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Il Lecce trova la prima vittoria in casa: doppietta di Stepinski e Coda

I giallorossi, avanti per 2 a 0 a inizio ripresa, si rilassano e subiscono l'orgoglio del Pescara che, dopo il gol Maistro, sfiorano anche il pari. L'attaccante polacco, in contropiede, mette il sigillo

LECCE - Prima vittoria in casa per il Lecce che supera il Pescara per 3 a 1. Non è stata una partita facile, almeno non nella ripresa quando, incassato il gol di Maistro per il momentaneo 2 a 1, la squadra giallorossa ha accusato uno sbandamento rischiando di vanificare quanto fino ad allora prodotto.

Stepinski e Coda avevano segnato l'allungo che, all'inizio del secondo tempo, aveva fatto presumere una gara oramai indirizzata verso la vittoria dei salentini, ma poi c'è voluta ha prepotente iniziativa del polacco, in contropiede, per spegnere le velleità degli ospiti. 

Primo tempo

Il Lecce scende in campo con Paganini interno destro di centrocampo e Mancosu dietro le punte, Coda e Stepinski. Oddo schiera il suo Pescara con il 3-4-1-2. Al 6’ Fiorillo è provvidenziale con il piede su girata di Coda da distanza ravvicinata, servito da Stepinski. Al 13’ il Lecce passa in vantaggio: corner calciato da Mancosu e dopo un paio di carambole aeree l’attaccante polacco trova il tempo e l’allungo per sorprendere il portiere del Pescara.

Al 26’ si fanno vedere gli ospiti con una conclusione alta di Belloni da posizione centrale, all’altezza della lunetta. I biancazzurri provano a intensificare la loro manovra offensiva, ma il Lecce non lascia grandi spazi e, anzi, cerca sempre di portare un pressing molto alto. Maistro prova dettare i tempi dei suoi, Fernandes quasi da solo tiene in piedi la linea mediana, ma la squadra abruzzese soffre quando i salentini alzano il ritmo. Succede di rado, ma quando accade la ricerca di geometrie rapide è apprezzabile.

 Al 40’ Coda fallisce un’occasione clamorosa: gran passaggio di Henderson in profondità, l’attaccante va via a Guth e quando Fiorillo gli si fa incontro, il numero 9 decide di piazzarla su secondo palo, allargando troppo la parabola.

Al 44’ Mancosu reclama un calcio di rigore per fallo di mano, dopo una sua conclusione a rete. Il tocco di Balzano, in effetti c’è, con il braccio sinistro sufficientemente lontano dal corpo per una deviazione determinante per salvare la porta del Pescara. Per l’arbitro Amabile un episodio da rivedere, che si aggiunge a quello in cui Adjapong, puntando la porta, era finito a terra dopo aver giocato di sponda con un compagno. Prima dell'intervallo Lecce ancora vicino al gol: Fiorillo respinge un gran tiro di Adjapong e Coda, di ribattuta, coglie la traversa.

Secondo tempo

La ripresa si apre con una opportunità importante per il Pescara: Ceter, sul fronte destro dell’attacco, va via a Calderoni partendo dalla trequarti, si infila in progressione verso il cuore dell’area di rigore ma trova una disperata quanto decisiva opposizione di Lucioni al momento del tiro.

Al 50’ Coda sigla il raddoppio: il Lecce riparte molto bene, Mancosu vince un contrasto e arriva sul fondo dell’area. Il suo cross è verso il secondo palo e l’attaccante è pronto a ribadire in rete. Al minuto 57 Oddo inserisce Nzita, Busellato e Vokic per Balzano, Omeonga e Belloni. Forze fresche per una squadra complessivamente modesta.

Gli ospiti, come d’incanto, si rialzano con il gol di Maistro, al 66’: il regista estrae dal cilindro un colpo pregevole, a giro, sul quale Gabriel non può nulla. Il portiere brasiliano si conferma, comunque, uno dei più in forma in questo inizio stagione: al 71' si oppone al tiro potente di Vokic, poi, al 74' sventa, dopo un cross dello sloveno, una deviazione di testa di Meccariello che si stava per trasformare nel più classico degli autogol.

Il Lecce regge alla sbandata e trova il terzo gol grazie a Stepinski che, al 75', approfitta di un errore di Fernandes e si lancia in contropiede, resistendo al ritorno dell'avversario per poi  infilare il portiere degli abruzzes con una perentoria conclusione. A tre minuti dal 90’ Maselli entra per Tachtsidis e riesce, in un paio di circostanze, a farsi nuovamente apprezzare come già era accaduto a Torino in Coppa Italia.

Al terzo tentativo, la squadra salentina centra dunque, e con merito, l'obiettivo del bottino pieno tra le mura amiche: con nove punti in classifica, Mancosu e compagni si avvicinano alla parte alta della graduatoria e domenica sera, a Chiavari, dovranno puntare al massimo risultato per restare nella scia delle prime.

La partita in sequenza - foto Chilla

Il tabellino di Lecce-Pescara 3 a 1

LECCE (4-3-1-2): Gabriel; Adjapong, Lucioni, Meccariello, Calderoni (76' Zuta); Paganini, Tachtsidis (87' Maselli), Henderson; Mancosu (cap.) (76' Majer); Stepinski, Coda (76' Pettinari). A disposizione: Bleve, Vigorito, Pierno, Dubickas, Gianfreda, Lo Faso. Allenatore: Corini (in panchina Lanna)

PESCARA (3-4-1-2): Fiorillo (cap.); Balzano (57’ Nzita), Guth; Jaroszynski; Bellanova (87’ Di Grazia), Omeonga (57’ Busellato), Fernandes (80' Memushaj), Masciangelo; Maistro; Belloni (57’ Vokic), Ceter. A disposizione: Elizalde, Scognamiglio, Crecco, Ventola, Radaelli, Alastra, Diambo. Allenatore: Oddo

Marcatori: 13’ e 75’ Stepinski, 50’ Coda, 66’ Maistro

Ammoniti: 25’ Tachtsidis, 55' Fernandes, 66' Busellato, 81' Masciangelo

Arbitro: Amabile di Vicenza; assistenti: Caliari di Legnago e Grossi di Frosinone; quarto ufficiale: Natilla di Molfetta

Sesta giornata

Le partite: Cittadella-Monza 1 a 2; Ascoli-Pordenone 0 a 1; Chevo-Cosenza 2 a 0; Brescia-Virtus Entella 2 a 2; Vicenza-Pisa 4 a 4; Venezia-Empoli 2 a 0; Reggina-Spal 0 a 1; Frosinone-Cremonese 1 a 0; Salernitana-Reggiana *; Lecce-Pescara 3 a 1

*La Reggiana non si è presentata: troppi calciatori positivi al Covid, con il bonus rinvio già utilizzato precedentemente.

La classifica: Empoli, Chievo, Frosinone 13; Salernitana 11; Cittadella, Venezia 10; Spal e Lecce 9; Reggina, Pordenone 7; Monza; Brescia, Cosenza 5; Reggiana, Entella, Ascoli, Pisa 4; Vicenza, Cremonese 3; Pescara 1

Salernitana, Cittadella, Venezia, Brescia, Virtus Entella, Vicenza, Cremonese una gara in meno, Reggiana due gare in meno.

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