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Il Lecce spreca una buona occasione: il Pescara pareggia al 91'

La squadra di Corini, in vantaggio nel primo tempo con Maggio, si è fatta riprendere nel recupero: il gol di Busellato è probabilmente viziato da fuorigioco, ma la gestione del secondo tempo lascia delle perplessità

LECCE - Può non bastare creare una sola occasione da gol per vincere una partita, anche se l'avversario è penultimo in classifica. Il Lecce a Pescara subisce la rete del pari al 91' dopo essere andato in vantaggio nel primo tempo con la rete di Maggio. Busellato ha dato agli abruzzesi un punto tutto sommato meritato perché i salentini non sono riusciti a gestire il vantaggio né, tantomeno, a incrementarlo.

Vero è che la marcatura dei biancazzurri sembra viziata da fuorigioco, ma è l'azione da cui nasce il gol, nel suo complesso, a far mordere le mani ai tifosi giallorossi: Maselli, sugli sviluppi di un coner, raccoglie al limite dell'area di rigore una respinta di testa di Paganini e, invece, di lanciare di prima intenzione Mancosu, libero sulla sinistra con le praterie davanti, indugia in un tocco in più, commettendo fallo su Machin, il più dinamico tra i suoi, che era rinvenuto sulla ripartenza del giovane centrocampista. Un errore di valutazione, un eccesso di confidenza che la squadra finisce per pagare a caro prezzo: i tre punti avrebbero proiettato i giallorossi a ridosso delle primissime, in virtù del disposto combinato degli altri risultati di giornata (in pratica il Lecce si sarebbe trovato a due punti dal Monza, secondo e dunque dalla promozione diretta). Al triplice fischio finale Maselli si è disperato e Tachtsdis e altri compagni si sono incaricati di rincuorarlo: è un ragazzo promettente, imparerà anche da episodi come questo. 

Più in generale qualche perplessità di troppo l'ha provocata anche la gestione dei cambi da parte di mister Corini: con l'inserimento di Mancosu per Majer e di Maselli per Henderson (al 66' insieme a Pettinari per Coda), l'allenatore ha modificato la linea mediana con adattamenti che si sono rivelati piuttosto delle forzature (Nikolov era indisponibile). Nel ruolo di mezzala, infatti, il giovane prodotto del vivaio del Lecce non ha convinto, faticando non poco laddove Maistro si spostava spesso per dare velocità alla manovra. Con l'uscita di Bjorkengren per Tachtsidis, al minuto 85, è venuto poi meno anche l'apporto di colui che era rimasto come l'unico naturale interno di centrocampo: per stanchezza il cambio a cinque minuti dalla fine ci può stare, per carità, ma nel quarto conclusivo della gara il Lecce ha lasciato troppo spazio e una squadra che si teneva in piedi più per la forza della disperazione che per la convinzione nei propri mezzi.

Primo tempo

Mister Corini conferma l’undici sceso in campo nelle ultime due uscite stagionali, con Hjulmand in cabina di regia ed Henderson dietro le due punte, Coda e Rodriguez. Il Pescara, schierato dal tecnico Grassadonia con il 3-5-1-1,  parte con grande accortezza, lasciando l’iniziativa del possesso al Lecce e preoccupandosi di mantenere i reparti in stretto collegamento.

A parte una incertezza di Lucioni, al 3’, e qualche spunto di Rodriguez non accade praticamente nulla di rilevante. I giallorossi faticano non solo a trovare i varchi ma anche le accelerazioni: Majer e Bjorkengren sono piuttosto compassati in fase propositiva mentre Henderson, muovendosi tra le linee, riesce a fare qualcosa in più. Al 29’ un calcio di punizione dello scozzese, smorzato dalla barriera, si spegne tra le braccia di Fiorillo. Al minuto 38 il vantaggio del Lecce: Coda, sull’out destro del fronte di attacco raccoglie una respinta del portiere del Pescara e rimette subito la sfera verso il secondo palo dove Meccariello con la testa accomoda la bella e vincente conclusione di Maggio, al primo gol con la maglia giallorossa.

