’ Jeda); De Rose, Zappacosta; Chiricò (65’ Falco), Bogliacino, Chevanton (cap.), Memushaj. A disposizione: Bleve, D’Ambrosio, Vinicius,  Bustamante. Allenatore: Toma

CARPI (4-3-3): Sportiello; Letizia, Gagliolo, Terigi, Sperotto; Papini, Perini (57’ Pasciuti), Bianco (cap.); Arma (80’ Di Gaudio), Melara (57’ Kabine), Concas. A disposizione: Trini, Cardin, Viola, Della Rocca. Allenatore: Brini.

Marcatori: 4’ e 8' Arma (C) , 45’ Chevanton (L) 77’ Chevanton (L).

Ammoniti: 26’ Chevanton (L) 45’ Papini (C) 51’ Bianco (C) 59’ Di Maio (L) 62’ De Rose (L).

Arbitro: Cifelli di Campobasso.

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