Una vittoria sfumata in extremis (foto Chilla)

Secondo tempo

I padroni di casa rientrano in campo con Maistro al posto di Memushaj: al 49' l'allungo di Odgaard su cross di Dessena non produce altro che un tocco debole. Al 52' Meccariello anticipa il colpo di testa su calcio d'angolo di Henderson ma non riesce a cogliere lo specchio della porta. Al 60' Maggio rischia l'autogol su cross basso di Dessena, mentre minuto 65 centrale è la conclusione di Coda.

La prima vera opportunità per il Pescara arriva di fatto al 69', quando Gabriel si oppone provvidenzialmente al tiro piazzato di Odgaard. Da allora e fino al 91' il Lecce non corre altri grossi rischi ma nemmeno fa nulla per chiudere il match che si rimette sui binari dell'equilibrio proprio nel recupero quando Maselli regala al Pescara una punizione sulla trequarti, in posizione centrale: Vokic non calcia verso la porta ma appoggia a Machin il cui tiro, deviato da Tachtsidis diventa un assist per Busellato che controlla nel cuore dell'area e batte a rete. La posizione del centrocampista è probabilmente irregolare: l'autore del gol, al momento del tiro di Machin, appare leggermente oltre l'ultimo difensore, Meccariello, ma più che imprecare per un torto subito - uno dei troppi, quest'anno, a dire il vero - il Lecce oggio dovrebbe recitare il mea culpa.

Corini: "Rabbia e dispiacere"

"Siamo molto arrabbiati - ha commentato Corini a fine gara - perché la partita era quasi terminata e la stavamo controllando. L'unico difetto era di essere avanti solo di un gol, poi c'è stata la punizione e abbiamo subito questo pareggio, in probabile fuorigioco, che per noi è immeritato. Siamo dispiaciuti, avremmo potuto avere una classifica diversa, ma non è andata così: martedì proveremo a riprenderci quello che oggi abbiamo lasciato per strada"

Il tabellino di Pescara-Lecce 1 a 1

PESCARA (3-5-1-1): Fiorillo; Guth, Drudi, Scognamiglio; Bellanova, Dessena (75’ Vokic), Busellato, Memushaj (46’ Mastria), Masciangelo (cap.); Capone (58’ Giannetti); Odgaard (75’ Machin). A disposizione: Valdifiori, Galano, Balzano, Fernandes, Radaelli, Omeonga, Alastra, Nzita. Allenatore: Grassadonia

LECCE (4-3-1-2): Gabriel; Maggio, Lucioni (cap.), Meccariello, Gallo; Majer (66’ Mancosu), Hjulmand, Bjorkengren (85’ Tachtsidis); Henderson (66’ Maselli); Coda (66’ Pettinari), Rodriguez (85’ Paganini). A disposizione Bleve, Yalcin, Stepinski, Zuta, Borbei, Felici. Allenatore: Corini

Marcatori: 38’ Maggio, 90+1 Busellato

Ammoniti: 26’ Masciangelo, 81’ Mancosu

Arbitro: Robilotta di Sala Consilina; assistenti: Avalos di Legnano e Scatragli di Arezzo; quarti ufficiale: Meraviglia di Pistoia

La 25esima giornata

Risultati: Reggiana-Salernitana 0 a 0; Empoli-Venezia 1 a 1; Pisa-Vicenza 2 a 2; Pordenone-Ascoli 1 a 1; Pescara-Lecce 1 a 1; Cremonese-Frosinone 4 a 0; Spal-Reggina 1 a 4; Cosenza-Chievo 1 a 0; Monza-Cittadella (in corso); Entella-Brescia 1 a 1.

Classifica: Empoli 46; Monza 43; Venezia e Salernitana 42; Cittadella 40; Lecce e Chievo 39; Spal 37; Pordenone, Pisa e Frosinone 33; Reggina 32; Cremonese 29; Vicenza e Reggiana 28; Brescia 27; Cosenza 26; Ascoli 22; Pescara 19; Entella 18.

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